36. Bechi/Ian

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Guardando l'orologio notai l'ora, e mi venne la brillante idea di fare una sorpresa a Ian, per tanto mi feci accompagnare da Cass nella scuola dove lavora, aspettando che esca.

Sono qui da 15 minuti abbondanti, ma di lui nemmeno l'ombra.
'Non farti pensieri strani!' Mi urlava la mia testa, eppure una strana sensazione stava nascendo in me.

Sono usciti tutti, manca solo lui, magari ha qualche riunione particolare, sì è sicuramente questo!
Vabbè dai lo aspetto a casa.

Feci per andarmene, ma una macchina bordeaux si affiancò alla scuola e da essa uscì Claudia, seguita da una successiva macchina, quella di Ian

Una lacrima iniziò a prendersi in possesso della mia guancia.
Singhiozzi soffocati.

Ian incrociò lo sguardo con il mio e giurai di averlo visto sbiancare prima di iniziare a correre. Prima di iniziare a correre lontano da lui, lontano dalle sue bugie.
Ma certo, come fa una persona ad innamorarsi così velocemente? Solo una stupida come me.
Stupida.
Stupida.
Stupida.
Urlai dentro di me.

POV'S IAN

Sta mattina è stato il risveglio più bello della mia vita ed andare a scuola mi tormentava, solo per il fatto che devo allontanarmi da lei.

Quando arrivai a destinazione tirai uno sbuffo di frustrazione, chissà che faceva la mia piccola!

'Ti aspetto alla casetta affianco al fiume, è urgente! Riguarda tua madre.'

Ma chi era?
Non ho questo numero salvato in rubrica, ma si certo non è mia madre.
Ma allora che cosa vuole questa persona?
Se è uno scherzo giuro che è di cattivo gusto.

Fortunatamente quella mattina, avevo solo un'ora di lezione, così potei dirigermi verso quel luogo.

Appena arrivati notai una macchina bordaux parcheggiata affianco del fiume, così parcheggiai ed entrai.

Claudia.

Non ci credo, che cazzo vuole adesso?
Stava guardando fuori dalla finestra ed era, preoccupata? Nah.

<che cosa vuoi da me?>
<Ian che dolce sorpresa, non ci speravo più>
<avevo lezione!>
<come va con la tua dolce metà? Sono venuta a sapere, molto entusiasmante, cosa penserebbe se ti vedesse qua con me?>
<niente perché non c'è nulla da sapere! Che cazzo vuoi?>
<ho notizie della tua mammina>
<cosa sai di lei?>
<oh fidati, abbastanza da farti gelare il sangue, non so, magari ti fa piacere sapere di avere una sorella!>
<oh fidati non me ne fotte un cazzo di lei e tanto meno di una vita che si è creata!>
<maccome, non vuoi conoscere tua sorella?>
<no>
<peccato c'è l'hai proprio qua davanti.>

No, non era possibile.
Mia madre è in città.
Claudia mia sorelle.
Ma che cazzo è uno scherzo della natura?

<mi ha chiesto di incontrarti, quando ha saputo che fossi il mio professore, è molto orgogliosa di te>
<non è di certo merito suo> ribadii.

Presi la macchina e mi diressi verso scuola, era meglio se andassi in palestra per sbollire un po' la rabbia.
Ma quando arrivai notai Claudia scendere e venirmi incontro.
<rifletti, quando vuoi il mio numero ce l'hai, mamma ti aspetta>
<anche mai>

Quando alzai lo sguardo notai Reb dall'altra parte della strada.
Merda.
<Rebecca> urlai.
Nulla stava fuggendo.
Stava fuggendo da me.

Omnia vincit amor (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora