Jeff's pove
Entrai nella stanza di Ana, la trovai appoggiata con la schiena alla testiera del letto che fissava la finestra con sguardo perso.
Io:- Ana -.
Si girò sorridendomi dolcemente, cavolo mi era mancato il suo sorriso.
Mi misi vicino a lei accarezzandole il dorso della mano.
Ana:- Jeff i tagli sulle guance me li sono fatta io -. Disse toccandosi le guance con le punta delle dita, i suoi occhi trasmettevano paura e confusione. Odiavo vederla così.
Io:- si -.
Ana:- ok... -.
Nella stanza entrò anche Slender con un mano dei medicinali e mi chiese se potevo uscire. Lasciai un casto bacio sulle labbra di Ana e poi uscii sistemandomi fuori dalla porta.Anastasia's pove
Guardai mio padre poggiare i medicinali sul comodino e sedersi sul mio letto.
Mi prese la mano e solo allora notai quanto era più grande della mia e fredda.
Una lacrima mi solcò il viso seguita da tante altre, che era successo? Avevo così paura...
Ana:- è stato bruttissimo lui era lì che mi torturava ed io piangevo... è stato bruttissimo!! -.
Papà:- spiegati meglio tesoro -.
Mi calmai asciugando le ultime lacrime che stavano rigando le mie guance, respirai profondamente e strinsi la mano di mio padre.
Guardai le coperte ed ogni sua minima piega, erano quasi rilassanti.
Io:- lui era lì... -.
Papà:- chi? -.
Io:- Paura... o meglio io lo chiamo così. Ha incominciato a stuzzucarmi e a farmi rivivere le mie più grandi paure di quando ero bambina... finché non mi è toccato vedere mia madre torturata urlava... e urlava ed io non potevo fare niente!! Poi mi siete tutti venuti in mente ed una voce da non so dove mi stava incitando a combattere contro Paura. Così ho fatto.... prima non avevo minimamente pensato che quello potesse essere un sogno e così immaginai un coltello e mi pugnalai ll stomaco... e fin qui sai com'è andata poi -.
Mio padre mi abbracciò e affondai il viso nella sua giacca ispirando grandi bocconi d'aria.
Era così rassicurante stare accanto a lui... ma dopo poco si staccò e fece comparire dal nulla un blocco per appunti ed incominciò a scrivere qualcosa.
Papà:- hai visto anche altro? -.
Io:- si... una donna -.
Papà:- che donna?-.
Io:- una donna dai capelli rossi incatenata -.
Il volto di Slender divenne improvvisamente turbato ed agitato.
Si alzò in piedi e poggiò il blocco per scrivere sul comodino.
Allungò la mano e disegnò nell'aria un cerchio e una x, il segno dei proxy.
Subito una nube colorata avvolse la stanza e altre tre figure imponenti comparvero alla fine del letto.
Quando la nube si dissolse vidi Offenderman e altri due tizi strani... beh nella norma.
Offender:- e lei che cosa c'entra?-.
Papà:- sta zitto. È ritornata -.
I volti dei tre uomini si contorsero in una smorfia di puro terrore.
Uno dei tre, con un inquietante sorriso sul volto e occhi sorridenti, mi mise due dita sulla fronte.
Come una scarica mi avvolse il corpo e in brevi spezzoni ricordai lentamente tutto il sogno che avevo fatto con Paura.
Di nuovo la sensazione di paura e terrore mi pervase il corpo facendomi tremare nervosamente.
Io:- basta ti prego -.
Non ricevetti risposta, anzi l'uomo continuò premendo più forte contro la mia fronte.
Io:- BASTA!! -.
Lo scansai finendo con il sedere per terra, mi rialzai in piedi e guardai tutti quelli che erano presenti nella stanza. Loro sapevano qualcosa che io non sapevo, e me lo dovevano dire.
Io:- che sta succedendo -.
Offender:- niente che tu possa capire -.
X:- non sei simpatico Offender -.
Papà:- loro sono i miei fratelli, Splendorman- indicò il tipo con il sorriso inquietante - e Trendorman - indicò l'altro tipo vestito da professore universitario.
Mi rimisi sul letto e sospirai profondamente, c'era qualcosa che non andava nella mia testa e dovevo assolutamente sapere cosa.
Mi indicai la testa e parlai - che cosa c'è che non va in me? -.
Papà:- aspetta -.
Si diresse verso la porta e l'aprì, riuscivo a vedere una ciocca corvina.
Entrò nella stanza anche Jeff che appena vide Offender i suoi occhi si infiammarono di follia.
Venne verso di me e si sistemò avvolgendomi il braccio intorno alla vita.
Offender:- pensavo fossi morto stupido idiota -.
Jeff:- non provocarmi stupido stupratore -.
Tirai leggermente la manica di Jeff che subito su girò verso di me mostrandomi un dolce sorriso.
Papà:- allora. Questa è una situazione critica. Ana è stata posseduta, ma non da un demone normale, da una nostra acerrima nemica -.
Io e Jeff ci guardammo preoccupati e gli strinsi la mano, come un'acerrima nemica? Questa cosa mi stava spaventando parecchio.
Offender:- però ammettetelo è una bella donna -.
Tutti si zittirono e i tre fratelli incominciarono a guardar male Offender che che sospirò pesantemente.
Io:- e quindi cosa succederà? O meglio cosa mi succederà? Questo demone è dentro di me? E se si come faccio a toglierlo?? -.
Papà:- una cosa alla volta. Evidentemente questo demone si è insediato nella tua mente, forse a causa di un tuo sentimento negativo, oppure perché l'hai fatto entrare di proposito-.
Io:- lo sai che non farei mai una cosa del genere!-.
Dovevo stare calma, anche se sentivo una forte rabbia contorcermi le budella e dirmi di andarmene da quella stanza. Ma così non risolvevo un bel niente.
Anzi potevo solo peggiorare le cose, ma da dove mi veniva tutta quella rabbia?
Mi calmai e guardai dritto nel volto mio padre che stacca facendo su e giù per la stanza nervosamente.
Jeff:- c'è modo per sconfiggerla?-.
Splendorman andò vicino a Offender e gli bisbigliò qualcosa all'orecchio.
Quest'ultimo fece schioccare le dita e nell'aria comparve l'immagine del demone che avevo soprannominato "Rin".
Aveva lunghi capelli rosso fuoco e un sorrisetto maniacale dipinto sul volto. Mi dava una strana sensazione pensare che dentro al mio corpo ci potesse essere un tale demone.
Mi toccai il petto e guardai spaesata Jeff che sul suo volto era presente una strana espressione.
Papà:- purtroppo però, il demone abbiamo fatto fatica anche a noi a sconfiggerlo. E purtroppo abbiamo anche perso delle vite a causa sua. Ana dovremmo far degli esperimenti sul tuo corpo per estrarre il demone -.Salve salvino piccoli panda coccolosi. Hum ho aggiornato dopo secoli... secoli e SECOLI. vabbeh ciau.