Troubles (part 1)

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Passarono i giorni. Alice continuava a vedere Calum quasi tutti i pomeriggi e, nei giorni in cui il moro non poteva, usciva con le sue amiche. Cercava di essere sempre impegnata per evitare di pensare a lui.

Non riusciva ancora a spiegarsi il perché del suo messaggio. A scuola l'aveva visto un po di volte da lontano ma i loro sguardi non si erano mai incrociati. Forse era meglio così.

Voleva davvero andare da quello stronzo e chiedergli il perché, ma aveva paura di incontrare il Michael freddo della prima volta ed essere cacciata, aveva paura di soffrire ancora di più.

Le piaceva stare con Calum ma non era la stessa cosa, l'aveva capito quella sera sotto le gradinate. Con Calum si sentiva protetta, si sentiva bene. Ma preferiva stare male sempre con Michael che bene con chiunque altro.

Si alzó dal letto immersa nei pensieri quella mattina, si vestì con una felpa e dei jeans e si sistemó lo zaino per poi scendere.

Nascose la sua confusione dietro un finto sorriso e salutó velocemente la madre e il fratello.

Salì sull'autobus e si mise la musica sparata a massimo volume nelle orecchie, la aiutava a distrarsi.

Una brusca frenata del mezzo la fece tornare alla realtà. Scese dal bus e arrivò a scuola.

Ad aspettarla all'entrata come al solito c'era Calum che le andò incontro abbracciandola.

Alice ricambió e sorrise al moro.

-Buongiorno.-

-Buongiorno piccola.-

-Come stai?- chiese Calum con un sorriso dolce.

-Tutto bene.-

-Perfetto, andiamo in classe che siamo già in ritardo.- ridacchió lui mettendo poi un braccio attorno alla vita della ragazza e iniziando ad incamminarsi.

Erano questi dettagli che la rendevano felice. Come Calum che aspettava fuori dalla scuola per darle il buongiorno e accompagnarla, anche se sarebbe arrivato in ritardo e forse si sarebbe preso un raffreddore.

Calum le piaceva si, ma sapeva che lui provava qualcosa di più, gliel'aveva anche detto. Voleva ricambiare, perché sapeva che sarebbe stata felice, che lui ci sarebbe stato sempre e comunque.

Ma non poteva, almeno in quel momento.

Arrivò in classe e Calum la salutó con un leggero bacio sulle labbra.

Il prof di scienze la guardó male visto il ritardo e le indicó il posto dove sedersi per poi incominciare a parlare.

-Buongiorno ragazzi, prima di iniziare la lezione vi devo presentare un nuovo compagno.- disse il vecchio dando poi un occhiata al registro. -Ashton Irwin.-

Alice spalancó gli occhi sorpresa, ma non poté che sorridere di felicità quando vide il suo migliore amico entrare dalla porta.

Fece un cenno di saluto alla classe e si sedette accanto a lei.

-Ash.- disse Alice sottovoce per non farsi sentire dal prof ma con tutto l'entusiasmo possibile.

-Ehilà.- sorrise il riccio contagiando anche la ragazza.

-Che vuol dire alunno nuovo? -

-Mi mancavi e una scuola o l'altra non fa differenza tanto non faccio niente comunque.- fece spallucce.

-Immagino.- disse Alice ironica alzando gli occhi al cielo e facendo ridacchiare l'amico.

-Quindi ora abiti qui? - chiese Alice sempre più sorpresa ma felice, era venuto per lei e aveva tanto bisogno di averlo accanto in quel momento di confusione.

Worst  II Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora