Prison

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-Svegliati dormiglione.- urlò Cody con la sua voce stridula che fece sobbalzare dallo spavento Ashton. Quest'ultimo diede una delle peggiori occhiate della sua vita al bambino che finse un espressione innocente.

-Che ore sono?- mugugnò a fatica, ancora in preda al sonno mattutino.

-Le 9 e mezza, sono tutti sotto ad aspettarti per la colazione. Avevo pensato di svegliarti con un secchio di acqua ma la mamma non voleva.- mise un finto broncio e ricevette un altra brutta occhiata dal riccio.

-Sei una peste, non smetterò mai di dirlo. Di alle ragazze che sto scendendo.- Cody annuì e si avviò per le scale.

Ashton rimase solo in stanza, ebbe per un secondo l'istinto di richiudere gli occhi e tornare nel mondo dei sogni ma il pensiero della mattinata difficile che avrebbero dovuto affrontare lui ed Alice gli diede la forza di spingersi lontano dal letto.

Si sciacquò velocemente, si rimise i vestiti della sera prima, gli unici che aveva non essendo a casa sua, e anche lui si diresse verso la cucina al piano inferiore, dove la famiglia lo stava aspettando.

Si era sempre sentito parte di loro, per il bene infinito che provava per Cody ed Alice e l'ammirazione che sentiva nei confronti della madre.

-Buongiorno!- esclamò con la sua solita euforia facendo sorridere tutti.

-A te.- risposero in coro.

-Vuoi qualcosa Ashton?- chiese la madre mettendogli una mano sulla spalla in modo affettuoso.

-Si grazie, qualunque cosa va bene.-

-Lo sappiamo che ti mangeresti anche il pavimento.- scherzò Alice facendo sbuffare il riccio che incrociò le braccia e si voltò dalla parte opposta per fingersi offeso.

Alice era tesa ma non di cattivo umore, sapeva che sarebbe andata incontro a qualcosa di brutto e che le avrebbe fatto male guardare di nuovo Michael in manette, ma almeno sarebbe stata assieme a lui e le andava bene.

Fecero colazione in silenzio apparte qualche frecciatina lanciata da Cody ad Ashton che a sua volta rispose con atteggiamento più infantile del bambino.

I tre ragazzi si alzarono e si diressero fuori dall'abitazione, non prima di aver sentito le innumerevoli raccomandazioni della madre che ricordava loro di coprirsi e di non correre con l'auto.

Salirono sulla macchina rosso fuoco del riccio che si mise al posto del guidatore e accese il motore, le ragazze si sedettero dietro e Katie strinse la mano all'amica.

-Pronta Alice?- chiese con tono dolce Ashton e la bionda annuì.

Dopo circa quindici minuti di tragitto, parcheggiarono e scesero dal veicolo ritrovandosi difronte un immenso edificio grigio, metteva i brividi e l'ambiente attorno era parecchio cupo, anche l' aria che si respirava sembrava pesante e metteva tensione.

-Vuoi restare qui?- chiese il riccio a Katie, consapevole della poca confidenza che aveva con Michael e pensando che si sarebbe potuta sentire a disagio. Quest'ultima annuì e lo ringrazio mentalmente.

I due allora si avviarono al cancello e dopo aver spiegato la situazione alla guardia, fortunatamente simpatica e abbastanza permissiva, entrarono all'interno del carcere.

Un altro uomo in uniforme li accompagnò in una stanza alla fine di un corridoio buio, si scansò ed Alice girò velocemente la maniglia di ferro che la separava da Michael.

E lo vide, aveva le occhiaie sotto gli occhi per il mancato sonno della notte precedente e un espressione sconfortata, ma per lei era comunque bellissimo.

Lui avrebbe voluto alzarsi e stringerla forte ma delle manette troppo fredde gli tenevano ferme le mani.

Poté solamente avvicinare il viso a quello della ragazza e lasciare un leggero bacio su quelle morbide labbra, fatte solo per unirsi alle sue.

-Mikey.- sussurrò sorridendo e con una lacrima che ,anche se non sapeva il motivo, non riuscì a trattenere.

-Ciao Michael.- lo salutò poi Ashton.

-Ehi.-

-Stai tranquillo, vedrai che andrà tutto bene.- iniziò Alice con tono rassicurante forse più per convincere se stessa che il ragazzo seduto davanti a lei.

-Ci provo piccola ma non è semplice, mi hanno dato un avvocato idiota e da quello che ho capito le prove contro di me sono tante..- abbassò lo sguardo stringendo gli occhi per lo sconforto.

-Non essere negativo, non è ancora detto niente. Vedrai che ce la farai e saremo felici fuori da questo posto di merda.- disse velocemente con tono tanto speranzoso quanto preoccupato e Michael le prese la mano accennando un sorriso.

-Lo spero, ma per stare tranquillo voglio che mi prometti una cosa.-

-Dimmi.-

-Promettimi che comunque vada tu starai bene.-

-Non voglio neanche sentirle queste cose! Ce la faremo, tu uscirai di qui e io starò bene ma con te.- urlò alzandosi di scatto dalla sedia ma Ashton le prese delicatamente il braccio e la spinse a tornare il suo posto.

-Ha ragione Alice, cerca di essere positivo e di resistere in questo posto finché non si risolve tutto.- intervenne il riccio e Michael gli sorrise.

-Vabene.-

-Cerca di non farmi preoccupare troppo.- sussurrò la bionda.

-So solo che non smetterò di pensarti neanche un secondo.-

-Anche io.-

Il momento venne interrotto dalla guardia che avvicinandosi ai ragazzi, fece loro segno di uscire. Il tempo era scaduto troppo in fretta.

Alice lasciò un ultimo bacio al suo amato e si alzò per andare via, non avendone ancora abbastanza e tornando a sentire quel vuoto dentro che solo una persona poteva riempire.

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Era lì che la osservava in ogni suo singolo dettaglio, si mordeva il labbro e fumava lentamente la sua sigaretta, voleva distrarsi dal nervoso che solo la vista di quei capelli biondi gli provocava.

L'aveva seguita a lungo e finalmente era sola, avrebbe voluto avvicinarsi e ferirla in ogni modo possibile ma non era il momento, non ancora.

-Perché tutto questo, Zayn?- chiese Louis corrugando la fronte.

-Perché è così che deve andare. La farò morire dentro e spegnerò anche il suo ultimo sorriso. Sarò il suo unico incubo e l'ombra di cui ha paura quando cammina. Sarò il suo inizio della fine.-

-Perché devi essere un fottuto mostro?-

Zayn abbassò lo sguardo, la rabbia iniziò a invaderlo e strinse forte i pugni.

-Le assomiglia così tanto.-

Louis spalancò gli occhi, in quel momento capì tutto e, anche se avrebbe voluto continuare il discorso e provare a difendere la povera ragazza, non riuscì a proferire parola.

Ciauu
Al solito scusate il ritardo ma ho tanti impegni :c vi prego solo di non abbandonarmi e non cancellare la storia. Ho tantee idee e spero che vengano bene :) grazie sempre delle visualizzazioni siamo arrivati a mille oddio *_* e poi volevo fare pubblicità a GayaTomlinson, la sua storia si chiama believe :) è ancora all'inizio ma mi piace molto. E a mapmapei e le sue storie che sono tutte bellissime
*-* Ee basta a presto :)

Worst  II Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora