Won't you save me?

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Alice non ci credeva. Tutto in quel momento le sembrava così insignificante. Persino la morte del padre sembrava piccola rispetto a quello che aveva appena sentito. Le mancanze, i litigi e tutti i piccoli problemi quotidiani. Erano solo polvere, nulla in confronto a quello che pesava sul cuore del ragazzo davanti a lei.

Quanto aveva potuto soffrire?

Alice provava una sensazione strana al petto, in quel momento non stava immaginando il dolore di Michael. Lo stava sentendo insieme a lui.

Il ragazzo davanti a lei aveva lo sguardo fisso nel nulla. Gli occhi erano spenti, non piangeva perchè non ne aveva la forza.

Una lacrima solcó anche il viso della ragazza.

Aveva paura di fare qualunque cosa, come se ogni parola o movimento potesse peggiorare la situazione, vedeva Michael su un filo. Alla fine decise di accarezzargli la schiena, cercó di metterci più dolcezza possibile per tranquillizzarlo.

-Sono un mostro Alice.-

-Non lo sei. Tuo padre è un mostro.-Alice mise spontaneamente una mano sul mento del ragazzo e lo spostò per incontrare il suo sguardo.

Non avrebbe dovuto farlo, mai quegli occhi marroni erano stati così scuri, così bui.

Michael distolse subito lo sguardo, ma ormai era troppo tardi. Alice l'aveva visto tutto, aveva visto il suo dolore ed era riuscita in qualche modo a fargli levare la maschera che indossava. Non aveva più senso nascondersi.

-Sono stato io a premere il grilletto.-

-Ti hanno obbligato.-

-Si ma non vedrò mai più i suoi occhi illuminarsi quando è contento, nè sentirò più la sua risata.. mentre io sono ancora in questo mondo di merda. Merito di soffrire.-

-Non dire così Mikey.-

-Sei la prima luce che vedo da tanto tempo.- Disse Michael guardando Alice ancora col suo sguardo freddo, quest'ultima provò a sorridere con una lacrima che scendeva giú per la guancia. Michael la asciugò dolce, come non era mai stato per poi continuare. -Hey Alice.-

-Si?-

-Mi salverai?-

Alice non sapeva cosa rispondere e gli venne quasi spontaneo posare le labbra su quelle del ragazzo davanti a lei. Il bacio si approfondì subito facendo unire le lingue, le loro lacrime, i loro cuori.

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Calum si sveglió bruscamente pensando alla sera prima. Si era addormentato accanto al telefono mentre aspettava un messaggio di Alice che dicesse di essere arrivata a casa. Non era affatto tranquillo all'idea che Alice usciva con Michael, la sua Alice, poteva essere pericoloso.

Si sentì ancora peggio quando non vide nessun messaggio della ragazza. La preoccupazione iniziò a salirgli su per il petto.

Forse si era addormentata stanca dalla serata o se n'era dimenticata.

Calum cercava di far prevalere i pensieri positivi per tranquillizzarsi ma senza successo. Decise di scrivere ad Alice ed incrociare le dita.

7.34
Alice! Dimmi che sei sveglia, che è tutto apposto e mi sto preoccupando per niente Mm? Buongiorno comunque xx

Si preparó lo zaino e aspettó la vibrazione del telefono che finalmente arrivò. Fece un sospiro di sollievo quando vide il nome di Alice.

7.47
Ehi Cal! Buongiorno anche a te stai tranquillo sto bene x

7.48
Mi aspetti fuori scuola prima di entrare?

7.48
Devi dirmi qualcosa cal? x

7.49
Ho voglia di baciarti.

Worst  II Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora