Io e mia madre ci guardammo, per poi parlare, si fa per dire, insieme..
«COSA?!»
Connie si portò una mano a un orecchio, facendo una smorfia
«Scusa...Ma com'è possibile?» chiesi incredula
«E perché non é tornato prima?!»
Mi affacciai di scatto alla finestra
«Chi o cosa cerchi?
Comunque...Toby ti amava da tanto...Sai, quando uccise Frank...Lo avrebbe fatto prima o poi, doveva solo trovare la goccia per far traboccare il vaso.
Quella goccia sei stata tu, Amalia.»
'Quella goccia sei stata tu, tu combini sempre guai, tu...Tu a che servi?'
Ma era successo tutto la sera dopo che...Che Frank mi aveva spinta, due anni prima...
Mi stava forse dando la colpa di ciò?
Probabile...
Mi sentivo in colpa, era colpa mia...
«Toby...É morto...» disse Connie avvicinandosi alla finestra
«Per colpa tua!» un accetta entrò dalla finestra aperta, sfiorando il viso della donna, conficcandosi nella parete.
Bloccai mia madre che stava già facendo il numero della polizia.
«Sarai anche mia madre..» disse Toby, sedendosi sul cornicione della finestra.
«Ma non ti permetto di accusare Amy, se si tratta di me.»
Toby era vestito come sempre: felpone con le braccia rigate marrone, jeans strappati, il cappuccio sulla testa, la maschera sul viso, ma senza occhialoni.
Il tutto era contornato da sangue e fango.
Connie era scioccata, non parlava, guardava quello che non credeva suo figlio, credeva fosse un fantasma...
Come me, del resto.
Entrambe mormoravano un "com'è possibile?", mentre Toby riprendeva la sua accetta e la infilava nella cintura.
Mi mise poi un braccio attorno alle spalle, guardando la madre senza espressione, era così freddo.
«T-Toby..»
«Mamma, non ho ucciso quell'uomo per Amalia.
L'ho ucciso per Lyra.
L'ho ucciso per te.
Io non sentivo dolore, ma non volevo che coloro che amavo e amo...» guardò per un attimo me
«Vengano ferite.
Ora vi proteggo da un altro individuo, uccidendo per conto suo..»
Connie lo guardò sconcertata.
Certo, quando una donna ha un figlio o una figlia, non si aspetta che finisca con l'essere un killer.
É normale.
Poi i due si abbracciarono.
Toby aveva superato sua madre in altezza, i capelli della donna erano diventati bianchi-grigi, gli occhi smeraldo erano di nuovo accesi, dopo tanto tempo.
«Ma come...»
«Sorpresa?»
«Tu dici?» Toby ridacchiò appena, portando uno dei guanti sudici alla nuca
«Ahah!» Connie lo riprese e gli tolse i guanti, per poi metterli a lavare.
«M-ma--»
«Shhh.
Ora dimmi...
COME CAVOLO SEI DIVENTATO UN ASSASSINO?!» sbraitò Connie, stracciandosi per dimostrare tutto il suo disappunto.
Toby non rispose, ma mi guardò.
Mia madre invece si voltò verso di me.
«TU INVECE COME HAI POTUTO SEGUIRE UN KILLER?!»
Mia madre fa talmente tanta paura quelle poche volte che grida, che io, Connie e Toby ci ritrovammo abbracciati senza nemmeno accorgercene.
«Posso unirmi alla festa? Hehehe»
Ora avevo paura.
Hoodie.
Era in piedi, accanto alla finestra, Masky invece era seduto sul davanzale.
Hoodie fece roteare la sua pistola.
Lo sguardo di Toby diventò carico di odio.
«Brian. Vattene. Lasciale stare.
Non centrano.»
Hoodie scosse il dito, sussurrando un "nonono".POV TOBY
Non poteva essere.
Perché era lì?!
«Vattene. Lasciale stare. Non centrano nulla!»
Quel bastardo fece di no col dito.
Scattai verso di lui, cercando di colpirlo con l'ascia, ma lui scattò verso mia madre.
Le puntò la pistola alla testa.
«Quanto mi piacerebbe premere il grilletto, hehehe~»
«Hoodie, sta fermo.» disse Masky.
Lui era l'unico a poter fermare quel pazzo senza morire, non lo avrebbe mai ucciso.
«Saluta mammina hehehe~»
Bang.
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Ciao Doppia T ||Ticcy Toby||
Fanfiction"Dicono che gli angeli hanno le ali, il mio ha grandi occhialoni arancioni, una maschera da cannibale e come migliori amiche due accette"