Mistero

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3 gironi dopo.
Questa mattina non ho proprio voglia di andare a scuola,  ho raccontato ai miei migliori amici di Josh e mi hanno detto di lasciar perdere,  perché non approvano questi incontri sui social.  Loro più mi dicono che non approvano più io non li ascolto, quindi continuo a parlare con Josh.
In questi tre giorni abbiamo parlato molto, di varie cose, ovviamente tutte cose futili.
Di che musica ci piace ascoltare,  qual'è il nostro colore preferito,  il cibo che odiamo.  Insomma le solite domande che si fanno ad una persona, che sta per diventare tuo amico/a.
Ogni volta che ci scriviamo, non faccio altro che pensare a quei due pezzi di ghiaccio, non sono mai stata catturata da un paio di occhi questa è la prima volta che mi succede.  Credo che ognuno ha un paio di occhi diversi, anche se la maggior parte della popolazione ha gli occhi scuri,  comunque anche in quegl' occhi ci sarà qualcosa di particolare che li contraddistingue dagli altri.
Gli occhi di Josh sono freddi, tristi, e celano qualcosa...
Vorrei osservarli da vicino per poter coglierne le varie sfumature... ora che ci penso ho sempre osservato una persona iniziando dagli occhi...

Ricordo che quando vidi la foto che mi invio, lo presi in giro dicendo "ehy occhi di ghiaccio"
"mi chiamano anche cuore di ghiaccio."
Questa storia più va  avanti e più mi affascina,  più mi intriga a scoprire sempre di più.

Ma chi ha detto che un pezzo si ghiaccio non si può sciogliere?  Basta mettere il ghiaccio a contatto con il fuoco, no!
Bene allora se lui è freddo io sono il caldo,  se lui è il ghiaccio io sono il fuoco, due poli opposti che si disintregano a vicenda...

In questi tre giorni ho scoperto che a lui piace la musica che ti mette adosso la depressione, non gli piacciono i luoghi affollati, non  gli piace il fumo e l'alcool e altre cose che possano rovinare la vita.
Non ha preferenze per il cibo... e non è un tipo che parla molto. Non è un manico dell'ordine, ma gli piacciono le cose ordinate... ed è un pessimista del cavolo.
Per essere tre giorni e aver scoperto tutto ciò,  significa che abbiamo parlato molto.

Io sono tutto il contrario, mi piace stare in compagnia,  mi piace la musica che ti mette di buonumore,  odio la perfezione, quindi amo i caos,  non sono pessimista al massimo ma un filo di positività c'è l'ho, a me piace parlare ovviamente quando ne ho voglia.

Sto cercando di sapere sempre maggiori informazioni su di lui, perché so che dietro quegli occhi, si nasconde qualcosa, posso anche sbagliarmi, ma in fondo so di aver ragione...

Mi è difficile  scoprire cosa nasconde perché è tutto un leggere tra le righe, a scuola non brillo in matematica, quindi mi è difficile decifrare gli enigmi,  Josh è il mio enigma e piano piano devo cercare di riuscire a risolvere il mio mistero.
So che in questa storia forse toccherò il fuoco, mi brucerò ma  non importa voglio andare fino in fondo.   Se devo scottarmi bene,  iniziate a preparare le creme per le scottature. 

Non so perché mi sto addentrando in questa situazione,   questo ragazzo ha qualcosa che mi attrae a scoprire cosa si cela in lui,  sono stata sempre una di quelle persone che se le cose si complicano non mi abbatto, ma vado avanti per sciogliere il dilemma. 

Iniziamo con una tattica, io gli parlo di una mia sofferenza,  lui dovrebbe fare lo stesso, confessando un suo dolore.

Inizio raccontando qualche stupido evento della mia vita che mi ha causato, dolore...
Non ricevo la reazione che avevo premeditato,  ottengo  la sua compassione. 
No, la compassione proprio, no.
Odio chi dice mi dispiace e poi non lo pensa perdavvero, a volte si dice 'mi dispiace' solo perché è una parola di rito, che la dicono tutti. Oppure la si dice perché non si sa cosa dire,  io preferisco che una persona non mi dica nulla, piuttosto che essere compassionevole. 
Un'altra cosa che mi fa saltare i  nervi è quando dicono 'so come ti senti ma non ti preoccupare che passerà."
Allora, prima di tutto non sai come mi sento io,  perché non hai provato quello che ho provato io,  puoi sapere solo come si sta a stare male, ma non puoi paragonare il mio dolore al tuo.  Perché ogni persona prova dolore a modo proprio.
E poi non puoi dire passerà, si è vero passerà ma lascerà comunque i segni.
Si avete capito bene lascerà i segni.
Quando cadi per terra e ti sbucci un ginocchio,  dopo un po guarisci ma alla fine ti rimane una cicatrice sulla pelle,  che starà li per tutta la tua vita.
È così anche il dolore, causa delle cicatrici ma che non sono visibile, sono delle cicatrici particolari perché sono invisibili ma hanno lasciato il segno.

Alla fine lui non mi conosce, quindi non sa che a me dá fastidio la compassione, quindi rispondo con "non ti preoccupare è storia vecchia. Ora però raccontami tu qualcosa della tua vita."
"Non ho nulla da dirti."
Bene questo un'altro po vive su una montagna in una casetta abbandonata come un eremita. 
Credo che non si fidi di me, d'altronde sono passati solo tre giorni da quando ci conosciamo,  quindi è meglio se gli dò del tempo, non troppo però perché più in fretta si arriva al dunque meglio è.

Gli occhi sono una parte fondamentale di una persona, non importa di che colore siano le nostre iridi,  ma è importante ciò che trasmettono.  Molti mi hanno detto che parlo con gli occhi, ma io non me ne accorgo.   Ecco perché ho paura dei miei occhi, perché potrebbero tradirmi, contraddicendo ciò che dice la mia bocca.  Se sarà vero che parlo con gli occhi,  spero che nessuno si soffermi a guardarli per poterne leggerne qualcosa...

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