Ci stiamo ancora guardando, non riusciamo a distogliere lo sguardo l'uno dagli occhi dell'altro. In fin dei conti voglio questo, per tutta la vita.
Prendo tra le mani il contenuto della scatola. Un cubo in vetro su cui passano le nostre foto e delle frasi che ci siamo detti.
C 'Spero che ti piaccia, ora basta che tu dica i nostri rispettivi nomi e quello che senti.'
'In che senso ciò che sento?'
C 'Ciò che senti, ora, nient'altro.'
Sono parecchio confusa, ma ci provo. Tutti ci guardano con occhi penetranti e mi sento al centro dell'attenzione e in soggezione.
'Elena, Christian. E al momento sento... sento...'
Ci penso un attimo e poi capisco.
'Mi sento innamorata. Come se mi avessero tirato uno schiaffo dritto in faccia per poi darmi un bacio sull'impronta della mano, che, potrebbe sembrare strano, ma è la cosa migliore del mondo.'
La scatola in vetro si illumina e su tutte le facciate appare una sola immagine. Io e lui assieme che sorridiamo, lui mi sta guardando ed ha degli occhi grandi, concentrati solo su di me, ed è meraviglioso. Fantastico. Sentirsi così desiderati da qualcuno.
Poi la scatola inizia ad emanare una dolce fragranza e si inizia a sentire una melodia. La riconosco subito, è la nostra canzone. 'Bad day'.
C 'Quindi, dopotutto ciò che ho detto prima, volevo chiederti, in presenza di tutti loro' ed indica tutti gli altri 'se vuoi essere la mia ragazza. Ufficialmente.'
A queste sue parola il cubo si apre di scatto e ne fuoriescono una miriade di petali di rose.
Guardo sul fondo e vedo un anello in argento con un diamantino nel mezzo.
Lo guardo allibita e lui lo afferra.
C 'Per te.'
'Grazie.' Sembro seriamente un'idiota in una situazione del genere,ma, ehi, don't worry.
C 'Allora, che ne dici?'
'Che ne dico? Quello che ti dico da un paio di settimane a questa parte. Ti amo e la risposta è sì.'
C 'Sicura?'
'Ma che domande sono? Certo che sì.'
Mi sorride come sorriderebbe un bimbo alla prima neve e mi infila l'anello al dito. Appoggio il regalo e mi avvicino a lui per dargli un bacio. Il suo telefono, però, suona e rovina tutto.
C 'Chi diamine è?'
Tira fuori il telefono irritato come mai e risponde.
CHRISTIAN'S POV
C 'Sì?'
C 'No, ho di meglio da fare sinceramente.'
C 'Già fatto, mi dispiace.'
ELENA'S POV
'Chi era?'
C 'Nessuno.' Mi guarda, sorride e mi bacia.
Si avvicina al mio orecchio e mi sussurra 'Ricordati che per me ne è valsa davvero la pena, sei l'unica per cui potrei cambiare seriamente.'
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La festa prosegue senza minimi disguidi, i miei, come di consueto ai miei compleanni, sono partiti giustificandosi con 'Dobbiamo stare via qualche giorno per lavoro.' e lasciandomi tutta casa a disposizione. Non mi sono mai divertita in questo modo.
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Il mondo nei tuoi occhi||ChrisCollins||
FanficLui, classe '96, canadese, di una bellezza da mozzare il fiato che lo rende uno dei ragazzi più desiderati e popolari della scuola. Lei, Elena Blais, 15 novembre 1999, figlia di genitori canadesi, James e Kate, si sta per trasferire a Rosedale, Tor...