Capitolo 12

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«Quale altro mosto-assassino-uovo ha lanciato questo coltello?» dissi con una nota di sarcasmo nella voce
«UOVO?? MI HAI CHIAMATO UOVO?!» un ragazzo dai lunghi capelli neri saltò dentro casa attraverso la finestra, rompendola.
«TUUU, RAGAZZINA--» e un bel pugno sistemato da parte del nano da giardino lo fece tacere.
«Non rompere Jeff.»
«VIENI QUI NANO DA GIARDINO IO TI FACCIO FARE UN BAG-» Eyeless Jack gli strinse il gomito, facendolo cadere a terra privo di sensi...Guardai traumatizzata Toby, che fece spallucce.
«É sempre così, tranquilla..»
Ah, che bello.
Un altro pazzo.
E poi, come mai vi erano solo ragazzi?
Mi sentivo a disagio, tanto, troppo.
Essere l'unica ragazza in mezzo a tutti quei ragazzi, era troppo strano.
«Toby, abbiamo un messaggio da parte del capo.» disse qualcuno. Ci voltammo tutti verso la porta, Masky era sulla soia, appoggiato allo stipide con le braccia incrociate al petto.
Dietro di lui un ragazzo con una felpa arancione e un passamontagna, dove vi era disegnato uno smile triste.
Aveva dei jeans visibilmente rovinati, sporchi...Di fango e sangue...
Un tubo di acciaio in mano, anch'esso sporco di sangue rattappito...
«Spara.» disse Toby, il suo sguardo era vuoto, privo di emozioni.
«Devi portarla a casa.»
«La numero 3?»
«No. Lei.» rimasi in silenzio, cercando di capire qualcosa...Era come se avessero un codice segreto.
«Se non le farà del male...Lo farò...»
«Oggi stess-»
«No, non oggi. Ma lo farò.»
«Sarà meglio per te, Rogers.»
Toby non rispose e salì le scale, sbattendo la porta della stanza.
Come quando viveva ancora con Connie...
Lanciai un'occhiata a gli altri ragazzi.
«Credo che stia riprendendo...» pensai a voce alta, correndo su per le scale.
Bussai alla porta, ma nessuno rispose.
«Toby, apri...»
Ancora silenzio.
Non poteva aver ripreso...
Avevo ricordi orribili.
Quando Toby era incazzato, finiva col trasformare la rabbia in frustrazione...
E la frustrazione diveniva depressione...
E con essa, arrivava il dolore...
E scacciava il dolore con altro dolore, nonostante non potesse provarne.
Era per quello che finiva in ospedale.
Finiva col farsi picchiare al posto della sorella e della madre.
Lui non sentiva dolore, loro si.
E non sentendo dolore, non riusciva a sentire i problemi.
Molte volte, si ritrovava un osso rotto senza che nemmeno se ne accorgesse.
Mi tornò alla mente la prima volta che lo fece. La prima volta che si ferì volontariamente...

Bussai come sempre alla porta della casa di Toby
«Tobias, ti ho portato gli appunt vi era odore di sangue...Nessuno lo sentiva, nessuno era in casa.
Il mio cuore perse un battito.
«TOBY! TOBY, APRI PER FAVOREcominciai a bussare più forte, per farmi sentire
«Toby! Toby apripoi mi ricordai dove nascondevano la chiave di riserva.
Avevo la chiave della cassetta della posta, l'aprii e presi le chiavi, aprendo velocemente la porta d'ingresso.
Era tutto in ordine, come sempre.
Tranne un rumore di singhiozzi, proveniente dal bagno.
Salii le scale di tutta fretta, raccogliendo qualcosa con cui difendermi se ci fosse stato un pericolo.
Toby era seduto, sul bordo della vasca.
Piangeva, aveva un coltellino tra le mani.
Non mi sentiva.
Aveva il corpo scosso dai tic, cosa che portava a fargli fare dei tagli irregolari su quelle braccia candide.
Tanti piccoli tagli.
Presi il coltello e lo lanciai a terra.
Toby alzò il viso verso di me, con un'espressione sorpresa e spaventata.
Lo abbracciai di scatto.
«B-Brutto idiota, quante volte avevi detto che tagliarsi é inutile? Eh
Lui sospirò.
«Pensavo...Pensavo che non avesse senso...V-Vedi Amy...É-É che quando vivi sotto costante m-minaccia di tuo padre, che ti manda a fare in culo per quello che sei...E a scuola sei costantemente bullizzato...L'unica via è quella... Soffocare il dolore che ti porti appresso con altro dolore...So che sembra una cazzata...Ma non lo é...»
«Invece é la cazzata più grande che abbia mai sentito...» presi il kit di pronto soccorso e lo medicai
«Toby...Ci sono io qui per te...Sono tua amica, no
«S-Si...M-ma...»
«Ma nulla idiota...Se scopro che ti tagli ancora ti tolgo i waffle» dissi accennando una risata
«Noooo i miei waffleeee»
«Scherzavo..» sorrisi asciugandoli il viso e gli diedi un bacio sulla fronte.
«Non lo fare più...Promettilo...»
«Promesso Amy, mai più...»

Ciao Doppia T ||Ticcy Toby||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora