Svelato il mistero del villaggio! Una minaccia nell'ombra....

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- Oddio! Ma cosa sta succedendo? -  si chiesero fissandosi smarriti
- La prova è finita! - disse la vecchia - Ed ora che tutto torni come dal principio! - aggiunse con le mani tese in avanti e gli occhi chiusi.
La terra continuava a tremare senza freni sotto i loro piedi.
- Q-questa è la f-fine del m-mondoooo - esclamò Juno
- Non temete amici - disse con assoluta tranquillità Katsumi - Tutte le vostre domande avranno la loro risposta!
- Eh?? Cosa vorresti dire? - chiese Takeshi  che divenne sospettoso.
Non aveva di certo dimenticato le sofferenze che uno dei Katsumi gli aveva procurato, non riusciva ancora a guardarlo senza essere libero dai pregiudizi.
- Lo scoprirete tra poco - gli rispose con un dolce sorriso il guerriero.
La terra cessò di tremare improvvisamente e un bagliore irruppe dalla platea, precisamente dove era seduta l'anziana Shinobu-san.
La luce emanata diventava sempre più intensa e si potevano notare delle screpolature bianche sul suo corpo.
Sembrava un rettile che si liberava della vecchia pelle.
Jik-Ken iniziò a tremare, le pupille di restrinsero e una goccia di sudore scese lungo la guancia.
- È...è lei! - mormorò sempre più intimorito.
Tutti i suoi sospetti, dubbi su quella donna sparirono all'istante rischiarati dalla riconoscenza di quella maestosa creatura che si stava manifestando in un evento unico al mondo.
Katsumi gli rivolse un'occhiata compiaciuta.
Anche Deru lo fece ma quando capì cosa suscitasse tanto spavento nel compagno non mostrò alcuna espressione.
- Ci sei arrivato, Jik-Ken - rispose
- Tu lo sapevi? - chiese incredulo
- Certo - iniziò - È da quando siamo arrivati in questo paesino che mi era sorto il dubbio, ma ora che si sta manifestando a noi, non ce ne sono più! Lei è Senrigan-san! La più grande veggente del pianeta, colei che è in grado di leggere il cuore e il destino di ogni uomo con una sola occhiata! - esclamò come se la notizia fosse così ovvia.
- Che??? Stai dicendo sul serio? - chiese stupito Menra
Jik-Ken gli fece un cenno di conferma e sul volto di Menra si dipinse un'espressione mista tra la gioia e il timore.
Mai si sarebbe aspettato di trovarsi al suo cospetto, l'emozione prese il sopravvento.
Appena la luce si diradò la figura circondata da nastri blu notte si sollevò in volo e si avvicinò a loro.
Deru, Jik-Ken e Katsumi si inchinarono seguiti da Menra mentre gli altri si stupirono di un tale atteggiamento sommesso.
- Inchinatevi anche voi, forza! - li invitò il Saiyan
- S-subito, ma perché? - chiesero mentre si mettevano in posizione reverenziale
- Signora, i prescelti sono pronti! - disse Katsumi porgendo la mano destra alla donna che aveva assunto l'aspetto di una giovanissima ragazza dai lunghi e fluenti capelli neri.
Il viso era spigoloso ma delicato, gli occhi grandi e quasi trasparenti, il naso e la bocca piccoli.
Indossava un abito color notte aderente con dei brillantini dorati che parevano piccole costellazioni, il colletto lungo e smanicato.
Sembrava una divinità scesa in terra.
- È-è bellissima! - esclamò Takeshi
La ragazza rivolse uno sguardo dolce al ragazzo che aveva appena parlato e gli sorrise dicendo - Takeshi Fukuhama, un ragazzo robusto dal cuore buono ma sofferente e solo.
Il ragazzo abbassò la testa per la vergogna
" Che figura ho fatto! "
- Timido e sensibile che cerca di nascondersi con un atteggiamento da ragazzo duro e impavido, non vergognarti di ciò che sei ragazzo - gli consigliò con soavità la veggente.
- Ma quindi tu non sei Shinobu-san? - chiese con schiettezza Baku
- Come osi darle del tu! - disse Katsumi.
Senrigan-san rise con una mano sulla bocca.
- Baku, è grazie a te se i tuoi amici si sono salvati - gli ricordò la ragazza - Io non mi chiamo Shinobu-san, sono Senrigan-san, colei che chiamano dea delle veggenti in terra - aggiunse facendo segno verso di sé.
Gli occhi di Baku si illuminarono commossi
- Le chiedo scusa, Senrigan-san - si scusò con le lacrime agli occhi
- E perché? - chiese pur conoscendo la risposta
- Perché ho detto delle brutte parole verso di lei quando Katsumi ha fatto del male ai miei amici, in particolare Takeshi...inoltre ho infranto le regole
Anche la veggente si commosse perché in tutta la sua lunga esistenza non trovò mai un cuore puro come il suo.
Tranne....
" Son Goku.....anche lui era puro come l'acqua di una sorgente incontaminata, come un diamante grezzo.... "
Notò una forte somiglianza fra i due e sorrise con malinconia.
- Baku, ti perdono, ma so che quando le hai pensate avevi la rabbia nel cuore - rispose al ragazzino che riacquistò il suo sorriso - E l'ira oscura e incattivisce anche l'anima più buona e semplice soprattutto se nasce dal dolore.
- Si e le prometto che cercherò di controllarla nel mio petto, perché ogni volta che la provo, mi fa male al cuore, tanto, tanto male
" Si questa frase è la conferma delle mie previsioni " si disse Senrigan-san
La veggente fece comparire lo zainetto e glielo riconsegnò, poi aprì le mani a goccia e dopo aver pronunciato una formula in una lingua strana apparve la sfera con due stelle.
- Questa è la Sfera del Drago che custodivo nella mia dimora - precisò - Ve la siete meritati!
- Siii!!! - urlarono saltellando - Ce ne mancano solamente 4 da recuperare e poi evocheremo Shenron, che emozione!!!!
- È la Ryanshinchu, la seconda sfera! - confermò Menra osservandola con un sorriso compiaciuto.
Ed anche quella era finalmente in loro possesso.
- Conosci i nomi originali delle sfere?! I miei complimenti! - si congratulò Senrigan-san
- È mio dovere conoscerle in quanto diretto discendente di Son Goku - spiegò gentilmente Menra.
La veggente si fece seria in volto e chiamo il Saiyan in disparte.
Menra percepì il cambiamento nella veggente e iniziò a preoccuparsi.
Forse c'era un'altra prova che avrebbero dovuto affrontare in quel villaggio prima di partire?
- Menra, non voglio frenare il vostro entusiasmo, ma vi allerto - iniziò la veggente con il terrore dipinto nei suoi occhi.
Immagini offuscate ed inquietanti si formarono nella sua mente, e un lungo brivido percorse la sua schiena.
Un braccio nerboruto che afferrava una piccola figura azzurrina impaurita con un ghigno soddisfatto.
Fu come un lampo, istantaneo, rimasto impresso nella sua mente.
- State attenti, molto attenti! Il nemico che agisce nell'ombra è più vicino di quanto possiate immaginare
- Il nemico? - chiese preoccupato il Saiyan
Il pensiero si rivolse ai banditi del deserto, non erano morti, solo feriti nell'orgoglio e sicuramente stavano tramando qualche piano contro di loro.
- Si - confermò la giovane donna - Grida vendetta e si nutre di rancore, di morte, mi raccomando non farne parola con nessuno, il tempo della rivelazione è ancora lontano!
" Non riesco a capire se siano i banditi oppure no, e poi cosa vuole alludere con il tempo della rivelazione? Non ci vedo chiaro"
- Ma come farò a capire chi è il nemico?
- Dovrai scoprirlo da solo, non esiste una disciplina che insegna a leggere nei cuori, segui la voce interiore e non sbaglierai
- Grazie per il consiglio, Senrigan-san
- Cerca di godere dei bei momenti senza avere rimpianti per il passato, Menra, so che nel tuo cuore alberga una grave colpa ma devi liberatene, trasformalo in riscatto - gli raccomandò sorridente.
Menra sentì le lacrime uscirgli con forza dagli occhi ma si trattenne.
Ne aveva versate fin troppe, aveva ricevuto fin troppe consolazioni ed aiuti.
- Lo sto già facendo Senrigan-san! Questo viaggio che sto compiendo insieme ai miei amici purificherà la mia anima - confermò mostrando un sorriso forzato
- Ehi Menra, Katsumi per farsi perdonare ci offre da mangiare - gli interruppe Baku - Manchi solo tu!
- Arrivo in un attimo - urlò - Lei non viene?
- No, il mio compito per oggi è finito, mi auguro che riusciate a trovarle tutte prima della fine, addio - disse e svanì.
Menra si avvicinò ai suoi compagni con aria triste ma li rassicurò, omettendo alcun accenno a quel nemico che aveva intimorito persino la veggente.
" Che questo nemico sia legato in qualche modo alle sfere? "


La Rinascita di Son GokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora