The Beauty & The Beast || A Raura Fanfic.

Chapter 17: Care.

Novembre è ormai iniziato da un po'.
Siamo in pieno autunno.
Fa abbastanza freddo e sulle montagne più alte si intravede un po' di neve.
Qua ad Altea, di solito, inizia a nevicare verso fine Novembre. Spesso festeggio il mio compleanno sulla neve.
Molte persone si sono recate a comprare già le decorazioni natalizie, mia madre e mia sorella comprese.
Loro due hanno sempre avuto la fissa delle decorazioni. Hanno l'inventario completo di tutte le lucine e addobbi in nostro possesso.
A mio fratello queste cose non piacciono. Non è molto propenso a decorare tutta casa, ma gli piace il Natale per i biscotti e i regali.
È molto materiale da quel lato.
Mio padre, al momento, è ancora impegnato a dare la caccia al mio ragazzo.

"Smetti di lanciarmi mucchietti di foglie!" Protesta il ragazzo biondo, accanto a me.
Io ridacchio, guardandolo.
Sta cercando di cavarsi le foglie di dosso. Ne ha alcune fra i capelli ed altre attaccate ai vestiti.
"Aiutami, invece di ridere!"
Mi avvicino a lui e ne cavo alcune.
"Grazie."
Mi sorride, nonostante sia ancora un po' risentito.
Gli ho lanciato un mucchietto di foglie addosso, mentre era distratto.
"Ma tranquilla, mi vendicherò presto." Dice Ross, avvicinandomi a se.
"E cosa faresti mai?" Domando, con tono di sfida.
"Questo." Mi afferra per i fianchi e mi solleva sulla sua spalla.
"Mettimi giù!" Sbatto le mani contro la sua schiena.
"Come vuoi." Poi mi lancia su un cumulo di foglie.
Mi rialzo a fatica.
"Antipatico!" Allunga la mano, per aiutarmi ad alzarmi.
L'affero e mi metto in piedi.
Ross mi avvicina a se, dolcemente.
Restiamo fermi, a fissarci intensamente negli occhi.
Si arrotola una cioccia dei miei capelli, attorno ad un dito.
"Ti ho già detto che sei bellissima?" Dice, lasciando i miei capelli e avvicinandosi al mio viso.
"Me lo avrai detto un milione di volte." Sorrido, sentendo le guance avvampare.
"Mi piace quando arrossisci." Poggia le sue morbide labbra sulle mie, in un bacio dolce e semplice.
Dopo pochi secondi, ci allontaniamo, per poi riprendere a giocare con le foglie.
Quando siamo insieme, anche la cosa più stupida sembra divertente.

Ross ed io stiamo insieme da tre settimane.
Ross è un ragazzo fantastico e mi fa sentire amata come mai prima d'ora.
Il suo tocco è dolce, come quello di nessun altro.
Gli piace prendersi cura di me, ma allo stesso tempo darmi fastidio.
In più, non penso più a cosa penserà mio padre. Lui sperava che mi mettessi con un conte e invece sono finita con la Bestia che terrorizza la città.
Ma sono io a decidere per me, non le opinioni o giudizi altrui.

"A che pensi, piccola?" Domanda Ross, prendendomi la mano.
"Nulla, tranquillo." Lui annuisce.
"Ormai dovresti tornare a casa." Mi fa notare, rabbuiandosi un po'.
"Vero. Ci vediamo domani, okay?"
"Certo. Qui, sempre alla stessa ora." Mi da un bacio sul naso.
Ridacchio, per poi allontanarmi da lui.
"Ciao."
Mi avvio verso casa, mentre Ross verso il bosco.
Raggiungo un sobborgo disabitato, nel quale non mi piace passare.
Ma stranamente oggi si sentono strani rumori.
Urla.
Mi avvicino, fino a vedere le persone.
Due ragazzi si stanno picchiando a sangue, mentre altri tre provano a fermare uno. Poco distante, una ragazza osserva la scena, terrorizzata.
"Isabelle!" Corro verso di lei.
Lei mi stringe fra le sue braccia.
Un rivoletto di sangue, le scorre lungo la tempia.
"Cos..." Non riesco a finire la frase, che uno dei due ragazzi viene sbattuto a terra.
Jack...
L'altro ragazzo è il fidanzato di Isa.
"Non provare a toccare i miei fratelli!" Gli arrivo uno schiaffo sulla guancia, lasciandogli un segno rossiccio.
Lui mi guarda, con fare di sfida e mi colpisce alla guancia, facendomi stramazzare a terra.
"Lurido verme!" Urla Jack, riprendendo a colpirlo, mentre i suoi amici cercano nuovamente di dividerli.
"Come ti permetti di toccarle?!"
La scena è terribile.
Jack e Ian si arrivano pugni in viso o in pancia.
A Jack sanguina un orecchio, a causa della caduta. Ian invece ha una guancia rossa - a causa mia - e il setto nasale rotto, probabilmente.
Isa continua a piangere, mentre io l'abbraccio.
La guancia mi fa un male terribile, ma mi mordo le labbra, fino ad assaporare il sangue.