-Nonno! Nonno Goku! Ti prego non morire...non abbandonarmi!-urlava Menra stringendo la mano del suo adorato nonno.
-Menra! Comportati da uomo!-lo rimproverò il padre Goken che cercava di allontanarlo da suo nonno in modo da diminuire il suo dolore.
-N-non sgridarlo!-disse Goku jr sorridendo.
Nonostante avesse perso il vigore, il fisico e la salute dei suoi tempi d'oro, l'umore allegro e gioviale non lo abbandonò mai, nemmeno quando la vecchiaia gli aveva rubato la giovinezza.
I suoi occhi erano ancora grandi e curiosi, e brillavano come un tempo.
-È un adolescente ormai...sta attraversando una fase critica in cui...in cui....deve imparare a conoscere a fondo le emozioni se poi vorrà controllarle-riferì con grande sforzo il Saiyan.
-Nonno non lasciarmi da solo...ti prego...
-Menra di cosa hai paura? Sei un ragazzo forte!-gli ricordò il nonno
-Lo ero solo perché c'eri tu al mio fianco...senza di te sono una nullità
Goku jr allungò la mano sulla sua guancia e lo accarezzò dolcemente.
Era la sua copia, in tutto e per tutto: i capelli a punta dall'inconfondibile forma, i lineamenti rotondi, il fisico minuto ma agile.
Ripensò a sé stesso, anche lui come come Menra aveva avuto i suoi tentennamenti, le sue paure, le sue difficoltà, ma dopo l'incontro con il trisavolo si rese conto di essere maturato.
Sapeva che anche lui avrebbe superato i suoi limiti, doveva soltanto avere la sua occasione.
-Ti sbagli...dentro di te hai più forza di quel che credi....si rivelerà solo quando il tuo corpo e la tua anima saranno una cosa sola
A quelle parole Menra fissò con intensità il nonno, le lacrime scesero copiose.
Era un solo un debole, tutti, a scuola, lo deridevano, lo prendevano in giro perché lo consideravano un figlio di papà incapace e viziato.
"Perché me la prendo...hanno ragione...sono solo un inetto" si diceva ogni volta che veniva picchiato dai compagni di scuola che avrebbe potuto stendere con qualche mossa di kung fu, ma che a causa della sua scarsa autostima non adoperava.
Poi un giorno comparve Jik-Ken, anche lui discendente dei Saiyan, del principe Vegeta; ed era già Super Saiyan!
E fu l'unico amico a trattarlo con rispetto, oltre alla sua famiglia, in particolare il nonno.
-Hai paura di finire nel vuoto, nipotino mio
Menra annuì spaventato nel vedere gli occhi del nonnino perdere la lucentezza e la vitalità.
-Il mio tempo è finito...ma prima di dirci addio....ricordati che io vivrò per sempre nel tuo nome, nel tuo sangue, in quella piccola sfera consegnatami dal grande Son Goku....custodiscila con onore!
Chiuse gli occhi sorridendo e spirò serenamente all'età di 120 anni.
Goken diede una pacca sulla spalla al figlio dicendogli -Ha scommesso tutto sulle nostre generazioni, figliolo, non dobbiamo deluderlo, adesso più di prima il nostro compito è di mantenere alto il nome e l'orgoglio della famiglia Son, capisci?Menra passò così un'altra notte insonne, avvolto dai ricordi che ritornavano senza dargli tregua nemmeno nella villa di Senrigan.
Dopo il pranzo erano stati invitati a restare per tutta la giornata nel villaggio di Yogen-Sha no Mura e accettarono con piacere, e durante notte sarebbero stati ospitati nella villa della veggente, che si trovava sull'altopiano che dominava il villaggio.
-Di nuovo gli incubi, Menra?!-chiese Deru svegliato dal vociare del compagno di stanza
-Scusami per averti svegliato, Deru
-Tranquillo, non sono un tipo che dormo molto...ti faccio compagnia se vuoi
-Noto che ti stai aprendo sempre più al mondo, mi fa piacere
-Be' si....diciamo che Baku e i suoi compagni sono di un'allegria e una positività contagiosa
-Hai ragione-lo sostenne Menra-Anche se Takeshi somiglia più a noi due
-Già....-sospirò Menra.
Si mise a guardare la luna e la nostalgia prese il sopravvento.
Se solo non avesse commesso quell'errore.....
Comprendendo l'espressione di Menra Deru chiese-Per quanto riguarda il desiderio, sei sicuro di voler esaudire il mio?
Menra si girò e lo fissò incredulo
-Cioè....-spiegò imbarazzato-Non vorresti usarlo per te, so bene la tua condizione e se vuoi davvero eliminare quel peso che ti porti io sono pronto a rinunciare...sei ancora in tempo
Menra gli sorrise colpito da quell'atto di generosità, chiuse gli occhi e poi rivolse nuovamente lo sguardo verso il cielo stellato
- Ti ringrazio per la tua offerta, Deru, è davvero un atto di generosità indescrivibile, ma devo scontare le mie colpe, e la mia catarsi è il viaggio, è stata Senrigan-san a farmelo capire.
-Come vuoi amico, però se dovessi ripensarci io non esiterò a mettermi da parte
-Grazie, Deru-gli sorrise con un'espressione triste
-Di nulla, tu sei stato il mio primo amico, l'unico che mi ha aiutato, mi ha apprezzato, sono io a doverti dire grazie
-Tra simili ci si consola e ci si completa-gli riferì
Deru sorrise per poi sdraiarsi cercando di addormentarsi un po', la notte era ancora lunga.
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La Rinascita di Son Goku
FanfictionÈ passato un altro secolo da quando Goku jr recuperò la Sfera del Drago con quattro stelle, la Sushinchu, tanto cara al suo trisavolo. Ormai la pace regna sovrana sul Pianeta Azzurro, e due ragazzini, Baku Kakudo e Takeshi Fukuhama animati dall'esem...