2. Bechi

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<coraggio mamma! Devi tirarti fuori le parole di bocca? Lo sai che odio le sorprese> sbuffai con un finito broncio in quanto non riuscii a smettere di sorridere.
<dai su, un po' di suspance non fa mai male, no?>
<donna! Narrami!>
<voi due avete ottenuto una borsa di studio amore di mamma!>
<mamma! Questo l'ho capito!>
<fammi finire stupida! Avete ottenuto una borsa di studio a New York tesoro!> urlò mamma con le lacrime agli occhi.

Avevo capito male?
No seriamente, com'è possibile questa cosa tanto bella per una ragazza come me?
Non capisco proprio.
Avevo emozioni contrastanti tra loro: emozione, gioia, paura.
Mi sentivo assai bipolare.

Ero assorta nei miei pensieri da più di dieci minuti, sono fatta così, parto da una cosa e mi ritrovo a parlare di dugonghi e della loro specie a rischio, ovviamente non in questo caso, ma ehi! Mi distraete, ma voi chi? No ok, procediamo.
<hai intenzione di parlare Bechi?> Cassy mi stava guardando ad occhi spalancati e sinceramente non so nemmeno io perché mi stessi preoccupando così tanto, pertanto, quasi sottovoce, in un sussurro, domandai a mia madre a che ora fosse l'aereo.
<beh tesoro, direi che tra un'ora dovrai essere in aeroporto>

Un'ora?
UN'ORA?
Ma stiamo scherzando?
Mi risvegliai subito dal mio stato di trance ed iniziai a mettere sottosopra la camera, la situazione mi sta sfuggendo di mano, vi sono vestiti in ogni angolo della camera.

<amore se ti fossi svegliata prima tutto questo disastro avresti potuto evitarlo!>
Mi guarda con un sguardo divertito, così corsi ad abbracciarla, per poi scendere in salotto ed abbracciare mio padre.
<mi mancherai big heart> stavo sussurrando, ma solitamente non sono una che dimostra tanto affetto.

Dopo quarantasette minuti e dico quarantasette perché Casa mi ha cronometrato, siamo in macchina, con due valigie a testa ed uno zaino ciascuno sotto gli occhi tristemente felici dei miei genitori.
Arrivammo in aeroporto e dopo neanche dieci minuti, tra lacrime, abbracci e baci, passato il check-in ed i vari controlli, fummo dentro all'aereo.

<mio Dio Reb, ma ci credi? Io e te, da sole a New York! Cavoli, la grande mela, la città che non dorme mai>
Tutto ciò a cui riuscivo a pensare in quel momento era il volo, ero terrorizzata dalle altezze, letteralmente.
Credo di essere sbiancata tutto d'un tratto e mentre l'aereo decollava io tenevo gli occhi chiusi.
Li riaprii soltanto quando sentivo la stabilità dell'aereo e ciò che vidi al di là del finestrino fu un qualcosa di indescrivibile.
Una cosparsa di nuvole si faceva spazio sotto di noi, l'ala dell'aereo pungeva la palla di fuoco che fluttuava nel cielo, oltre i confini dell'immaginazione, un infinito fatto di sogni.
Guardavo le persone all'interno dell'aereo e cercavo di immaginarmi la loro storia, mi piaceva pensare che ognuno avesse un destino ancora da scoprire e che quel viaggio verso l'infinito avrebbe potuto aiutarli nel loro compito.

Venni risvegliata dalla calda mano della mia amica, che mi avvisò del nostro arrivo.
Una seria di domande iniziarono a farsi spazio nella mia testa, dice avremmo vissuto? Come sarebbe stata la scuola? Le persone erano amichevoli? Ma soprattutto, com'era il mio amato cibo?
Sperai vivamente che alle prime domande ci pensasse la mia seconda mamma, Cassy.
Mi soffermai ad osservarla, era davvero splendida, con i suoi occhi azzurri, in cui potevi osservarci il mare ed i suoi capelli dorati, lisci perfetti. Ha un fisico mozzafiato, alta, soda, con un culo e due tette da far invidia al mondo, contro il mio metro e settanta ed i miei capelli rossi, le mie lentiggini ed i miei occhi verdi.
Ho un mio fisico tutto sommato magro, nonostante la marea di cibo che quotidianamente butto dentro e non me ne vergogno, tutti mangiano, il cibo è vitale e la vita è la vita, se fossi morta non mangerei, vivrei in un sonno profondo, ma io sono nell'aldiquà ed il mio cibo non lo dovete toccare e nemmeno lamentarvi per quanto mangio, come fa sempre la bionda alla mia destra.

All'arrivo dei bagagli Casa mi informò che il professore che sarebbe venuto a prenderci avrebbe ritardato, che gioia, già mi sta simpatico come il buco del culo di un macaco.
Così pensai di approfittare di quell'attesa per fare uno spuntino, ma ovviamente Cass non la pensa alla stessa maniera.
Ma hey, cinque panini con la salsiccia più metà che quell'ingrata della mia amica non ha finito, non sono tanti!
<Sisi, come ti pare, un giorno mi spiegherai qual è il tuo trucco, mangi come uno scaricatore di porto, non fai palestra ed hai un fisico da far invidia a Kyle Jenner>
<eh vabbè tesoro, non esagerare adesso!>
Stavo ridendo, quando Cass si ferma di colpo ed io mi schianto su di lei.
<ma brutta ritardata, cosa ti blocchi a fare?>

Proprio in quell'istante Cassandra mi tirò una gomitata, così i miei occhi si girarono verso colui che provocò un livido alle mie povere costole.
Era lì, davanti a me, così stramaledettamente attraente e con uno sguardo di ghiaccio da far rabbrividire un pinguino.
Chissà chi è quel misterioso ragazzo dagli occhi azzurri, lo rivedrò mai?
Ma che dico, siamo a New York, incontrarlo nuovamente è letteralmente impossibile.
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Angolo Autore

NB: la foto nello sfondo l'ho fatta io.

Okay, c'è l'ho fatta ahaha, mi scuso per il ritardo, ma la scuola è iniziata anche per me :(
Fatemi sapere che ne pensate coraggio 💕
Fenny_💕

Omnia vincit amor (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora