Chapter 16: "A Kiss."

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Mi sveglio, con un lancinante dolore alla spalla.
Mi tiro a sedere e mi rendo conto in quale orribile posizione io abbia dormito, questa notte.
Ho il cuscino alto, la testa poggiata di lato e la spalla sinistra sopra al comodino.
Come accidenti ho fatto ad addormentarmi così?
Mi alzo e cammino fino al bagno.
Apro l'acqua della doccia e la lascio scaldare. Nel frattempo mi svesto.
Scivolo dentro la doccia.
Lascio che l'acqua calda mi avvolga il corpo.
Mi lavo anche i capelli, poi esco e mi avvolgo in un accappotoio. Mi asciugo i capelli, passandoci un po' di districante - dopo la doccia, assomigliano ad un cespuglio -.
Torno i camera, per scegliere i vestiti.
Indosso un maglioncino bianco, con un cuore nero e dei fiori nelle maniche, dei jeans skinny neri, con un taglio al ginocchio.
Mi metto degli scarponcini neri, con il tacco.
Mi spruzzo qualche goccia di profumo e mi pettino i capelli, lasciando i boccoli ricadermi lungo le spalle.
Mi metto un po' di lucidalabbra e una sottile riga di eyeliner.
Osservo il piccolo segno rosso sul mio braccio, lasciato dal comodino.
Sbuffo, alzando gli occhi al cielo.
Scendo in soggiorno, inciampando sull'ultimo scalino, ma riesco a mantenere l'equilibrio.
Mia madre mi guarda, ridacchiando.
"Sto bene. Grazie per averlo chiesto." Le dico seria, guardandola male.
"Oh dai, non prendertela. Biscotto?" Domanda, allongandomi un vassoio pieno di biscotti.
"Uh! Biscotti!" Prendo il vassoio e inizio a mangiare i brownies, fatti da mia madre.
"Sarebbero per Isa, ma qualcuno posso offrirtelo."
"Grazie madre." Dico sarcastica.
Dopo aver mangiato un altro biscotto, appoggio il vassoio sul tavolo.
Mia madre mi guarda, sorridente.
"Ti sei messa in tiro." Mi sorride. "Chi devi vedere?"
"N-nessuno. Ho deciso solo di vestirmi così..."
"Okay." Ma continua a sorridere.
"Io vado a fare un giro. Torno più tardi." Mi avvio verso la porta.
"Quando torni?"
"Prima di cena." Senza aggiungere altro, apro la porta e la richiudo alle mie spalle.
Mi incammino lungo il borgo.
Oggi tira un po' di vento e ci sono un po' di nuvole nel cielo.
Mi stringo nelle spalle.
Cammino fino alla rampa di scale che porta nel parco, dietro casa mia.
A passo lento raggiungo la porta secondaria.
Scivolo sotto alla porta di legno tarlato, cercando di non sporcarmi.
Aspetto Ross. Ora che ci penso, non gli avevo dato un orario.
Magnifico.
Osservo il vento, creare mulinetti di foglie secche.

Passano i minuti e mi rendo conto della mia stupidità.
Sento dei passi in lontananza. Mi volto e vedo Ross avvicinarsi a me, sorridente.
Mi avvicino anche io.
"Ciao." Mi saluta, abbracciandomi.
"Hey." Stringe un po' di più la presa su di me.
Restiamo abbracciati per molti secondi, circa una ventina.
Appena sciogliamo l'abbraccio, osservo Ross.
Indossa una T-shirt bianca, dei jeans neri e una giacca in pelle. In testa ha un berretto nero, che gli copre buona parte della chioma bionda, a parte il solito ciuffo.
Sta davvero bene.
"H-ho qualcosa?" Domanda, toccandosi il viso con la mano.
"Come scusa?"
"Ho qualcosa in faccia? Mi stavi fissando..." Dice imbarazzato.
Complimenti Laura, veramente.
"No, no. Non hai niente." Gli sorrido, imbarazzandomi a mia volta.
"Facciamo un giro, al fiume?" Propone Ross.
"Okay." Mi avvicino a lui.
Ci incamminiamo verso il fiume.
Sento Ross afferrarmi timidamente la mano.
Sorrido leggermente.

In dieci minuti, circa, arriviamo.
Il fiume scorre tranquillo, davanti a noi.
Dall'acqua limpida, si intravede il fondo.
Ross ed io ci sediamo fra due alberi ed osserviamo il corso dell'acqua.
Ogni tanto si intravede qualche pesce passare.
Il vento smuove le cime degli alberi. Quelli più leggeri si muovono ad uno strano ritmo.
Ross mi accarezza il dorso della mano, con il pollice.
"Mi piace un ragazzo." Dico, di punto in bianco.
Lui alza lo sguardo, sorpreso - non in senso buono -.
"Oh." Riesce a dire.
Molla la mia mano.
"Te lo volevo dire, perché di te mi fido." Lo fisso. "In più sei un ragazzo, quindi sai come dovrei comportarmi."
Lui si morde una pellicina del labbro, poi annuisce, senza convinzione. "Sì. Dimmi, com'è questo tipo?"
Ci alziamo e iniziamo a camminare lungo la sponda del fiume.
"È... ehm è difficile da spiegare. È bello, davvero bello, anche se non se ne accorge. Ma non è questa la cosa che mi piace di più di lui.
È dolce e mi tratta come se fossi la cosa più preziosa del mondo.
Nessuno mi ha mai fatta sentire così." Sorrido.
Lui tiene lo sguardo basso.
"È, insomma è un ragazzo fortunato."
"Cosa dovrei fare?"
"Io ragiono come un Wolfsbane, non come un umano. Il mio consiglio potrebbe essere sbagliato."
"Dimmelo comunque." Insisto.
"Dovresti agire d'istinto. Senza pensarci troppo."
"Quindi dovrei baciarlo?"
Lui deglutisce. "S-sì."
"Va bene."
"E fisicamente com'è?" Domanda, guardando altrove.
"È alto. Molto alto. Ha i capelli biondi. E due occhi fantastici."
Lui annuisce, mugugnando.
"Ross?"
Lui si volta verso di me.
Senza pensare, mi avvicino a lui e poggio le mie labbra contro le sue.
Mi avvicina a se per la vita e mi bacia a sua volta.
Le nostre labbra rimangono unite, per pochi secondi.
Ross si allontana dalle mie labbra e mi guarda, come se avesse commesso un omicidio.
"Cos'ho fatto?" Si allontana velocemente.
"Ross aspetta!" Lo inseguo, per quanto i tacchi me lo permettano.
Lui si siede su una roccia, che sporge sul corso d'acqua.
Mi siedo al suo fianco.
Vedo una lacrima scivolargli lungo la guancia.
"Non pensavo di baciare così male... scusa." Dico, provando a farlo ridere.
Lui sorride leggermente.
"Ross, cosa c'è che non va?" Domando, asciugandogli la lacrima.
"Sono una Bestia, Laura. Non mi merito il tuo amore."
"Non sei una Bestia..." Lui mi fissa, alzando un sopracciglio. "Okay, teoricamente lo sei. Ma non caratterialmente. Sei migliore di molti altri ragazzi."
"Ne dubito."
"Il ragazzo di mia sorella la picchia. Pochi giorni fa le guardie hanno arrestato un uomo, perché aveva ucciso la moglie.
Il nostro vecchio re, aveva fatto uccidere la moglie, con la decapitazione.
Questi sono alcuni degli 'umani', che tu preferisci a te."
"Allora vedo umani, ma non umanità." Risponde serio.
"Esatto. Loro ti paragonano ad una bestia, perché ti considerano una creatura malvagia. Ma non lo sei." Poggio una mano sulla sua guancia, per farlo voltare verso di me.
"La cattiveria è una caratteristica che appartieni solo agli esseri umani."
"È solo che Laura... ci sarà sempre qualcuno migliore di me..."
"Mia mamma mi ha detto che l'unico ragazzo che mi merita, è quello che pensa di non poter."
Lui sorride. "Ma stare con me, sarebbe un abominio. Tu sei fantastica... a stare con me rischi di finire nei casini. Ho paura che possa succederti qualcosa, a causa mia e che io non sia in grado di proteggerti. Già sto male, pensando che tu possa essere vista anche solo vicina a me..."
Lo interrompo.
"Voglio stare con te." Dico, fissandolo.
"E se tu trovassi qualcuno migliore?" Domanda. "Tu hai altre possibilità di amare. Io amerò sempre e solo te..."
"Ti prometto che farò di tutto per starti accanto." Gli do un bacio sulla guancia.
Mi stringe a se, poggiando la testa fra i miei capelli.
"Io sono tuo e tu sei mia." Dice Ross, baciandomi la punta del naso.
Ridacchio, facendolo ridere a sua volta.
Intreccio le mie dita con le sue e restiamo lì seduti, a fissare il fiume, senza dire nulla.

~Angolo autrice:

Sono una brava persona, lo so :3

Cucciolini loro, vero?

Oggi ho preso 9½ in matematica *^* saltello felice.

Domanda: quali sono le vostre materie preferite?

Le mie sono: inglese, storia e TRG (sarebbe disegno tecnico, ma hanno dovuto dargli un nome a caso).

Votate e commentate ;)~

Ellingtons-wife

The Beauty & The Beast || A Raura Fanfic.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora