Partenza

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In viaggio.

Io e mio fratello abbiamo deciso di partire  stesso il giorno successivo. Ora siamo in treno, in pratica io e Josh siamo distanti circa 266 chilometri,  e circa 3/4 ore di viaggio.

...
Sono ansiosa di arrivare a destinazione, per avere le mie risposte,  veramente ho anche paura,  chissà come reagirà quando mi vedrà?  E se mi rivolgerà di nuovo la sua freddezza?  Cosa farò?  Forse è meglio se torniamo indietro,  non sono molto convinta di quello che sto facendo. 
Ormai sono su questo treno che mi sta portando chissà dove, si perché non so dove sto andando, contro chi o cosa sto andando.

...

Arriviamo dopo tre  ore e mezza,  scendiamo dal treno alla stazione c'è tutto un via vai di gente,  chi corre a destra e a sinistra per prendere il prossimo treno, e chi è arrivato da lontano per riabbracciare la propria famiglia,  il proprio ragazzo/a.

Mio fratello mi afferra per un braccio trascinandomi via da quella confusione. 
"Dove dobbiamo vedere questo Josh?"
"Cerchiamo prima un posto dove passare la notte,  poi gli scrivo che sono qui per caso se gli va di incontrarci."
"Mmh... okay."
Vaghiamo per la strade,  senza una meta ben precisa, sono circa due ore che vaghiamo a vuoto,  mi fanno male i piedi e ho freddo,  vorrei tanto una cioccolata calda. 
Finalmente intravediamo un insegna con scritto Agriturismo...
Entriamo nel locale,  ad accoglierci c'è una signora di mezz'etá,  con tono gentile ci chiede cosa desideriamo. 
Prendiamo una camera doppia con i letti separati.

Saliamo in camera, i nostri bagagli non sono altro che due borse,  dove ci sta giusto qualche cambio,  visto che non resteremo per molto. 

Scrivo a Josh.
-Ehy sono da te per caso,  ti va se ci vediamo? 
-Sì, certo,  dove alloggi? 
-In un agriturismo... in via Cavour 65
-Okay, vengo subito. 
O cavolo non mi aspettavo che si sarebbe precipitato subito qui.
Avviso Eric che sarebbe arrivato tra pochi minuti. 
Usciamo dalle nostre stanze e ci rechiamo giù nella sala pranzo a prendere qualcosa di caldo. 

Il tempo sembra che non passi mai,  l'orologio che sta appeso al muro, non cammina sembra che le lancette restano sempre allo stesso posto, per dei  momenti interminabili. Eric nota che sono agitata e mi impone di stare calma.

...
Dopo circa mezz'ora entra nel locale,  un ragazzo dai capelli biondo castani e gli occhi o mio dio,  dal vivo sono ancora più freddi. O dio sta vendendo verso di noi...
Arrivato a destinazione dice "Jasmine?"
Boccheggio "S-si"
Vedo che sta guardando mio fratello,  mi ero dimenticata completamente di lui "oh... lui è mio fratello Eric,  Eric lui è Josh." Sì stringono la mano e si guardano in cagnesco. 

Josh prende posto difronte a me,  è un tipo molto silenzioso, mio fratello inizia a fargli qualche domanda i due sembrano andare d'accordo. 

Ad un tratto, mio fratello si alza dicendo "beh... vi lascio soli, Jasmine se hai bisogno di qualcosa, chiamami."
"Okay"
Eric si allontana da noi, e rimango solo io con quel ragazzo, davanti, lo sto osservando per coglierne i particolari,  ha una maglietta bianca aderente si intravedono i suoi muscoli,  poi sposto lo sguardo sul suo viso e mi incanto a fissare quegli occhi. 
Credo che a momenti mi escano dei rivoli di bava dalla bocca.

Il silenzio tra noi sta regndo,  entrambi ci stimo osservando da troppo tempo,  metto fine ai miei pensieri poco consoni,  dicendo "Vuoi prendere qualcosa?"
"Nono,  grazie."
"Finalmente ci incontriamo. "
"Eh già,  come mai da queste parti? "
Non so cosa dire, dico la prima cosa che mi passa per la testa.
"Per cambiare aria,  si decisamente per cambiare aria!"
Accenna ad un sorriso. 
Ah ma bene,  pensavo che non era in grado di provare delle emozioni. 

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