Chapter 13: The Castle.

1.1K 94 50
                                    

A circa duecento metri da noi, si trova un grande castello.
È costruito lungo il pendio della montagna, ma da due lati di esso ci sono dei prati.
Riprendiamo a camminare, avvicinandoci sempre di più.
È in marmo bianco, ma ormai grigio in buona parte delle mura.
Ci sono tre torri, una più alta dell'altra, molto spesse.
Arriviamo davanti al grande portone d'entrata.
Ross molla la mia mano e poggia entrambi i palmi contro il legno della porta.
Spinge con forza, fino a spalancarla leggermente.
Mi fa segno di entrare.
Faccio una decina di passi, verso l'interno.
Ross richiude la porta alle nostre spalle.
"Sono a casa!" Urla.
Io mi guardo intorno.
Davanti a me si trova un grande salone, con un tappeto rosso sul suolo.
Nel perimetro della stanza ci sono varie armature.
Ai lati di essa, si trovano due rampe di scale, che si rincontrano cinque metri più in alto, in un corridoio lungo.
Nella parte di fronte a me, si trova un arazzo molto elaborato e dall'aria molto preziosa.
"Certo che la mia famiglia è molto ospitale." Borbotta Ross.
Inizia a camminare ed io lo seguo.
Sale una rampa di scale e inizia a percorrere il grande corridoio. Ne imbuca un altro.
Sei muri sono apessi vari quadri.
"Vado a cercare mia madre." Dice.
"Okay."
Lui inizia a correre, finché non sparisce.
Io mi guardo attorno.
Ripercorro il corridoio, fino a tornare sopra al salone d'entrata.
Nel corriodio affianco a quello in cui mi trovo io, trovo degli altri arazzi.
Li osservo con curiosità.
Alcuni rappresentano dei cavalieri, altri delle scene di caccia.

"Hey!" Sento una voce. Mi giro e vedo tre ragazzi fissarmi.
Uno è biondo, molto simile a Ross. Alla destra di lui c'è un castano, molto alto. Infine c'è un altro ragazzo dai capelli castani, ma più corti.
Io resto ferma, leggermente imbarazzata.
Sono in casa loro e non hanno idea di chi io sia.
Si fissano, poi fissano me.
"Oh mio dio! Lei è mia!" Urla il castano più alto.
Corrono verso di me.
Il biondo si scosta il ciuffo, con fare intrigante, che mi provoca una risata. Ha una piccola cicatrice vicino al labbro.
Uno dei castani - quello più basso -, mi guarda, alzando le sopracciglia. Anche lui ha un segno sul mento.
Il castano più alto invece, poggia una mano contro il muro alle mie spalle, ha una cicatrice vicino al naso.
"Lynch. Rocky Lynch."
"Piacere." Ridacchio.
"Io sono Riker Anthony Lynch." Dice il biondo.
"Ryland Lynch."
Rido nuovamente.
"Tu sei?" Chiede Rocky.
"Laura." Rispondo semplicemente.
"È un vero piacere." I tre fanno un inchino.
"Qual buon vento ti porta qui?"
"Eh veramente..." Inizio a parlare, ma vengo interrotta da una voce.
"Voi tre, smettete di importunarla!"
Sposto lo sguardo e vedo Ross allontanare Rocky e Riker da me, per il colletto della maglia.
"Siete molesti, santo cielo." Sbuffa Ross, fissando i fratelli.
"Ohh ti ha portata qui Ross, quindi." Annuisco.
"Bel colpo fratello." Dice Rocky, dandogli una pacca sulla spalla. "Non uccidermi, ma è davvero carina."
"Che avete capito?! Siamo amici!"
"Ah! Quindi è libera?!" Rocky si avvicina nuovamente a me, ma Ross lo riporta indietro.
"Non pensarci nemmeno."
Un sorriso mi si dipinge in viso.
"Andate a fare un giro voi tre." Dice Ross, riferendosi ai suoi fratelli, per poi dare uno schiaffo in testa a tutti e tre.
Riker e Ryland si avviano.
"Così potete sbaciucchiarvi in pace?" Domanda Rocky, facendo il rumore di baci.
Ross gli arriva un'altra sberla in testa. "Vai!"
Il castano ride, poi si allontana.
"Scusali."
"Figurati." Gli sorrido.
"Ho parlato con mia madre. Ha detto che va benissimo che resti."
"Fantastico!" Esclamo, felice.
"Ti va di conoscerla?" Chiede.
"Certo!" Rispondo.
Lui mi afferra la mano, poi ci avviamo in un corridoio.
È largo e sul suolo c'è un grande tappeto rosso.
Ross entra in una stanza e sbuchiamo in un salone.
Al centro c'è un tavolo di almeno dieci metri di lunghezza.
Le finestre sono alte e strette e corrono per tutta la lunghezza della sala.
Il soffitto è molto alto, forse trenta metri.
Il tutto è illuminato dalla luce che filtra dalle finestre e da vari candelabri.
In un lato della sala c'è un grosso camino, con delle braci spente - al momento -.
Ross riprende a camminare, verso una porta, in un lato del salone.
Ci affacciamo su una grande cucina.
Ci sono due donne girate di spalle.
Entrambe bionde.
Stanno cucinando e sembrano anche molto impegnate.
"Mamma, Delly." Dice Ross.
La donna si gira e ci fissa.
"Oh ciao!" Corre verso di noi e mi stringe in un abbraccio materno.
"Tu devi essere Laura!" Annuisco. "Che piacere vederti! Io sono Stormie!" Dice, molto allegra.
Dietro di lei sbuca la ragazza bionda.
Mi sorride dolcemente.
Mi abbraccia anche lei.
"Io sono Rydel!"
"Mi fa piacere conoscervi." Dico, educatamente.
"Anche a noi! Ci vediamo dopo, adesso finiamo di cucinare la cena." Dice Stormie, indicando la grande cucina, alle sue spalle.
"Volete una mano?" Domando.
"Ma figurati! Sei nostra ospite. Tu fai un giro con Ross, quando sarà pronto, ve lo diremo." Risponde la mamma di Ross.
"Oh. Allora okay."
"Ci vediamo dopo!" Risponde Rydel, felice.
Le due tornano ai fornelli.
Ross si limita ad alzare le spalle.
Mi conduce lungo vari corridoi.

"Dove andiamo?" Domando.
"Molto vicino alla cucina. Così quando è pronto andiamo a mangiare. Altrimenti quei tre ingordi dei miei fratelli si spazzolano tutto." Risponde Ross, annoiato.
"Anche i miei fratelli fanno così. Quando ero piccola mia mamma mi teneva sempre da parte una parte di cibo, così..." Noto Ross fissarmi ed arrossisco.
"Scusami, non volevo annoiarti. È che parlo troppo e..."
"No, non mi stavi annoiando. Mi piace ascoltarti.
Poi, oltre alla mia famiglia e alcuni amici, non parlo con nessun altro.
Mi fa piacere sapere che ti fidi di me, anche solo per parlarmi." Dice, sorridendo.
"Oh." È tutto quello che riesco a dire.
"Sei sempre così timida?" Mi chiede.
"Spesso. È che ho paura di annoiare le persone, quando parlo."
"Perché?"
"Non lo so. Spesso le persone mi ignorano, quando provo a dire qualcosa."
"Dimmi i nomi e gli farò una sorpresa." Ross, sfodera le zanne e scoppio a ridere. Ride anche lui.
"Sei gentile, ma non ce n'è bisogno. Ho imparato che se le persone non apprezzano la tua presenza, allora bisogna regalargli un'assenza." Dico, continuando a camminare, fissando davanti a me.
"È una frase molto saggia."
"Grazie."

Ross ed io ci sediamo su una scalinata e continuiamo a parlare.
Lui alza la testa.
"È pronto. Andiamo." Dice. Ci alziamo e ci avviamo nuovamente verso la sala da pranzo.
Appena entriamo, troviamo i suoi fratelli già seduti.
Lui rotea gli occhi, scocciato.
Ci sediamo, mentre Rydel appoggia due vassoi sul tavolo e si siede a sua volta.
Stormie arriva con altri vassoi, pieni di cibo.
Mi sistemo sulla sedia.
Lo schienale è alto, molto più sopra la mia testa.
È fatta in legno nero, ma con della pelle rossa come cuscino. Un'altra striscia di pelle del medesimo colore, corre per quasi tutta la lunghezza dello schienale.
Osservo la tavola.
Ci sono tre candelabri, molto elaborati.
I piatti sono argentati, così come le posate.
I bicchieri sono dei calici larghi e trasparenti.
Osservo tutti i vassoi.
Ce n'è uno pieno di carne, uno con dei condimenti ed uno con della verdura.
C'è una ciotola con delle salse e una con del purè.
"Serviti pure, tesoro." Dice Stormie, guardandomi.
Le sorrido e prendo un pezzo di carne.
Anche i ragazzi iniziano a servirsi.
Prendo anche un po' di insalata e del condimento.
"Papà?" Domanda Riker, con una foglia d'insalata che gli spunta dalla bocca.
"È ancora via. Credo che tornerà sta notte." Dice Stormie.
Io intanto taglio in piccoli pezzi la mia fetta di carne.
Sembrano costine di manzo.
"Di qualcosa, non essere timida." Dice Stormie, sorridendomi.
"Oh ehm... io..."
"Parlaci di te, di come hai conosciuto Ross, cose così, tranquilla."
"Io vengo da Altea. Eh beh, ho conosciuto Ross per puro caso, quasi..."
"Diciamo che mi ha parato il culo." Dice Ross, ridendo.
"Ross! Modera i toni!" Lo riprende sua madre, severa.
"Certo, certo."
"Cosa intendi dire?" Domanda Riker.
"I Guardiani lo avevano ferito con delle frecce ed io lo ho semplicemente aiutato." Rispondo, arrossendo.
Abbasso il capo verso il mio piatto. La mia insalata si è fatta stranamente interessante.
"Woah. Ross, ti sei fatto salvare da una ragazza?" Domanda Riker.
"Hey! Cos'è tutto questo maschilismo?!" Domanda Rydel, guardando male il fratello.
"Ecco perché ti piace tanto." Sento Rocky borbottare. Gli altri non l'hanno sentito, ma io sì. Decido comunque di far finta di nulla.
Ross è innamorato di me?

~Angolo autrice:

Yay :3 ciao lamacorni secs

Che dite, Ross ha una cotta per Laura? *"sì" da stadio in sottofondo*

Il prossimo capitolo sarà dolcioso, ve lo dico già OuO

Ho fatto la verifica di moda e mi hanno interrogata in biologia... voglio morire :D
Il 12 ho la verifica di matematica... Voglio morire :D x2
Sono già stanca della scuola *si mette le mani nei capelli*

Per la gioia di qualcuno - sì Mary, parlo di te -, sono riuscita ad aggiornare oggi :3

Votate e commentate ;)~

Ellingtons-wife

The Beauty & The Beast || A Raura Fanfic.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora