Sì ritorna dove si stá bene.

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Pov's Josh

Sono passati venti giorni, per alcuni saranno molti, per altri invece saranno pochi.
Per me sono stati molti, perché sono stato costantemente a pensare a ciò che avevo combinato. 
A volte diciamo un si, ma quel si vuol dire no.
Così ho fatto io, ho detto: "lasciami andare"
Ma infondo volevo dire, resta stammi accanto e lottiamo insieme.

Sono una di quelle persone che cerca sempre di allontanare gli altri con la mia freddezza, prima non ero così, la mia freddezza è venuta fuori quando le persone hanno iniziato a farmi del male e a rendermi fragile. Così ho ideato questa tattica, chi vuoi che si imbatte in un pezzo di ghiaccio?
Nessuno! 

Infatti molte persone si sono imbattute in me, alcune hanno rinunciato già dall'inizio, altri invece hanno rinunciato alla prima sconfitta. Mentre Jasmine non ha rinunciato a me già dall'inizio, non ha rinunciato alla prima sconfitta, ha lottato ancora verso di me per abbattere il mio muro. Ci è riuscita in parte, ma quando mi ha salutato mi ha detto: " devi essere tu a farti conoscere da me, io non posso scavare nel tuo essere per rispondere alle mie domande."

In questi venti giorni ho capito molte cose,  non credo di aver detto o fatto la  cosa giusta, con Jasmine, sono stato molto egoista, perché ho pensato solo a me stesso, non volevo rimanere ferito ulteriormente già di quanto sia.

Ma chi se ne frega?
Io non voglio essere il relitto della mia vita.

Anche se avrò pochi giorni, voglio viverli felici con la persona che voglio bene, non voglio restare chiuso in camera, in un angolo, con le tapparelle chiuse dove prevale il buio e i mostri del passato mi vengono a far visita insieme alla paura e alla negatività...

Faccio le valigie e parto per raggiungere Jasmine, sono disposto a farmi conoscere da lei, lei conoscerà le mie ferite i miei punti deboli, le miei paure e i miei piaceri.
....

Sono su questo treno che va a chissà quanti chilometri all'ora, ho il cuore che pulsa all'impazzata,  sono ansioso e felice di rimettere insieme i pezzi del pazzule che sono stati sparsi.
Il mio pezzo più bello ha gli occhi verdi e si chiama Jasmine, oggi forse potrò dire la mia Jasmine.

Finalmente

Chissà come si è sentita in questi giorni senza me, già me la immagino con il sorriso sulle labbra e gli occhi spenti.
Lei crede che io non abbia capito com'è fatta, invece ho capito più di quando dovevo.
Anche lei aveva un barriera davanti alla  sua personalitá, ma ha abbassata le sue difese per poter conoscemi.  Ed è una persona fantastica chi non la conosce può pensare che sia una persona irritante,  scontrosa, acida...
Non è così, è dolce, gentile e con un senso dell'umorismo molto elevato. 

Ora che hai capito che avevi sbagliato,  puoi rimediare ai tuoi errori. 

Già.
...

Sono arrivato alla stazione, cerco un taxi per raggiungere casa di Jasmine, mi disse  dove abitava in caso passassi qualche volta da queste parti. 

La mia felicità è quasi vicina.

Arrivo  a destinazione, la ragazza vive in una parte isolata della città, c'è qualche casetta sparsa qua e lá il resto è circondato dalla  natura che  fa uno scenario mozzafiato. 

Cerco quale sia la casa della ragazza in questione, guardo tutte le case con molta attenzione, per poterne cogliere qualche particolare, che mi faccia capire dove devo andare a bussare.
Una signora esce sul balcone, "scusi signora potreste dirmi dov'è la casa di una certa Jasmine?"
"È questa, io sono la madre aspetta giovanotto vengo ad aprirti."
Che fortuna, ci mancava anche la madre, spero che non sia come mia madre che si mette a fare il terzo grado alle persone.

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