11. Alles ist perfekt.

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ELENA'S POV

Una settimana. Un inferno è finito, spero. Il mio prof dovrebbe essere tornato quindi non vedrò più Christian in classe. In fondo io non aspetto altro che quel momento in cui i nostri occhi si incrociano, ma dopo l'altra sera tutto ciò mi imbarazza troppo. Non lo conosco ancora molto bene e potrebbe essere uno di quei tanti ragazzini che bacino una ragazza per poi prenderla in giro fino al suo esaurimento, è per questo che voglio restargli il più lontano possibile per il maggior tempo possibile.

Mi alzo con il sorriso, ma so benissimo che mi sto mentendo da sola.

No, cazzo. Non voglio ascoltare quella vocina che mi dice che 'lo voglio nella mia vita, anche se a scuola, ma ne ho bisogno'. Ho bisogno di vederlo di respirare il suo profumo, di vedere il suo sorriso, di vedere i suoi occhi, così belli da perdercisi.

Non avrei mai voluto ammetterlo, nemmeno a me stessa, ma ormai è andata. Non vorrei più appoggiarmi a nessuno nemmeno con un sospiro, soprattutto se quel qualcuno è lui.

Mi vesto e faccio colazione. Indosso le mie converse bianche ed esco. Il pullman è lì, merda, devo sbrigarmi. Corro come una stupida sul prato bagnato per la brina di stanotte rischiando così di rovinare le mie scarpe, cadere e oltretutto farmi male.

Arrivo lì affianco proprio nel momento in cui l'autista chiude le porte del bus e dà gas.

Fanculo, oggi gira male.

E ora come ci vado a scuola?

'Elly!'

No, non lui. Non qui.

Lo ignoro e faccio a finta di far partire una chiamata e parlare, ma questo non sembra fargli cambiare idea. Sta ancora là, fermo, ad aspettare una mia risposta. Non posso ignorarlo ancora per molto.

'Elly, girati.'

'Ehi, Chris, c-come stai?'

'Bene, ma... quello non era il tuo autobus?'

Che intuito sopraffino il mio caro Collins, vedo davvero che non gli manca nulla.

'Sono, purtroppo, obbligata a darti ragione. Estrema ragione.'

'E, scusa la domanda un poco retorica, ma come ci arrivi a scuola?'

'A piedi.' Sbuffo e mi rigiro dall'altra, non mi va di farmi deridere proprio in faccia, insomma, sono pur sempre una persona anche io.

'Dai, ti prego, non scherzare. Non ti permetterò di andare a piedi per tutta questa strada. Insomma, hai pure le scarpe bianche. Sali, andiamo.'

'Ma tu dove vai?'

'A scuola. Biologia, oggi, prima ora, insegno. Ricordi?'

'Giusto, giusto, certo. Ma questo era la scorsa settimana, oggi torna il...'

'No, non torna.'

'Come scusa? Che hai appena detto?'

'Già, strano no? Mi hanno assunto, non te lo avevo detto, bè in realtà non lo avevo detto a nessuno. Diciamo che io non seguivo proprio i corsi degli anni passati, delle mie carenze. Quando ad inizio estate ho chiesto al preside per i corsi, chiamiamoli, pre-università, mi ha detto che ciò non era possibile, ma conosceva un professore universitario che poteva darmi lezioni intensive di 6 ore al giorno, ogni giorno, compreso il week-end. Così ho trovato una "scorciatioia" e ora posso lavorare. Nel primo triennio, per ora, ma sempre un lavoro è.'

'Caspita, sei il mio nuovo professore quindi? Ne sono, insomma.. felice?'

'Già passeremo assieme più tempo del previsto a quanto pare, ma ora sali o arriveremo in ritardo.'

Più tempo del previsto. Neanche lo sapevo che avevamo un tempo previsto, ma questo mi fa sorridere. Insomma, lui ha pensato a me e lui mentre passiamo dei pomeriggi assieme e che ci divertiamo e che... Elena, focus. Era solo un'espressione gergale, concentrati.

Okay, sono concentrata.

Il viaggio è lungo. Troppo. Questi minuti mi sembrano ore, giorni, ma lui è così bello, vorrei tenermelo stretto, ma non posso. Non vorrei rovinare il momento, è tutto così perfetto.

Arriviamo a scuola e tiro un sospiro. Sollievo o tristezza perchè dovrò dividere la sua vista con tutte le altre persone del corso? Soprattutto delle ragazze.

Slaccio la cintura e poggio la mano alla maniglia per uscire, ma sento una presa tremante al polso. Mi volto e Christian mi sta tenendo ferma per non farmi scendere, sembra voler dire qualcosa, ma mi fissa solamente per ora. Poi si prende il cuore in mano e parla apertamente.

'Senti Elly, non mi piace la situazione tra di noi ora come ora. Verresti da me questa sera e ne parliamo? Perfavore.'

Sono bloccata, non so che dire. Non apro bocca e lui non smette di fissarmi. Teniamo questo contatto visivo fino al momento in cui si avvicina, sempre di più. Non mi muovo, sono ferma, gelata. Poi le sue labbra si poggiano sulle mie e mi sciolgo. Il mio corpo sembra prendere tutto d'un tratto vitalità e ricambio il bacio sorridendo. Mi mancavano così tanto tutte queste sensazioni assieme, sono un turbine e spazzano via tutti i pensieri negativi. Sento che inizia a baciarmi con più foga, ma poi sembra rendersi conto di essere di fronte a scuola e per di più di essere con una sua allieva allora si stacca un po' e mi sussurra sorridendo sulle labbra 'Mi era mancato tutto questo'.

Ci separiamo e ci guardiamo. Stupendo. Lui, il momento, il bacio, il sorriso, il mio sorriso.

Ci rendiamo conto che la campanella è appena suonata, ma fortunatamente la prima ora ho appunto biologia.

Entriamo in classe io e Chris assieme e Casey mi guarda storto sorridendomi maliziosamente.

Mi siedo in un posto vuoto in fondo poichè Casey, non avendomi vista entrare, si è già seduta con un ragazzo di nome Mike, un "belloccio", come dice lei, al quale sbava dietro dopo quello che è successo con Chris, accadimento al quale sembra non dare più troppa importanza.

Chris inizia a spiegare, e io a fissarlo, ma qualche minuto dopo si apre la porta e un ragazzo entra inciampando e cadendo a peso morto. Tutti i girano a guardarlo e il prof, aww come mi piace chiamarlo così, lo aiuta a rialzarsi, ma si vede benissimo che anche lui come noi sta ridendo, anche se discretamente sotto i baffi. Il ragazzo in piedi si alza e sorride.

'Ciao a tutti,ehm, e mi chiamo Harry e ora, ehm, sono nuovo e nulla mi siedo, mi siedo, ho capito, forse è meglio.'

Lo fissano tutte, tutte compresa me. Insomma, come si fa a non fissare un meraviglioso ragazzo alto, muscoloso, tatuato, ricciolino e occhi verdi, per non scordare la sua imbranataggine, è così dolce. Tutto ciò però sembra non piacere a Chris, il quale aveva tutta la nostra attenzione prima del nuovo arrivo.

Tutto diventa peggiore quando però Harry, aww, si siede affianco a me. Vedo il fuoco neglio occhi di Chris, ne sento l'irritazione.

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Ciao piccini,
Non odiatemi, lo so che in realtà mi volete tantotanto bene. Sono stata assente, lo so, e mi mancavate davvero tantotanto. Ho avuto dei problemi in questi tempi, più o meno importanti quindi non ho potuto pubblicare. Mi dispiace tanto.
Ce la facciamo ad arrivare almeno a due/tre votuzzi? Non ho mai preteso nulla, ma un incoraggiamento di preripartenza ci starebbe.
Buonaseratina ragazzi, vi voglio bene

Il mondo nei tuoi occhi||ChrisCollins||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora