Capitolo 5

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La notte domina questa metà del mondo e ricopre tutto con un mantello scuro pieno di lucine luminose. I miei occhi umidi dalle lacrime che non sono riuscita a versare questa mattina fissano tristi la stella Gwen. Sono qui, come tutte le notti, sul davanzale della mia finestra, il mio piccolo ritaglio di spazio, la mensola dei miei sogni. La giornata di oggi è stata davvero terribile e spero di non riviverne altre di questo tipo. L'addio di Alia, le allucinazioni e un idiota con cui ho dovuto discutere. Appoggio la testa al muro e ripenso a tutto ciò che mi è accaduto nell'ultimo periodo. E' come se fossi cresciuta tutta d'un colpo e mi fossi ritrovata sola ad affrontare questa terribile realtà. La vibrazione del cellulare mi distrae dai miei pensieri. E' Alia, ormai arrivata a Stoccolma.

"Ciao Gwen! Scusa se non ti ho scritto prima, ma gli operai hanno finito di installare il wi-fi soltanto questa sera ed è da poco che ha iniziato a funzionare bene. Come stai?"

Indugio qualche secondo prima di decidermi a rispondere e le mie dita scorrono veloci sullo schermo.

"Ciao Alia! Beh, come vuoi che stia una ragazza che ha lasciato la propria migliore amica?"

"Vita, non immagini quanto sia triste io, ho pianto tutte le mie lacrime e... non credo di poter restare a Stoccolma"

"Non parlarmi di pianti perchè altrimenti ricomincio a innaffiare tutto. Certo che puoi restare a Stoccolma, sarà solo per un anno, poi diventerai maggiorenne e potrai fare della tua vita ciò che vorrai. E sarà allora che ci rivedremo"

"Già, voglio immediatamente che arrivi quel giorno"

"Anch'io, peccato che non si possa andare avanti con il tempo"

Rimaniamo in silenzio per un tempo indeterminato, forse entrambe troppo colpite dalla realtà. Una spada affilata nel cuore, ecco la sensazione che proviamo tutte e due in questo momento. Alla fine, Alia decide di rompere il silenzio.

"Sto guardando la tua stella"

"Anch'io"

"E' la nostra Webcam, vero?"

"Hahaha, sì"

"Per attivarla basta sognare"

"E voler bene ad una persona"

"<3"

"<3 <3 <3"

Immagino di vedere il volto di Alia nella mia stella, i suoi occhi amichevoli che mi sorridono dall'alto e mi costringono ad affondare nelle sue pupille nere. Tutto è come un mare, dove navigano i sentimenti e nuotano i sogni della mia migliore amica. Da fuori sembra un'immensità nera, ma da dentro è un oceano colorato come l'arcobaleno, quell'arcobaleno che Alia ha sempre condiviso con me.

"Ora è meglio andare a dormire. Scusami tanto, ma il viaggio mi ha stancata molto. Buonanotte Gwen!"

"Certo, vai a riposare. Buonanotte Alia"

Spengo il telefono e riprendo ad osservare il cielo luminoso. La mia stella mi tiene compagnia, mi asciuga le lacrime e mi consola. Il mio obbiettivo nella vita era essere felice, ma dopo tutto ciò che è accaduto, non so proprio come potrò raggiungere la serenità. Mentre questi pensieri mi affollano la mente, un ricordo affiora dal passato, come un fiore che rinasce dopo essere stato strappato dal terreno.

E' il ricordo del giorno in cui conobbi Alia. Era il primo giorno di scuola e la professoressa ci aveva chiesto qual'era il nostro sogno nella vita. La maggior parte dei maschi voleva diventare un calciatore e le ragazzine ballerine, poi c'erano degli aspiranti medici e persino uno scrittore. Quando toccò a me esclamai convinta:"Io voglio essere felice" e tutta la classe scoppiò a ridere. Io non capivo e mi chiesi se la felicità fosse una cosa brutta. Ma una ragazzina si alzò in piedi e rivolta a tutti i compagni dichiarò:"Anch'io desidero l'allegria e la serenità, il sorriso ogni giorno e un'arma contro al tristezza". Ci guardammo negli occhi, lei mi fece l'occhiolino e io le rivolsi un timido sorriso.

Accadde tutto così naturalmente, un incontro semplice, ma indimenticabile. Da allora Alia ed io promettemmo di fare di tutto pur di raggiungere il nostro sogno. Ora, però, sembra tutto fallito, tutto precipitato in un buco nero, tutto prigioniero dell'oblio. Sono così confusa, mi sembra persino che qualcuno mi osservi dal giardino. Il cuore inzia a premermi contro il petto e per una frazione di secondo ho l'istinto di scappare. La debole luce del lampione illumina fiocamente il prato e dietro l'albero che fece piantare mio padre vedo una figura tarchiata con un bizzarro cappello in testa che rivolge l'attenzione su di me. Cerco i suoi occhi e per un attimo vedo due puntini luminosi sbrilluccicare sotto il copricapo. Scendo dal davanzale e mi butto sul letto coprendomi tutta con la coperta. La figura che mi stava osservando era la stessa che proiettava l'ombra sul muro del corridoio della scuola, la stessa che mi confuse il giorno in cui scappai in campagna. Non sono più convinta che si tratti di un'allucinazione, è troppo reale e temo che sia qualcosa di pericoloso. Potrebbe essere un maniaco, anche se trovo difficile che uno stolker si travesta da strega. Strega... no, impossibile, la magia non esiste e a diciassette anni non si può continuare a credere alle favole della nonna. Qualsiasi cosa sia mi sta spaventando a morte. Il cuore non la smette di battere forte e la paura mi crea incubi terribili. La figura potrebbe essere rimasta ferma ad aspettare che io ritorni sul davanzale, oppure ha deciso di agire e adesso si sta arrampicando per la finestra. Un brivido mi percorre tutta la schiena. Scendo dal letto cercando di farmi un po' di coraggio e mi affaccio alla finestra. Non c'è più. L'albero è solo, in mezzo al prato, tranquillo come sempre. Apro il vetro e guardo di sotto. Nessuna traccia della creatura misteriosa. Ritorno nel mio letto cercando di scacciare dalla mente i pensieri su di lei e provo ad assopirmi pensando ad Alia. Prima di chiudere gli occhi, però, mi sembra di vedere qualcosa muoversi lungo la parete. E non è un buon segno.

Spazio autrice

Salve a tutti lettori, mi dispiace avervi fatto aspettare, ma in questi giorni mi è stato difficile trovare il tempo per scrivere. Volevo ringraziarvi per il continuo aiuto che mi state dando, davvero, siete troppo speciali! Mi scuso se il capitolo è un po' corto, ma serve da transizione per l'inizio della vera avventura di Gwen. Capirete tutto leggendo i prossimi capitoli ;) Buona lettura!

Lacreatricedistelle



La principessa di Savalon  (In pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora