Ciao, io sono Amalia, una ragazza dai lunghi capelli neri e gli occhi azzurri. Questo é quello che vi basta sapere su di me.
Credo che chi legga la mia storia, sappia quella di Toby.
Tutto iniziò 10 anni fa...
Stavo giocando nel cortile di casa quando vidi un bambino tutto solo nel cortile di fronte. Era seduto sul prato, con le braccia attorno alle ginocchia portate al petto.
Mi avvicinai piano, il ragazzo era intento a guardare il ciliegio sotto al quale era seduto.
«Ciao!» il ragazzo sussultò e si girò verso di me impaurito. Gli feci un sorriso.
«Io sono Amalia, tu come ti chiami?»
«Toby» disse intento a guardarmi
«Piacere Toby! Giochiamo insieme?!» il ragazzo sembrò triste
«Ma io non sono come te»
«Non significa niente! Il mondo é bello perché é vario!» il ragazzo mi sorrise e mi invitò a rimanere ferma perché andava a prendere i suoi giochi. Scoprì presto che Toby aveva tantissimi giochi e che si stava spostando nella mia stessa classe.
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Toby era un tipo apposto, un normale sedicenne che studiava come tutti e spesso capitava che il pomeriggio facevamo i compiti insieme. Una mattina non trovai Toby al suo banco,così pensai che non si fosse sentito bene. Quel pomeriggio mi presentai a casa sua.
«Chi é? Oh, ciao Amalia! Sei qui per Toby?» annuii e Lyra mi fece entrare. Mi diressi verso la camera di Toby salutando velocemente sua madre.
«Toby! Posso entrare?» un uomo grande mi aprì. Aveva i capelli color miele e gli occhi scuri, un maglione arancione e un jeans
«Piacere, io sono l'insegnate privato di Toby...Desidera?» insegnate privato? Toby apparve da dietro il professore e il suo viso era dispiaciuto.
«Oh. No, non ho bisogno di niente di così urgente»dissi con un sorriso triste. Salutai Toby che mi mimò il fatto che mi avrebbe spiegato tutto.
Andai a casa mia, non guardavo dove andavo, per questo urtai contro qualcosa e caddi a terra
«Maledizione! La mia testa...» era un ragazzo dagli occhi celesti e i capelli castani, indossava una maglietta a manica corta nera con un teschio disegnato sopra e dei jeans strappati.
«S-scusa, non guardavo dove andavo» dissi raccogliendo la cartella. Il ragazzo mi sorrise imbarazzato, solo allora mi accorsi che era Fabian, il mio compagno di classe.
«No fa niente, stavo venendo a chiederti di...Cioé se...Volevi venire al cinema con me» i miei occhi si illuminarono mentre mi porgeva una mano per alzarmi.
«Si...Quando?»
«Ti va domani alle 6:30» annuii e guardai l'orologio. Era incredibilmente tardi.
«Em...Si ok...Ora scusa, devo andare» lo salutai e corsi verso casa mia, di fronte a quella di Toby, che mi guardava fuori dalla finestra.
«Sono a casa!» le urla di rabbia di mia madre riecheggiano dalla cucina.
«DOVE SEI STATA! CHI ERA QUEL RAGAZZO!» aveva visto tutto, allora perché chiedeva
«Era Fabian e domani esco!» corsi su per le scale e mi diressi in camera mia. Lanciai lo zaino per terra e mi buttai sul letto ripensando alla giornata trascorsa. Toby non sarebbe più venuto a scuola, non si sarebbe più seduto accanto a me. Eppure stavo per uscire col ragazzo più carino della scuola.
«Amy, posso entrare?» la sua voce era sottile e tremante, come se qualcosa la interrompesse, sentivo dei sospiri da dietro la porta. L'insieme di cose mi fece preoccupare, facendomi scaraventare contro la porta per aprirla. Ciò che vidi mi fece male, un'immagine che non dimenticherò mai. Toby, il dolce e solare Toby, aveva gli occhi rossi e le guance rigate da lacrime, le mani in tasca e dei leggeri tic nervosi alla spalla sinistra.
«Toby ma che diamine...» lui mi abbracciò e bagnò la mia maglietta con le sue lacrime. Forse era tornato quel l'ubriacone di suo padre e stava litigando con sua madre. Toby spesso mi raccontava ciò che accadeva a casa sua, ma non lo avevo mai visto piangere.
«Amy, posso rimanere da te?» quelle parole mi fecero sussultare. Feci mettere sul letto Toby e chiesi a mia mamma di far restare Toby. Mia madre accettò a patto che fossi andata a prendere il sacco a pelo nella soffitta. Annuii e corsi in camera mia avvisando Toby.
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Wey, nuova storia su Ticcy Toby. Che ne pensate?! Se non lo avete già fatto, vi invito a leggere anche "innamorata di un assassino" (storia su Jeff the killer) oppure per chi preferisce generi un po' più romantici "under the oak". Se il primo capitolo vi é piaciuto, commentate e mettete tante belle stelline di supporto. Un bacio ;-*
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Ciao Doppia T ||Ticcy Toby||
Fanfiction"Dicono che gli angeli hanno le ali, il mio ha grandi occhialoni arancioni, una maschera da cannibale e come migliori amiche due accette"