Capitolo 1

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《Hai intenzione di farlo diventare un tutt'uno con l'atmosfera?》chiesi a mio fratello Cameron nel parco vicino a casa. Stava fissando Adrian Rodriguez come se volesse trasformarlo in un palo della luce piantato in mezzo al parco《peggio》rispose continuando a lanciargli maledizione telepatiche《Cam》《hmm...》《voglio un gelato》si rivolse a me e mi sorrise. Diverse ragazze sospirarono. Venivano al parco ogni volta che ci andava lui. Lo fissavano come se volessero mangiarselo ma lui rimaneva sempre freddo e impassibile nei loro confronti. Voleva, come lo volevo io, ciò che avevano avuto mamma e papà. Si erano incontrati a scuola ed erano rimasti fulminati l'uno dall'altro al primo sguardo. Sorrisi pensando a quando papà la svegliava con un bacio la mattina, o quando mamma gli faceva trovare la cena pronta quando tornava da una riunione estenuante con gli anziani del clan. Ad ogni anniversario del loro matrimonio papà la portava fuori ovunque lei volesse andare e, quando tornavano, ballavano insieme nell'ampia veranda. Mi riscossi dai miei pensieri e fissai Cam che stava fissando di nuovo Adrian che fissava me ammiccando. Non aveva nessuna speranza.《Cam, voglio il gelato!》distolse lo sguardo da Adrian e si alzò《andiamo, ti ha fissato abbastanza》borbottò alzandosi dalla panchina.《Finalmente...》dissi incamminandomi verso la gelateria. Entrai seguita da Cam. Presi una coppetta con cioccolato e vaniglia e Cam pistacchio e nocciola. Ci sedemmo al solito tavolo vicino alla finestra《allora, domani sera mamma e papà escono, quindi ci siamo solo noi due a casa potremmo...Cam, mi stai ascoltando?》scosse la testa cacciandosi in bocca un cucchiaino di gelato《papà lo avrebbe minacciato di morte》《ma starai scherzando?! È solo un ragazzo e nemmeno mi piace!》《è un maschio!》mi guardava come se fosse fin troppo ovvio《mi sono accorta Cameron》《ma bene! Ti sei accorta che è maschio! Ti sei accorta anche del tipo di mutande che porta?》《Cameron non essere idiota! Lui non mi piace, va bene? Fai basta》bofonchiò qualcosa prima di ricominciare a dare attenzioni al suo gelato. Ogni tanto lanciava occhiatacce all'esterno, dove Adrian parlava con alcune ragazze dalla tenuta succinta. Mi chiedevo come avessero fatto loro e Adrian a non essere stati denunciati per molestie pubbliche considerato dove metteva le mani quel ragazzo. E Cam credeva che quel coso mi piacesse?《Andiamo a casa forza, se continui a guardarlo così intensamente ti cadranno gli occhi》.

《Avresti dovuto dargli un gancio destro》si lamentò mio padre, Seth Rox, mentre cenavamo《lo so, ma c'erano troppe persone》rispose mio fratello addentando un pezzo di carne《potreste smettere di discutere su come far fuori ogni ragazzo che gira intorno a Nastasia? È grande e vaccinata e può fidanzarsi se vuole》papà sbuffò《scherzi? È una bambina ancora》《papà, ho diciassette anni》ignorai i loro borbottii e finii di mangiare《mamma, vado a fare una passeggiata》i suoi occhi verdi mi fissarono e sorrise《va bene, stai attenta》annuii uscendo. Vidi papà che abbracciava la mamma prima di chiudere la porta. Quei due avevano l'aspetto di due trentenni, giovani e innamorati. Sorrisi pensando che forse un giorno avrei avuto anche io una storia come la loro. Arrivai vicino al bosco e venni attirata da dei piagnucolii《ti prego no...non voglio...non è ancora la mia ora...》entrai nel bosco troppo curiosa per ignorare tutto e correre a casa. Nascosta dietro a un albero, vidi un uomo a terra strisciare piangendo. C'era un forte odore di sangue e muschio. E di maschio. Il cuore cominciò a battere forte, e minacciò di sgusciare via per andare a posarsi leggiadro tra le mani del ragazzo che era appena comparso. Il sangue si trasformò in una specie di liquido bollente e una fame improvvisa mi assalì. Quel ragazzo alto, magro e muscoloso, pallido e sexy da morire. Camminava con una grazia che solo il tempo poteva dare, i suoi capelli erano fatti di seta nera e aveva occhi neri e profondi come gli abissi dell'oceano. I suoi tratti aristocratici e l'incarnato marmoreo e compatto mi fece venire voglia di dargli una leccatina. O un morso. Peccato che aveva l'aria di un assassino seriale.《Per favore, non è la mia ora io...》《questo lo decido io》ah...quella voce. Era rauca e graffiante, ma era comunque molto eccitante. Scossi a testa. Stava per uccidere un uomo!《Hey! Che stai facendo?》chiesi avvicinandomi con passo sempre meno sicuro. Era alto quanto mio padre e mio fratello, e sembrava dannatamente forte.《Oh, bontà divina, aiutami ti prego...per favore aiutami...》il ragazzo gli posò una mano sulla fronte e l'altra sul cuore. Poi tirò, e dopo aver guardato una cosa brutta come la fame uscire dal corpo del tizio, rividi una sua copia identica al fianco del ragazzo. Guardai meglio strizzando gli occhi. Non era una copia. Era lui, proprio lui. Oh, cazzo. Il ragazzo mi guardò per un attimo. Un attimo che non dimenticherò mai: una combinazione di caldo e freddo mi corse nelle vene filtrando nei muscoli. Poi, come se non fosse successo niente, sparirono entrambi, anche il corpo.

Appena misi piede in casa volai in camera, misi il mio pigiama di flanella con le stampe di gattini e mi infilai a letto tirando su lenzuola e piumone fin sotto al naso. Chiusi gli occhi cercando di convincere il mio cervello a chiudere le tende e addormentarsi. Ci riuscii, e dormii fino a quando una sensazione non mi svegliò. Aprii gli occhi e guardai la sveglia. Le tre di notte in punto. Delle pressioni leggere su di me mi svegliarono del tutto e la mia testa scattò in su. Sospirai di sollievo quando vidi che era solo un gatto tutto nero che mi osservava curioso《hey, mi hai spaventata, come sei entrato qui dentro?》mi misi seduta e il micio mi balzò in grembo. Come se avessero avuto una volontà propria le mie mani cominciarono ad accarezzarlo. Le sue fusa morbide riempirono l'aria e si lasciò andare tra le mie braccia. Ridacchiai continuando a coccolarlo completamente dimentica del ragazzo misterioso. Una porta si aprì e scattai sul chi vive. Nascosi immediatamente il gatto sotto le coperte e mi sdraiai. La porta della mia camera si aprì e Cam entrò《stavi ridendo》osservava la camera attento nella stessa posizione che assumevano i militari in servizio《quindi tu sei venuto n camera mia perché secondo te stavo ridendo? Può capitare, stavo sognando la prof McDonovan con la gonna》fece una smorfia di disgusto《devi smetterla di bere la cioccolata prima di andare a dormire》《che cavolo stai facendo in camera di tua sorella?》chiese mio padre facendomi alzare gli occhi al cielo《l'ho sentita ridere...dice di aver sognato la prof McDonovan con la gonna》papà rabbrividì. Quella vecchia racchia non mancava mai di provarci con lui quando lo vedeva. All'inizio mamma ci rideva di gusto, ma quando la vecchia aveva insinuato che papà aveva bisogno di un'amante migliore aveva cominciato a vendicarsi. La sua vendetta? Vestiti attillati e sexy adatti ad una madre ma che accentuavano la sua sensualità in maniera illegale. E papà non le staccava mai gli occhi di dosso, così come tanti altri uomini, e non si accorgeva nemmeno della presenza della prof. L'autostima della vecchia racchia era stata uccisa brutalmente solo quando mamma aveva fatto in modo che lei li cogliesse sul fatto mentre pomiciavano come ragazzini in uno sgabuzzino e, non essendosi accorto della presenza della stronza, aveva continuato ad accarezzare la mamma e a baciarla. Fortunatamente io non c'ero e non avevo assistito. Non ci tenevo a beccare quei due in atteggiamenti amorosi.《Torna a dormire, e anche tu piccola》mi sorrise con talmente tanto amore che avrei voluto stringere forte il gatto. Quando furono di nuovo a letto, il gatto sollevò la testa agitando la coda sotto le coperte fissandomi《shhh...》sibilai tornando a coccolarlo. Chiusi gli occhi, ma li riaprii quando sotto alla mia mano il pelo del gatto divenne una superficie liscia, morbida e tiepida《hai una famiglia bizzarra》due occhi neri e stranamente caldi mi osservarono. Il ragazzo misterioso era sdraiato nel mio letto. E mi stava parlando. Porca zozza.

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