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Squilló il telefono ed Alice dovette aprire gli occhi. Si strofinó la mano sulla faccia per svegliarsi quando vide il nome di Ashton, normalmente non avrebbe risposto vista la situazione e avrebbe richiamato più tardi, ma era da un po che non lo sentiva e cliccò sul tasto verde.

-Buongiorno piccola.-

Non aveva neanche la forza di parlare così gli uscì un -Mmh.- ed Ashton ridacchió.

-Mi sa che ho sbagliato orario.-

-Ho notato.- si sentiva ancora la voce roca che si ha appena svegli ed Ashton rise ancora. -Perché non hai chiamato?- nel frattempo si alzò dal letto per andare verso il bagno a sciacquarsi la faccia.

-Sono stato un Po impegnato, tu che mi racconti?-

-A scuola mi trovo bene, ho già trovato due amiche troppo simpatiche e.. - si fermò un secondo pensando se doveva dire o no all'amico di Calum e Michael.

-E?- la incitó a parlare.

-Due ragazzi, e credo che mi piacciono entrambi però.. è complicato.-

-Wow, uno non ti bastava?- la prese in giro Ashton.

-Che simpatico.-

-Me lo dicono tutti.-

-Tu che mi racconti? - chiese Alice per cambiare discorso.

-Ti vengo a trovare.-

Alice all'inizio era sorpresa ma poi fu felice di sentirlo, gli mancava il suo migliore amico.

-Davvero? Quando?-

-Per ora sono impegnato con gli allenamenti, ma presto vengo lì così ti controllo.- Alice sorrise, era sempre stato protettivo con lei e si comportava come un fratello maggiore.

-E come fai con la scuola? -

-Non è che m'interessi molto.- ridacchió.

-A me invece si e adesso devo andare a prepararmi.-

-Okay. Ci sentiamo allora.-

-Ci sentiamo.-

Si mise un maglioncino blu e dei jeans, faceva freddo quel giorno. Si sistemó lo zaino, guardò l'orario e capì di essere in ritardo, scese di fretta le scale per poi salutare velocemente la mamma e il fratello e uscire di casa.

Stava entrando a scuola quando qualcuno la fermò prendendole il braccio. Si girò e vide Michael.

-Buongiorno.- disse accennando un sorrise.

-Buongiorno.-

-Mi accompagni fuori?-

Alice aveva scienze, pensò di poter saltare una lezione e annuì.

Non aveva ancora visto le sue amiche quel giorno, forse erano già in classe, d'altronde era arrivata in ritardo.

Michael si accese la sua solita sigaretta e ne offrì una alla bionda accanto a lui che scosse la testa per rifiutare. Non parlarono per tutto il percorso, il ragazzo sembrava pensieroso ed Alice lo notò.

Arrivarono sotto le gradinate e si sedettero.

-Che hai? - chiese la bionda con un tono dolce.

Il ragazzo dai capelli arancioni si girò verso di lei e prese un respiro profondo, passarono un po di secondi prima che rispose.

-Ci sono ancora tante cose di me che non sai Alice, ferite che resteranno sempre aperte, ma non sono ancora pronto a dirtele.-

-Cose brutte?- Michael ridacchió ma era una risata strana, malinconica.

Worst  II Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora