Capitolo 10

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Si gira per andare via ma io non glielo permetterò mai.

Le prendo un polso e la faccio girare verso di me,posso vedere nei suoi occhi rabbia,molta rabbia.

"Dimmi Jessica, perché sei arrabbiata con me? Qui l'unico incazzato dovrei essere io." Le chiedo cercando di restare calmo.

"Mi stai facendo male!" Esclama indicando con un cenno del viso il polso. Mi affretto a mollare la presa,non devo tornare indietro sui miei passi.

"Ti ho chiesto perché ce l'hai con me" Dico irritato.

"Guarda neanche la meriti una risposta." Alza la voce. Non la capisco sul serio.

"Avrei dovuto immaginare che tu avessi avuto paura di me,ma perché non dirmelo? Per due settimane,dico due settimane tu non mi hai pensato affatto." Le urlo in faccia.

"Paura di te? Non so nulla io di te. E poi certo che ti ho pensato in queste due settimane,ho pensato al motivo per il quale non mi scrivevi. Ho pensato che ti si fosse rotto il cellulare,ho pensato che avessi perso il mio numero. Ma ho anche pensato che tu sapevi il mio indirizzo e avresti potuto cercarmi. Ma non voglio arrabbiarmi,è stata una tua scelta lasciarmi perdere,non posso importi nulla. Solo,pensavo di aver trovato un amico."
Oh,non ho proprio pensato che potesse lei arrabbiarsi con me per questo. Che scemo.

"Io pensavo che tu avessi paura di me e per capire se ti importava non ti ho scritto,ho pensato che se tu mi avessi scritto ti importava e in caso contrario ti stavo solo infastidendo." Non so lei ha sentito,ho detto queste parole davvero sotto voce. A quanto pare ha sentito però,visto che poco dopo mi guarda e inizia a ridere. Iniziamo tutti e due a ridere come dei pazzi lasciando al di fuori Gemma e il ragazzo che era con Jess a guardarci confusi.

"Scusa" Mi dice Jessica ancora ridendo.

"Grazie" Non so esattamente per cosa l'ho ringraziata,ma mi sentivo di farlo. 

Restiamo a parlare per un po' e Jessica mi presenta Niall,lo presenta come un amico,e non so perchè ma questa cosa mi rasserena. Io presento Gemma ai due e tutti insieme ci divertiamo come non facevo da anni ormai. Ci siamo scambiati i numeri di telefono e abbiamo creato un gruppo su whatsapp,solo noi quattro. Il gruppo si chiama "Disagiati mentali", quale nome ci si addicerebbe di più?

Dopo poco Jessica e Niall vanno via e Gemma mi rivolge la parola.

"Allora Harry.adesso mi spieghi cosa significavano quelle urla. Ho capito qualcosa su ciò che è successo ma devi spiegarmi." Mi sono scordato di quanto potesse essere impicciona quella ragazza,ma ricordo però quanto fossero utili i suoi consigli. Così le racconto tutto. 

"Oddio Harry che belloooo! Organizzale qualcosa di tenero e romantico Harry,per farti perdonare."
Ma cosa sta dicendo? Romantico?

"Gemma tu corri troppo con la fantasia,a me Jessica interessa ma come amica,se io le organizzo qualcosa di romantico lei potrebbe,ecco fraintendere. Potrebbe pensare che a me piaccia quando non è così. E potrebbe soffrire,ho fatto soffrire troppe persone io." Quello che ho appena detto a Gemma è tutto vero,credo.

"Oh non mettere in mezzo quella faccenda. Sappiamo entrambi che hai sbagliato,ma diamine Harry sbagliare è umano. Sì hai fatto soffrire troppa genta ma non è del tutto colpa tua,è stato papà! E ora vai a casa e pensa a come trascorrere del tempo con lei. Fai in modo che si fidi di te e raccontale tutto." Perché ha sempre ragione? Non rispondo,a cosa serve una risposta? L'abbraccio e la porto a casa sua,per andare alla mia.

Jessie's POV

Durante il tragitto per tornare a casa ho spiegato brevemente a Niall ciò che è successo con Harry e abbiamo parlato un po' di tutto.

Niall mi lascia a casa alle 23.30 circa e sono giusto in tempo per cambiarmi e fare il rito. Non so perché ma sento che questa volta sarà peggiore. Loro mi hanno sempre vietato di fare amicizie e oggi ho conosciuto Niall e ho risolto con Harry. Sono una cretina. Avrei dovuto concentrarmi sulla vendetta e non fare amicizie.

Il rito dura più del previsto e io sto soffrendo come non mai.

Una volta finito scappo via da quella stanza e mi chiudo in camera. Mi guardo allo specchio e mi concentro sulla collana che porto al collo. Sento le lacrime che lottano per uscire. Ma devo resistere. Lo specchio si appanna e quando cerco di pulirlo con una mano non vedo il mio riflesso. Vedo invece me da bambina. Avevo circa otto anni e stavo per compiere l'errore più grande della mia vita.

L'errore che mi ha portata ad essere ciò che sono. Nello specchio vedo me che mi faccio allacciare la collana dalla suora.

"NOOOO. NON FARLO NOOOO,TI PREGOOOO NOOO" Urlo allo specchio. Ma ormai è troppo tardi.

Sembro quasi uno zombie,imbambolata e immobile mentre i miei occhi diventano sempre più scuri e lucidi.

Appena ho il controllo sul mio corpo mi nascondo sotto le coperte e rido,rido di gusto,rido di me.

Sto giocando allegramente nel giardino dell'orfanotrofio quando per la prima la vedo. Non avevo mai visto una ragazza così bella. Sembra una principessa. Cammina fra gli alberi.

Sembra felice,voglio giocare con lei.

Mi avvicino e non credo ai miei occhi. Si possono avere le allucinazioni a otto anni? Credo di , altrimenti cosa sto vedendo?

È bellissima,indossa un abito lungo e nero,ha dei capelli biondi e mossi sulle spalle,un sorriso bellissimo,e gli occhi chiari. Forse la conosco.

Ciò che più mi colpisce è la bellissima collana che porta al collo. Però più io mi avvicino a lei e più lei si allontana.

Ora si è nascosta dietro ad un'albero. La seguo ma una volta che ho raggiunto l'albero lei non c'è più. E per terra c'è quella bella collana...

Mi sveglio di soprassalto,come sempre. Odio davvero quaesta cosa dei sogni. O meglio incubi.

Decido di alzarmi e lavarmi,devo andare in pasticceria.

Vado a farmi il bagno e poi indosso i miei skinny neri,una t-short e da sopra la mia felpa preferita e per finire le mie Vans rosse.

***

Finalmente il mio turno è finito,prendo il cellulare e trovo alcuni messaggi su whatsapp,c'è una strana conversazione sul gruppo e un messaggio da Harry:

Ehy Jessie ti va di uscire questa sera?

Dovrei rispondere di no,devo restare sola,non so perché ma accetto. Sono proprio strana.


A little black angelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora