ricordiii

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Tre giorni dopo
Come ogni libro da un capitolo letto se ne passa a leggere un'altro. Ecco Ricky era solo un vecchio capitolo della mia vita. Lo so che non è passato molto dal mio addio, i tre giorni che sono seguiti dal mio addio, sono stati dolorosi perché mi ero affezionata a qualcuno che nella vita alla fine mi avrebbe solo usata...
Ma questi tre giorni, mi hanno portato anche a delle conclusioni.
Cerchiamo sempre qualcosa nelle persone sbagliate e in tal caso le persone a cui ci affidiamo sono sempre degli stronzi...
Che non hanno scrupoli a causare sofferenze.

Beh... sono felice di non essermi imbattuta in qualcosa che poi, alla fine avrebbe portato a del dolore, non ho niente contro il dolore come dice l'autore di Colpa Delle Stelle "Il problema del dolore esige di essere sentito."
Ecco qual è il vero problema, in questa vita sentiamo e causiamo troppo dolore...

Sono a scuola, il professore sta spiegando la sua noiosa lezione e io come sempre o controllo gli ultimi messaggi su watsapp, oppure sto con la testa tra le nuvole, in questo cosa è la seconda opzione.

Non so il destino cosa mi abbia riservato, so solo che non smetterò mai di credere e sperare che il principe azzurro esiste, mi imbatterò in mille battaglie, alcune le perderò in altre né uscirò ferita e moribonda, mentre in altre ne uscirò vittoriosa... sono determinata a cercare la felicità, d'altronde si dice se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto...

Mio fratello è appena uscito dal tunnel della sofferenza, ha superato la rottura con la sua ragazza, ora è felicemente single, certo come tutti gli uomini, non perde tempo a far andare su di giro le ragazze.
Spero che anche lui trovi la felicità, se lo merita dopo tutto...
Non so se sarei ancora qui a parlare con voi se non era per lui, che quella fatidica notte mi trovò per strada inerme e insanguinata... sono stata per un lungo periodo dove non rivolgevo la parola a nessuno, i miei amici insieme a mio fratello cercavano di farmi uscire da quel guscio che mi ero creata.

Flashback
Ero andata a fare quattro passi, ero arrivata al parco, mi sono seduta su una panchina e mi ero immersa nei miei pensieri, il tempo passava e io non me ne rendevo conto, poi qualcosa mi distolse dal mio mondo. Un bambino che andava in bici cade e piange, le sue urla mi riportano alla realtà.
Notai con mio stupore che si era fatto buio e i bambini che erano presenti quando ero arrivata non c'erano più, tiro dalla tasca il mio cellulare è guardo l'orario.
21.30 mi alzo dalla panchina mi dirigo verso casa lentamente, il tragitto è un po lungo, quindi impiego un buon quarto d'ora per raggiungere casa.
Ero quasi arrivata a casa quando qualcuno mi chiama dicendo "Ehy ragazzina dove vai?"
Senza voltarmi, proseguo a camminare a testa bassa, l'uomo mi raggiunge afferrandomi per un braccio, sono costretta a voltarmi è un uomo sui trenta quarant'anni, puzza d'alcool, strano a quest'ora la gente già è ubriaca. Cerco di scappare dalla sua presa, urlo "lasciami in pace!"
"Ma no, io e i miei amici stasera vogliamo divertirci."
Da dietro al vicolo sbucano altri due uomini. Il terrore si impossessa di me, prego in silenzio che qualcuno mi salvi da quella brutta situazione. Cerco di scappare ma uno degli uomini mi afferra, dandomi un pugno in pieno viso facendomi cadere a terra, sbatto la testa contro l'asfalto, subito dopo l'impatto ho un mal di testa cane e forse mi esce anche del sangue. Sono semiconsciente sento delle braccia che mi sollevano da terra e mi appoggiano vicino al muro, delle mani sono sui miei pantaloni e li fanno scendere giù.. non so cosa sta succedendo, la botta alla testa non mi fa capire bene ciò che succede attorno a me.
Sento qualcosa entrare in me, e mi procura un dolore lancinante alle parti basse, cerco di urlare per quanto mi è possibile, ma le mie urla sono atuttite da una mano che mi viene premuta sulla bocca.

Quella tortura va avanti per un bel po di tempo. Alla fine vengo lasciata in pace nella mia agonia...sento che forse questa sarà la fine, mi passano davanti agli occhi tutti i ricordi di una vita...

Dopo tre giorni mi risvegliai nel letto d'ospedale.
Fine flashback

Ora questa storia è solo un brutto capitolo della mia vita. Ho superato quel brutto periodo...

Sono sempre la solita Jasmine solo che ora mio fratello mi ha insegnato la box, se dovessi trovarmi in qualche brutta situazione ora so come difendermi, quel brutto momento mi ha portato a essere un po diffidente con gli altri...
Certo avrei voluto perdere la mia verginità in un'altro modo, di sicuro qualcuno mi regalerà la mia prima volta, come l'ho sempre sognata nei miei sogni più segreti. Non credo che la vita sia così cattiva da farmi provare per una seconda volta un brutto quarto d'ora...

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