Michael's point of view.
Non mi ero mai accorto di volerlo così tanto. Non fino a quel momento. Sì, insomma, avevo sempre pensato che fosse un tipo carino, interessante diciamo. Ma non avrei mai pensato di volerlo così tanto.
Forse me ne accorsi solo a causa della vicinanza del suo viso con il mio, o per il fatto che le sue labbra fossero leggermente più rosse e gonfie a causa del gelato ai frutti di bosco che aveva mangiato; non lo so. Sta di fatto che in quel momento era come se le sue labbra mi stessero chiamando senza pronunciare alcun suono.
Lo guardai dritto negli occhi e per poco non mi ci persi in quel mare di azzurro.
La mia mano si appoggiò d'istinto sulla sua guancia e lui arrossì immediatamente. La sua pelle era così morbida e i miei occhi si posarono sulle sue labbra e mi domandai se anche quelle fossero altrettanto.
Probabilmente quello che stavo per fare non era la scelta giusta da compiere, forse avrei dovuto aspettare più tempo e non rovinare tutto subito ma in quel momento le sue labbra sulle mie era tutto ciò che volevo.
E quando guardai di nuovo i suoi occhi increspati di onde, allora sì che presi coraggio e feci la mossa.
O almeno ci provai.
"Michael?!"
La distanza tra e me Luke raddoppiò o addirittura triplicò in un battito di ciglia. Spostai la mano che tenevo sulla sua guancia sulla spalla di lui e lo allontanai da me, forse con un po' troppa violenza.
Non mi scusami mai per quel gesto è ancora me ne tormento.
I miei amici erano di fronte a me, allibiti. Erano senza parole, come d'altronde lo ero io. Era come se tutta la vita che ero riuscito a trovare negli occhi di Luke mi fosse stata tolta improvvisamente.
"Che diavolo stai facendo?" Disse allora Matt, cercando di interrompere il mio silenzio. "Non dirmi che stavi per baciare quel frocio."
"Non chiamarlo così pezzo di merda. E sì, lo stavo per baciare. Problemi?"
Beh, questo sarebbe stato quello che avrei dovuto dire. In realtà non difesi Luke, difesi me stesso. Facendo del male all'unica persona che mi faceva stare bene.
"É lui che stava cercando di baciare me. Non ho idea di quello che sarebbe successo se non foste arrivati voi." Non riuscii a guardarlo in faccia, sapevo che se lo avessi guardato dritto in quegli occhi blu non avrei retto la distruzione e la delusione che in quel momento stava provando a causa mia.
Mi allontanai. Ancora. E feci finta di pulirmi dalle sue tracce.
E mi sentii un mostro, ma non avevo scelta. Non potevo commettere lo stesso errore.
Mi unii alla mia compagnia e Jonah mi diede una pacca sulla spalla. "Sei stato fortunato, amico. Avrebbe potuto contagiarti." E non sapevo se ridere o piangere. Piangere, per come avevo trattato la persona che finalmente aveva fatto uscire il vero Michael dalla corazza e per la cazzata che Jonah aveva appena sparato. Ridere, per il fatto che secondo la sua logica anche io stavo contagiando lui.
"E sei fortunato che non ti rompiamo il culo perché siamo in un luogo pubblico. Ma la prossima volta che ti avvicini e gli metti quelle tue luride mani addosso," Matt si avvicinò pericolosamente a Luke e lo afferrò per il colletto della maglietta. "Te le mettiamo anche noi addosso le mani. Non so se hai capito."
Luke era terrorizzato e tremava, cosa che stavo facendo anche io. Ero riuscito a rovinare tutto. Luke non mi si sarebbe più avvicinato, non lo avrei più visto e non avrei più avuto la possibilità anche solo di prenderlo per mano.
Mi venne improvvisamente la nausea, e tutto per colpa mia.
"Hai capito?" Gli urlò Matt in faccia, sputandogli addosso. "Rispondi, gay del cazzo!"
E lo vidi irrigidirsi prima di annuire con paura. Matt mollò la presa e lo spinse contro lo schienale della panchina. Poi si allontanò e raggiunse me e il gruppo prima di andarcene via da quel posto.
E da Luke.
-
Luke's point of view.
Il dolore che provavo in quel momento alla schiena non era niente in confronto al dolore che provavo nel petto. Mi sentivo preso in giro, da Michael.
Mi era sembrato di importargli, mi era sembrato che io e lui potessimo come minimo essere amici. Pensavo che lui volesse quel bacio, così come lo volevo io. E invece mi aveva solo umiliato.
Era riuscito a farmi credere che a lui importasse qualcosa di me. Mi aveva davvero convinto, e poi aveva distrutto ogni mia convinzione. Me le aveva strappate via di mano ancora prima che potessi effettivamente afferrarle. Ed era questo che faceva male.
"Fanculo!" Urlai prima di aprire la porta di casa con forza facendola sbattere. "Fanculo fanculo fanculo!" Chiusi la porta con la stessa noncuranza e buttai le chiavi sul tavolino senza nemmeno preoccuparmi di dove fossero finite.
Poi mi lasciai cadere sul divano e lì iniziai davvero a piangere.
Come aveva potuto farmi una cosa del genere? Come aveva potuto prendermi in giro in quel modo? Come potevo io, essermi fidato così tanto di quel ragazzo? Perché lo avevo fatto?
E la cosa brutta era che mi accorsi realmente solo in quel momento che Michael mi piaceva. Me ne accorsi perché il motivo principale per il quale ero in lacrime non era il fatto che mi avesse preso per il culo davanti a tutti i suoi amici, bensì perché ero consapevole che da quel momento non sarei più riuscito a riaverlo in quel modo. Probabilmente non l'avrei nemmeno più rivisto.
Faceva fottutamente male.
Spazio me:
Okay lo so, sono una stronza e il capitolo é troppo corto ma non l'ho fatto apposta, credo.
Finalmente abbiamo un POV di Michael. A proposito, che tipo di insulti gli urlereste in faccia? A parte che poverino, più avanti capiremo perché ha reagito così. Probabilmente tutte noi avremmo fatto così.
Ci ho messo più di quanto volessi ad aggiornare ma tra scuola e allenamenti e 'vita sociale' non ho mai così tanto tempo per mettermi a scrivere come si deve.
Sono successe troppe cose sta settimana e voglio sapere la vostra opinione su tutte queste.
• Luke e Arzaylea
• The New Broken Scene (chi partecipa?)
• I Malum hanno preso la patente. Siamo tutte in pericolo.
Non vedo l'ora di leggere i vostri commenti quindi la finisco qui. Alla prossima.
🌸(Vi piace la nuova copertina?) 🌸
