'S-Silvia?'
S 'Grazie a Dio ci sei arrivata, stavo perdendo le speranze.'Sorrido e piango. Lei leva le mano e mi volto. Tutto ciò è strano, ma a quanto pare possibile e vero.
Dietro a me trovo le tre persone che non avrei pensato mai di vedere oggi: Elettra, Silvia e Gabriel.
G 'Non avevamo abbastanza elio per tutti e tre.'
E 'Che poi potevi anche capirlo, insomma era semplice, chi è quella persona che poteva in Canada parlarti in italiano? Non credo ti succeda tutti i giorni.'
S 'Già, ma a quanto pare ragazzi non è cambiata. Sempre la solita svampita.'
Ridacchiano. Io li guardo allibita, senza parola, piena di domande, ma a quanto pare secondo loro dovrebbe essere normale per me andare a scuola in Canada al mio compleanno e ritrovarmi i miei tre migliori amici italiani.
E 'Bè? Non dici nulla?'
'Sono felicissima ragazzi, penso solo sia tutto un sogno.'
G 'Ti credo, siamo noi! Ovvio che sembri un sogno se siamo partecipi come protagonisti. Comunque auguri, solo che non siamo arrivati a comprarti il regalo.'
'Scherziamo? Siete il regalo più bello che potessi ricevere. Non dovevate nemmeno pensare ad ulter...'
C 'Ciao tesoro, volevo farti gli auguri, insomma questa notte, ma sei scappata come se io fossi un lupo affamato, effettivamente lo ero un poco, e tu una lepre gustosa.'
Ed eccolo qua quell'idiota del mio (credo) ragazzo che mi schiocca un bacio sulla guancia e dice cose idiote e ricche di doppi sensi di prima mattina. Mi piace.
'Scusa, ma a meno che tu non volessi più vedermi girare poiché io sarei stata rinchiusa in un convento di suore di clausura da mio padre dovevo essere almeno sul divano prima di lui.'
C 'Mi sembra una buona motivazione, insomma piuttosto che tu ti tagli i capelli io mi... oddio non ricordo come faceva quella poesia parodica. Mia sorella ha la prova oggi e la ho sentita tutto il pomeriggio passato studiare, mannaggia.'
'Chris, stai apparendo strano agli occhi dei miei amici.' Ridiamo, ma continuiamo a conversare come se non ci accorgessimo della loro presenza. Siamo sempre così, parliamo e ci isoliamo da tutto e da tutti poiché quando siamo assieme ci basta la nostra felicità.
C 'Bando a mia sorella. Non potevo di certo lasciare una dolce e leggiadra donzella come te senza regalo di compleanno, così, ho deciso di portartelo qua.'
Mi chiude gli occhi con una benda e mi posa un leggero o casto bacio sulle labbra. Poi si stacca e sento che va alla macchina, apre il bagagliaio e tira fuori qualcosa che fa un rumore di carta da pacco.
'Chris davvero non dovevi.'
C 'invece sì.'
Apro gli occhi e mi ritrovo immersa in quelli di Christian. Mi si presentano come una meraviglia della natura, l'ottava mondiale. Questi poi si spostano lasciando spazio ad un pacco di cartone appena fuori dall'auto. Mi precipito ad esso, ma Chris mi si pone di fronte non lasciandomi passare.
C 'Nono tesoro, lo apri questo pomeriggio a casa, ora lo metto via.'
'Ma questo è un ingiusto sadismo. Prima dici di avermelo portato per farmelo avere e poi me lo levi da sotto il naso. Non puoi farlo.'
Imito una finta espressione disgustata e triste, ma a lui esce solo un sorrisino.
Ricordo la presenza dei miei amici e li riguardo. Elettra e Silvia sono perse in Chris, si vede da un miglio. Gabriel è solamente confuso.
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Il mondo nei tuoi occhi||ChrisCollins||
Hayran KurguLui, classe '96, canadese, di una bellezza da mozzare il fiato che lo rende uno dei ragazzi più desiderati e popolari della scuola. Lei, Elena Blais, 15 novembre 1999, figlia di genitori canadesi, James e Kate, si sta per trasferire a Rosedale, Tor...