Chapter 18: "What Are You Doin' Here?"

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Dopo aver passato un'intera giornata con Lindy, dire che sono esausta è poco.
Mentre eravamo al parco abbiamo incontrato Kyle insieme ad un ragazzo castano.
I due discutevano, probabilmente.
Appena Lindy ed io ci siamo avvicinate, il castano ha cambiato argomento ed abbiamo scambiato un paio di parole con lui.
Kyle continuava a fissarmi in modo strano, poi si guardava intorno.

Dopo quell'episodio non è più successo niente, così Lindy mi ha riaccompagnata a casa.

Sono passati circa nove giorni, da quell'episodio con Ian. La mia guancia ormai non ha più niente.
Jack è messo ancora un po' male, mentre Isa si sta riprendendo poco a poco.
Deve amarlo davvero tanto, anche solo per piangere appena sente il suo nome.

Alla fine, come dice Ross, un uomo che mette le mani addosso ad una donna, non è forte, è solo un verme.
Sono sicura che a mia madre Ross potrebbe piacere, se tralasciamo tutta la faccenda della 'Bestia'.
Se solo la gente potesse vedere oltre l'aspetto esteriore.
Ma alla fine, è un ragazzo bellissimo, quanto insicuro.
Insicuro su se stesso, del suo aspetto, della sua natura e delle sue cicatrici.
È un ragazzo talmente dolce, nonostante tutte.
A volte balbetta anche e trovo la cosa adorabile.

"Laura?" Sento una voce che mi chiama.
Mi volto velocemente, trovandomi faccia a faccia con Jack.
"Hey Jack." Lo saluto, con un sorriso.
"A che pensavi? È mezz'ora che ti parlo e non hai ascoltato una sola parola." Dice, fingendo di essere serio.
"Oh ehm... niente."
"Pensavi ad un ragazzo?" Domanda, dandomi piccole gomitate nel fianco.
"Piantala!" Piagnucolo, spintonandolo.
Lui mi abbraccia e inizia a saltellare.
"Laura ha una cotta! Laura ha una cotta! Laura ha una cotta!" Canticchia, prendendomi in giro.
Scalcio, cercando di liberarmi dalla sua presa.
Dopo poco, smette di canzonarmi e mi fissa, serio.
"Che c'è?"
"Okay, basta scherzi. Dimmi il nome di questo ragazzo."
"Ma non c'è nessun ragazzo!" Rispondo prontamente. Cerco di assumere un tono convincente.
"Sono tuo fratello. Ho il diritto di sapere chi ti piace. Visto com'è finita a qualcuno?" Abbassa il tono di voce, quasi sussurrando l'ultima frase.
Lo fisso, senza sapere cosa dire.
"Jack, davvero, non sono... innamorata?" La mia risposta suona quasi più come una domanda.
"Farò finta di crederci." Mi risponde, sorridente.
Alzo gli occhi al cielo, annoiata.
"Vado a vedere come sta Isa. Magari non mi romperà come fai tu."
Lo sposto, dandogli una spallata e vado verso la camera di Isa.
Busso. Mi apre quasi subito e mi sorride.
"Cosa?"
"Ho sentito cos'ha detto Jack! Chi è il ragazzo?!" Esclama, felice.
"Ma non ci credo! Io vado in camera mia! E piantatela voi due!" Corro verso la mia camera e mi ci chiudo dentro.
Sento Jack e Isabelle ridere, alla mia reazione.
Mi butto sul letto, stanca.
Afferro il cellulare e osservo l'ora.
Le 19:04. Fra poco dovrebbe arrivare mamma con la cena.
Infatti, neanche cinque minuti dopo, sento la porta aprirsi.
Torno di sotto, sentendo un delizioso profumo di lasagne.
Isa ed io apparecchiamo a tavola, mentre mamma cerca di tenere lontano Jack, dal mangiare.
In pochi minuti si aggiunge mio padre, appena tornato a casa dal lavoro.
Ci sediamo tutti e cinque a tavola e iniziamo a mangiare.
Papà e mamma iniziano a parlare mentre Isa si lamenta per un qualcosa che non ho capito e Jack continua a fare casino.
Io rimango sulle mie e mi concentro sulle mie lasagne.
Improvvisamente, sento un rumore.
Viene da fuori, probabilmente dal bosco.
Un ululato.
Il mio cuore inizia a martellare nel petto.
Fa che nessuno l'abbia sentito.
Fa che nessuno l'abbia...
"Avete sentito?" Domanda papà, interrompendo la conversazione.
Tutti ci guardiamo.
"Era un ululato." Dice, stringendo la presa sulla forchetta.
"Papà, qua ci sono sempre stati i lupi. Poi è un po' che non si sente più la Bestia. Calmati." Dico, sorridendogli.
Lui mi fissa poi annuisce, tornando a parlare con la mamma.
Per fortuna ero stata convincente.
Ma sapevo benissimo che quello non era un ululato di un lupo.
Era troppo forte e stranamente alto.
Era Ross.

Dopo cena, aiuto a sparecchiare e per fortuna, questa volta è il turno di Jack di lavare i piatti.
Papà rimane a tavola, a leggere il giornale. Mamma inizia a pulire la cucina, in modo maniacale. Isa guarda la TV e Jack lava i piatti.
Salgo in camera mia e mi cambio, nel mio comodo pigiama.
Mi stendo sul letto, sotto il piumone e mi rilasso, osservando il soffitto.
Afferro il libro che avevo iniziato a leggere, 'La solitudine dei numeri primi'.
Leggo finché non inizio a sentire gli occhi pesanti e mi riappoggio al cuscino, dando le spalle alla finestra.

Il torpore del mio dormi-veglia viene interrotto da un leggero ticchettio.
Apro gli occhi e mi volto verso la finestra.
Niente. Qualcosa ci vola contro.
Rimango sorpresa.
Mi inginocchio sul materasso ed apro la finestra. Mi sporgo leggermente.
Sotto all'albero vedo la figura di una persona.
Strizzo gli occhi nel buio della notte.
"Ross." È l'unica parola che esce dalle mie labbra.
"Ciao piccola." Mi sorride.
Si arrampica lungo il lato della casa, fino ad arrivare all'altezza del mio viso.
"Cosa ci fai qui?" Domando, sorpresa.
"Volevo vederti." Dice, a bassa voce.
Si tiene ai cardini della finestra e punta i piedi contro un masso sporgente.
Avvicina di più il suo viso al mio, finché i nostri nasi non si toccano.
"Ross, è pericoloso."
"Fa lo stesso. Farei questo e molto altro, per vederti." Risponde, sorridendomi.
"Entra." Mi sposto, per lasciarlo passare.
Vado verso la porta e giro la chiave nella serratura.
Torno sul letto e mi siedo, incrociando le gambe.
Ross si toglie le scarpe e imita la mia posizione.
Mi accarezza dolcemente la guancia.
In pochi minuti, ci stendiamo, uno vicino all'altra.
Appoggio il viso sul suo petto ed una mano sull'addome.
Ross mi stringe a se con entrambe le braccia.

"Vorrei poter dormire sempre così." Mi sussurra Ross, stringendomi un po' di più.
"Anche io."
"Un giorno, magari." Anche se non vedo il suo viso, riesco ad immaginare il suo sorriso.
"Come diavolo hai scelto me?" Domanda.
"Di che parli?"
"Intendo dire, potevi avere qualsiasi ragazzo. Un conte, un nobile, o anche un tuo amico. Ma hai preferito me."
"Ne abbiamo già parlato Ross. Non preoccuparti."
Lui continua ad accarezzarmi i capelli, dolcemente.
Mi stringo a lui.
Fra le sue braccia sto bene, per davvero. È come se avessi la certezza di essere al sicuro da tutto. È come se niente potesse ferirmi o anche solo rendermi triste.
Ross mi da un bacio sulla fronte, per poi iniziare a canticchiare una dolce melodia.
Lo ascolto per una manciata di minuti.
Subito dopo, scivolo nel sonno.

~Angolo autrice:

Avrei dovuto aggiornare prima, lo so. Ma purtroppo faccio fatica, spesso.

Ma ora eccomi qui, yay!

Che carino Ross vero? :3 Almeno qui sei romantico e intelligente *borbotta cose*

Passiamo alla fatidica domanda, che so stavate bramando.

Collegandoci alla domanda scorsa: che genere/i di musica ascoltate? →

Io ascolto rock, metal, hardcore e pop/punk :)
Secondo mia madre faccio riti satanici e sacrifico capre agli Inferi, quando ascolto quei generi .-. Uhm, no?

Votate e commentate ;)~

Ellingtons-wife

The Beauty & The Beast || A Raura Fanfic.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora