Capitolo 17

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N.B. Dopo aver letto il capitolo, date un'occhiata allo spazio autrice ;)

Ricordo che Armela mi parlò della posizione di Savalon, costruita sull'orlo di un burrone, a picco su un fiume, ma mai avrei immaginato che potesse essere tanto emozionante guardare il paesaggio oltre le finestre del castello. Guardo rapita il panorama che si estende oltre il precipizio, incantata dallo splendore della natura. Traggo un profondo respiro e il vetro della finestra si appanna nel punto raggiunto dal mio fiato. Distese di boschi corrono fino alle montagne, verdeggianti e piene di vita, incolte, immutate. Lo spettacolo toglie il respiro e non posso fare a meno di rimanere stregata dalla bellezza della natura. Natura vera, distante dall'urbanizzazione, libera, selvaggia, magnifica. Vengo colta dall'improvvisa voglia di saltare in sella a un destriero e galoppare a perdifiato nelle foreste, circondata soltanto da alberi verdeggianti, fiori colorati e il melodioso cinguettio degli uccelli. Sarebbe meraviglioso sentire il vento sulla pelle, i capelli tirati dalla brezza e il piacere di sentirsi liberi, ribelli, incontrollabili. A questo pensiero non posso trattenere una risatina. Io in groppa ad un cavallo? Mi disarcionerebbe all'istante, sono negata per l'attività fisica. Inoltre, penso che non avrò occasione per cavalcare, rimarrò a Savalon, la mia missione dev'essere compiuta qui. Distolgo lo sguardo dal panorama e mi liscio la gonna del vestito. Il tessuto è ruvido, blu elettrico, bellissimo, ma un po' scomodo. Amanda ha insistito affinchè portassi questo abito, e ne sono onorata, ma non sono abituata ad indossare questo genere di vestito e ancora incespico di tanto in tanto mentre cammino. Un lieve sorriso mi sfugge al controllo mentre continuo a rigirarmi tra le dita il tessuto. Ancora non mi capacito dell'idea che tutto ciò che sto vivendo sia realtà. Ieri ero nel presente, una comune ragazza dai capelli rossi, solitaria e amante dei libri. Oggi sono nell'Inghilterra del Medioevo, conosco la magia, mi trovo in un castello e ho un'importante missione da portare a termine. Ieri pensavo che la mia vita fosse monotona e prevedibile. Oggi, invece, vengo colpita da innumerevoli sorprese e il mio futuro è completamente incerto.

"Gwen, sono arrivata!". Una voce irrompe nei miei pensieri e volto il viso verso il nuovo arrivato. "Maria!" esclamo vedendo arrivare la domestica della principessa "Hai fatto in fretta". Lei sorride compiaciuta e risponde:"Non volevo farti aspettare. Ora andiamo, ti mostro la tua camera". Balzo giù dal davanzale del corridoio sul quale ero seduta e seguo la ragazza. "Sei stata gentile a offrirti di presentarmi il castello" la ringrazio raggiante "E' davvero immenso e senza il tuo aiuto probabilmente ora non saprei assolutamente come orientarmi". "Non preoccuparti, è stato un piacere!" cinguetta lei timidamente "Mi stai molto simpatica".

Le rivolgo un ampio sorriso, mentre imbocchiamo una scalinata. Maria sembra proprio una brava ragazza e sono contenta che Amanda abbia incaricato lei per guidarmi all'interno del palazzo.  La principessa mi ha concesso il giorno libero, per permettermi di ambientarmi e di vedere Armela e Jace. E' una donna straordinaria, gentile come poche e con un cuore d'oro. Si è fidata di me ciecamente, rivolgendomi ogni tipo di attenzione e trattandomi come se fossimo amiche da sempre. Spero vivamente che il piano vada a buon fine e che il principe Martin meriti la sua mano.

Saliamo le scale e i nostri passi rimbombano rumorosamente. Dopo avermi illustrato parte del castello, Maria mi ha spiegato che al terzo piano ci sono le stanze degli abitanti della corte, servi e lavoratori che il re ha deciso di accogliere nel suo palazzo e la mia camera si trova lì. "E' vicino alla mia" esclama Maria con sincera felicità "L'ho già vista ed è deliziosa".

Raggiungiamo il terzo piano in poco tempo e la differenza con il secondo è evidente. Il soffitto è più basso, l'ambiente poco illuminato e il corridoio stretto e angusto. Decine di porte in legno, decisamente meno sontuose di quelle reali, si affacciano sullo spazio alla mia destra. "Seguimi" mi invita Maria notando il mio momentaneo "allontanamento" dalla realtà. Sobbalzo bruscamente, riportata con i piedi per terra, e mi avvio dietro la ragazza.

La principessa di Savalon  (In pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora