Goodbyes

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Giuly's POV
Provai lentamente ad aprire gli occhi quando un raggio di sole mi venne addosso, facendomi sbuffare per il fastidio e svegliare completamente.

Mi alzai a fatica dal letto e iniziai a sistemare lo zaino per poi andare in bagno a lavarmi.

Mi vestii con un maglioncino e dei jeans, non faceva molto freddo quel giorno.

Ogni gesto, anche il più semplice, era coperto da un ombra di tristezza perché sapevo che era l'ultima volta.

E mi sentii ancora peggio quando vidi, appoggiata all'armadio, la valigia che avevo preparato la sera precedente.

Mi venne una stretta al petto e instintivamente mi misi le mani in faccia.

Avevo parlato alle mie amiche della partenza subito dopo averlo saputo da Luke.

Mi odiavo per lasciarle sole ma non avevo altra scelta, non l'avrebbero mai ammesso per il bene che mi volevano ma sarei stata soltanto un peso.

Già da diversi giorni mi ero trasferita a casa di Katie, i suoi genitori mi conoscevano dall'infanzia e mi avevano accolto a braccia aperte.

Ma ero pur sempre un estranea alla famiglia e non potevo restare lì con un figlio da crescere, non sarebbe stato giusto.

Non avevo ancora realizzato seriamente la situazione, avrei perso gli anni che mi restavano da adolescente, non avrei più avuto tempo per divertirmi e sarei diventata mamma.

Non riuscivo a collegare quella parola a me stessa.

E come avrei fatto a vivere con Luke? Lo conoscevo pochissimo nonostante ciò che ci univa e non riuscivo neanche a reggere il suo sguardo per la paura che mi faceva.

Era un tuffo nel vuoto ma non avevo altre opzioni, i rischi mi erano sempre piaciuti d'altronde.

Avrei avuto tempo per pensarci, in quel momento dovevo solo godermi le ultime ore che mi restavano a San Diego, con le due persone a cui volevo più bene.

Sentii una mano accarezzarmi la schiena e mi risvegliai dai miei pensieri.

Katie mi sorrise ma la conoscevo da una vita e potei percepire la malinconia nel suo sguardo. La strinsi un abbraccio, come a non volerla lasciare più.

Scendemmo assieme le scale e salutai con un abbraccio anche i suoi genitori, loro non sapevano niente e ridacchiarono, forse un po sorpresi ma sicuramente compiaciuti dal mio gesto. Avevano fatto tanto per me e meritavano un addio come si deve.

Addio. Non c'è parola capace di fare più male.

Uscii per l'ultima volta da quella casa, sapendo di lasciare al suo interno un pezzo di cuore.

Chissà se un giorno l'avrei ritrovato.

Aspettammo il bus per qualche minuto e poi arrivó.

Durante il tragitto nessuna delle due spiccicó parola, era troppa la tristezza.

Una volta a destinazione ci avviammo verso l'entrata, Alice era lì ad aspettarci e ci salutó entrambe con un abbraccio.

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Luke 's POV
Eravamo allo skate park e l'ora di andarsene si stava avvicinando sempre di più.

Avevamo passato tutto il pomeriggio assieme, senza parlare ma non m'interessava, cercavo di godermi ogni secondo e di viverlo intensamente per non scordarlo.

Volevo ricordare tutto alla perfezione, lo sguardo freddo del mio migliore amico, l'aria sporca mista a odore di erba e ogni dettaglio di quel posto.

Worst  II Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora