Il mondo nei tuoi occhi||ChrisCollins||

9.Better than words.

ELENA'S POV
Dopo due ore intense di preparativi sono pronta.
Capelli morbidi sulle spalle, mascara, matita, rossetto rosso e un filo di eyeliner. Indosso invece un semplice paio di pantaloncini corti e una maglia larga che solitamente uso per casa.
Insomma, volevo sembrare in tiro, ma non troppo.

Saluto Casey e lei mi augura buona fortuna. Mi sento un po' in colpa, ma vedo che non ci sta badando molto.

Mi incammino verso casa di Chris, affiaco alla mia e suono. Mi apre e mi sorride.

È così bello.

'Elly sei così..puntuale'
'È una delle mie tante qualità'
Ridiamo.

Ci guardiamo e non stacchiamo lo sguardo. Stiamo così per una decina di secondi e osservo tutto dei suoi occhi. Sono meravigliosi e in questo momento mi trasmettono pace. Assoluta.

'Ehm, okai, posso entrare?'

'Oh, sì, scusa, ehm, scusa il disordine e tutto il resto e boh.'

Altro che disordine. Tutto era al proprio posto.

Ci sediamo sul divano e scegliamo il film.

C 'It?'
'Mm, naa'
'Stiamo sul classico, titanic?'
'Nemmeno'

Mi guarda come se volesse uccidermi, ma vedo divertimento nei suoi occhi.

'Ho trovato! Che ne dici di colpa delle stelle?'
'No, Elly, non mi metterò a guardare quel film.'
'Ti prego, ti prego, ti prego.'
'No, Elly, no. Noo'

Lo guardo in un modo 'dolce' per così dire e lui cede.

CHRISTIAN'S POV
Diamine a lei e ai suoi occhi.

ELENA'S POV
Stiamo guardando colpa delle stelle da un po' ed è anche arrivata la pizza. Ci stiamo divertendo da matti e ci sembra di conoscerci da sempre ed invece è solo due settimane scarse.

Arriva una scena romantica nel film, io piango come non mai. Mi giro e lo trovo che mi guarda.

Non so come prenderla, ma seguo l'istinto. Mi avvicino e la distanza tra noi diminuisce. Fa lo stesso anche lui e i nostri nasi si toccano. Sorridiamo.

Sorrido. Un sorriso vero, vivo.

Tutto dentro di me si muove a raffica, poi lui azzera lo spazio tra le nostre bocca e sento la sua sulla mia.

Il mio stomaco si chiude e tutto quello che prima era raffica per un momento si ferma. Poi ricomincia. Spingo le mie labbra più sulle sue e gli appoggio una mano sul collo mentre con l'altra gli accarezzo i capelli. Sento che lui chiede l'accesso per la mia lingua così socchiudo le labbra. Le nostre lingue danzano tra loro in un ballo indefinibilmente stupendo.

Sembra quasi che il mio corpo sappia da solo ciò che deve fare così mi lascio andare e mi siedo su di lui mentre continua a baciarmi.

Christian mi infila una mano sotto la maglietta, ma proprio in quel momento suona il campanello. Ci fermiamo, io mi sposto e Chris va ad aprire.

Due ragazzi con un po' di alcol di troppo nel corpo si precipitano in casa senza badare al legittimo proprietario il quale sta domandando loro che diamina fanno qua.

C 'Jake, Mike, fuori.'
J 'Dai Chris beviamo un po'...'
M '...e poi andiamo a rimorchiare in discoteca. Come sempre.'

Non mi hanno ancora notata, ma vedo lo sguardo di Chris, impaziente che se ne vadano e imbarazzato allo stesso tempo. È meglio delle parole.

Tossisco leggermente e i due si girano.

M 'Oh Chris, scusa, non sapevamo fossi impegnato con..?'

'Elena, ciao' sorrido cordialmente, ma sono totalmente rossa in viso.

J 'Bene, dato che abbiamo visto che il tuo rimorchio per stasera è già andato a buon fine noi andiamo. Ciao Elena'

Vanno via e mentre passano davanti a Chris sento un 'fattela' e lui ride, e un 'molto carina davvero' e lui annuisce. Non so più come comportaemi così dico a Chris che ora torno a casa.

'Bè, grazie per la serata, ma io ora devo proprio andare.'

C 'Se te stai andando per quello che hanno detto non preoccuparti, non rimorchio tutte le sere proprio. Una volta sì e una no.'

Ridacchia, ma questa volta non è divertente. Prendo le mie cose un po' scocciata e offesa e vado verso la porta cercando di farlo notare il meno possibile.

Quando sto per varcare l'uscita Chris mi blocca per un braccio e mi tira indietro fino a riuscirmi a sussurrare all'orecchio
'Prima che conoscessi te ovviamente. Ora ho altro per la testa...Elly' Questo suo sussurrare inizia a essere troppo frequente e il suo modo di farlo mi fa perdere ogni scorcio di ragione rimasto.

Mi incammino con un sorriso stampato in volto.

Senza che io debba parlare si può benissimo intuire la mia felicità al momento.