30. Tu meus puer es

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Harry si stropicciò gli occhi e si accorse...di essere di nuovo a Roma.

Guardò dubbioso Pomponio, ma questo, con una scusa, scomparve in casa.

Il giovane entrò dalla porta titubante, ma non vide nessuno...finché due braccia non lo avvolsero da dietro.

Suo malgrado sorrise...avrebbe riconosciuto quell'abbraccio ovunque.

" Padrone" disse "....non capisco..."

"Perché non mi chiami per nome ?" chiese Louis.

"Ma dov'è tua moglie? Se ti vede con me..."

" Non c'è nessuna moglie, amore mio...o meglio non c'è ancora...vieni con me".

Detto questo, lo prese per mano e lo trascinò nella camera in cui avevano dormito insieme negli ultimi anni.

" Togliti la tunica..."

A quelle parole Harry si girò di scatto, ma Louis gli sorrise e, solo allora, notò come il nobile fosse vestito in modo elegante e ricercato.

" Indossa quello che troverai sul letto...io ti aspetto fuori dalla porta".

Il giovane stava per chiedere spiegazione, ma il Romano gli mise un dito sulle labbra:

" Fidati di me...per favore...un'ultima volta!"

Il Gallo annuì e si spogliò.

Indossò, quindi, una tunica senza orli e la fissò  in vita con una cintura di lana allacciata con un nodo doppio.

Sopra mise un mantello color zafferano e ai piedi sandali dello stesso colore.

Uscì dalla stanza e raggiunse Louis, che lo guardò ammirato.

Il Romano fece per avviarsi, ma il giovane lo fermò prendendolo per un braccio:

" Mi spieghi cosa sta succedendo? Dov'è la tua sposa?"

" Sei tu la mia sposa, anche se..."sussurrò maliziosamente mettendo una mano sulle parti basse del ragazzo" l'ultima volta che ho controllato, qui sotto c'era qualcosa che una donna non ha...e che a me piace molto".

Harry arrossì e scosse la testa, continuando a non capire.

" Non ho mai avuto intenzione di sposare Aurelia...in verità non esiste proprio...era tutta una messa in scena per farti una sorpresa.

Sono stato in senato per esprimere il mio punto di vista riguardo al matrimonio e ho più o meno lasciato intendere che non posso prendere moglie, perché ho fatto un voto improrogabile nei confronti della dea Diana..."

" E cosa c'entra Diana?"domandò Harry

" Diana è la dea della castità...chi fa voto a lei rimane puro e casto per tutta la vita"rispose Louis.

Harry scoppiò,suo malgrado, a ridere

" ...tu casto??? Come hanno fatto a credere a una simile frottola?"

Louis ridacchiò e continuò il suo discorso:

" Eppure ci hanno creduto...vista anche la quantità di soldi che ogni anno lascio nelle casse della città.

Comunque annualmente pagherò una tassa speciale molto salata che mi permetterà di non sposarmi e, alla mia morte, tutto il mio patrimonio andrà a Roma.

Ti garantisco che sono stati ben felici di concedermi questo privilegio".

" Ma tu avresti voluto un bambino..."disse Harry

" Sei tu il mio bimbo, l'unico che io voglia..."

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L'abbigliamento che Harry indossa è quello tipico di un matrimonio dell'antica Roma.

La tassa che Louis dice che pagherà per non sposarsi in realtà sarà introdotta da Augusto...ma credo che quest'ultimo non se la prenderà se in questa storia è stato anticipato di qualche anno.

Grazie a tutti!!!

Dura Lex ( Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora