-Allora Baku cominciamo a fare sul serio?-chiese Takeshi
-Certamente!-esclamò Baku e si mise in posizione d'attacco.
Anche l'amico si mise in posizione e lo osservava attentamente e sorrise.
Gli venne in mente il giorno in cui conobbe il ragazzino per la prima volta, in cui ci fu l'incontro del destino.Era successo l'estate scorsa, e lui stava attraversando la strada a bordo del suo skateboard volante, sereno e pieno di felicità, quando improvvisamente sentì un bambino che piangeva disperatamente.
Subito aumentò la velocità dello skate, e arrivò nel Parco Centrale e lo trovò che piangeva ai piedi di un albero. Il pallone era rimasto incastrato tra i rami.
-Ecco perché piangevi, piccolo, non preoccuparti ora te prendo io!-esclamò con fierezza il ragazzo.
-Davvero?-chiese il bambino asciugandosi gli occhi con il braccio.
-Sta' a vedere-disse e fece la rincorsa, quando sentì sotto le braccia qualcosa che lo attraversava come un piccolo tornado.
-Ehi...ma cosa?
Vide davanti a sé un ragazzino dall'aspetto gracile.
-Salve-disse alzando la mano
-Ciao!-rispose il bambino
-Prenderò io il tuo pallone
-Ehi, guarda che ci sono io qui! Lo sai chi sono?-urlò infuriato
-Si, lo so chi sei tu-disse con molta calma-tu sei Takeshi Fukuhama il ragazzo più ricco e famoso della Regione.
Si girò e gli sorrise, poi si arrampicò sugli alberi con molta agilità, quasi come se fosse una scimmia.
Poco dopo il ragazzino saltò dall'albero facendo una serie di capriole e atterrò su un piede
-Ecco, il pallone ora è di nuovo tuo!
-Grazie
-Stai attento a non lanciarlo troppo in alto la prossima volta.
-Si starò attentissimo-disse e scappò via allegro.
-Anche tu pratichi il Kung Fu?-chiese Takeshi
-Sei proprio esperto te ne sei accorto subito!-esclamò contento
-Visto che mi conosci molto bene, posso sapere io, come ti chiami?
-Baku Kakudo, molto piacere di conoscerti
-Baku...un nome molto particolare
-Lo so me lo dicono tutti che è strano come nome-disse massaggiandosi la testa.
-Quanti anni hai Baku?
-14
-Hai la mia stessa età?!
-Non lo sapevo che fossimo coetanei
-Neanche io, infatti sembri più piccolo della tua età!
-Anche questo me lo dicono tutti.
Baku nonostante fosse quasi un adolescente, conservava i tratti di un ragazzino di circa 11 anni. Inoltre era molto piccolo di statura ed estremamente gracile, ma questo solo all'apparenza.
Takeshi, invece sembrava un uomo a tutti gli effetti ed era molto robusto ed incredibilmente alto.
-Sei di Goku City?
-Si
(Goku City è una città fondata da Mr Satan, qualche anno prima della sua morte, in onore del grande Son Goku che, come tutti sapete, ha sempre lottato per difendere la sua amata Terra).
-Anch'io, però non ti mai visto da queste parti
-Io non abito in centro
-Ah si? E dove precisamente?
-Ecco io abito proprio lì-disse indicando la piccola collina che confinava con la città.
-Cosaaaa? Tu abiti in campagna?
-Si, perché ti stupisci tanto! I miei genitori sono contadini, anzi erano contadini perché ormai sono molto anziani e molto spesso faccio io tutto il lavoro-disse allegramente
-Ma vai a scuola?
-Si, ma la frequento poco, tu?
-Io ho i maestri privati
-Wow, deve essere bellissimo avere tutto!-disse ingenuamente Baku
Takeshi si sentì un vuoto dentro di lui e la malinconia e la tristezza pervasero il suo animo, sentì le lacrime uscire dagli occhi, poi si mise in ginocchio ed abbassò la testa.
-Ehi cosa ti prende, amico?-chiese Baku preoccupato.
Si mise anche lui in ginocchio.
-Non...è è vero...che io sono...felice-singhiozzò.
Baku lo osservava.
-Io mi sento...mi sento...terribilmente solo, a cosa serve avere tutto....se poi non c'è niente per cui vivere...veramente
Baku gli sorrise dolcemente e disse
-Allora sarò io la tua fonte di vita
-Cosa?-disse Takeshi alzando la testa
-Sarò io il tuo primo e unico Amico!
-Primo e unico Amico?
-Tu fino ad ora non hai avuto un vero amico che ti volesse bene, che ti apprezzasse per quello che eri e che sei
-Ma come lo sai?
-Sei tu che me lo dici, Takeshi!
L'amico lo guardava sconcertato
-I tuoi occhi e i tuoi gesti parlano per te, loro non possono mentire
-Tu, tu non sei un umano-iniziò a dire puntando il dito-tu sei un d-dio!
-Ma cosa stai dicendo? Io sono umano come te! E sarò il tuo Amico
Takeshi era al colmo della gioia e con le lacrime agli occhi, lo abbracciò."E da quel momento i nostri destini non si sono più separati, si sono fusi diventando un tutt'uno, grazie Baku!" pensò soddisfatto.
-Baku, mi è passata la voglia di combattere-disse
-Ma se sei stato tu a voler sfidarmi-disse deluso
-Lo so!
-Allora che si fa?
Takeshi ci pensò su poi esclamò
-Ma certo! Ti porterò da Menra Son!
-Menra Son?-chiese incredulo
-Si
-Il nipote di Goku jr?
-Proprio lui!
-Che bello! Potrò farmi insegnare qualche tecnica, non sto più nella pelle
"Sapevo che si sarebbe lasciato prendere dall'entusiasmo, in fondo glielo avevo promesso" pensò contento.
-Quando partiamo?
-Non subito, devo cambiarmi
-Non è un incontro formale, possiamo andare anche in tuta
-Lo so, ma purtroppo io non sono libero come te, io devo attenermi alle regole
-Uffa!-sbuffò Baku
-Ci metto subito...aspettami in salotto
-Come vuoi-disse.
E si diresse verso il salotto dove c'era in mezzo un'enorme poltrona rossa. Accanto alla poltrona c'era un tavolo fatto di cristallo e dai buchi fatto all'estremità, uscivano tanto fiori colorati.
Sui muri c'erano disegnati geishe e samurai che servivano il loro Daimio.
Sul comodino una piccola foto colpì il ragazzino.
"Questi sono Goku jr e Yujin, il nonno di Takeshi"
-Non credevo fossero grandi amici
-Erano legati da una profonda amicizia-disse una voce femminile.
Baku si girò spaventato.
-Ah sei la mamma di Takeshi, scusa se ho preso questa foto senza permesso!
-Non devi scusarti con me-disse la donna accarezzando i capelli di Baku-anzi sono io che devo ringraziarti
-Ringraziare...me?-chiese puntandosi il dito addosso.
-Si, tu hai riportato alla vita il mio Takeshi!
-Ma io non resuscito i morti!-disse con sincerità
-Ma cosa hai capito? Volevo dire che tu hai reso felice mio figlio
-Davvero?
-Si, però sediamoci, così possiamo parlare meglio.
Si sedettero sulla poltrona.
-Sai, quando morì mio suocero, il nonno di Takeshi, lui rimase sconvolto della perdita, era la persona più cara in quei giorni era come se avesse smesso di vivere, di provare emozioni-disse poi si fermò-io e mio marito non sapevamo cosa fare. Poi....
-Poi?
-Poi sei arrivato tu, Baku, che lo hai fatto aprire alla vita, somigli tanto a Yujin, hai il suo stesso carattere
-Davvero?
-Si, la tua sicurezza, la tua gentilezza e la tua voglia di vivere sono stati fondamentali per lui. Ti ringrazio Baku
-Non farmi tutti questi complimenti-disse arrossendo leggermente
-Possiedi anche la sua ingenua modestia e il suo dolce sorriso.
Baku le sorrise e in quel momento entrò Takeshi.
STAI LEGGENDO
La Rinascita di Son Goku
FanfictionÈ passato un altro secolo da quando Goku jr recuperò la Sfera del Drago con quattro stelle, la Sushinchu, tanto cara al suo trisavolo. Ormai la pace regna sovrana sul Pianeta Azzurro, e due ragazzini, Baku Kakudo e Takeshi Fukuhama animati dall'esem...