Capitolo 12

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POV WILLIAM

Aprii gli occhi di scatto. A parte il fagotto morbido e caldo che avevo addosso c'era qualcosa di veramente strano, e non c'era nessun gatto curiosone che mi camminava sulla faccia. Guardai giù e realizzai che il fagotto morbido e caldo era Nastasia che era aggrappata a me come un koala. Non che io non facessi altrettanto, sembravo un orsetto bisognoso di coccole e questo era abbastanza umiliante. La strinsi un po' di più e quel seno meraviglioso premette contro il mio petto. Non potei ripensare a ciò che mi aveva fatto la sera prima con quelle manine, e quindi ripensai alla sera prima ancora. Aveva un ottimo sapore. Qualcosa sbatté contro la finestra, ma mi rilassai. Probabilmente era il ramo dell'albero che sbatteva contro la finestra. Mi misi più comodo e Nastasia si lasciò sfuggire un versetto davvero carino. Cercai di riaddomentarmi. Una notte senza richiami era davvero rara. Mi domandai se avrebbe funzionato ciò che c'era tra me e Nastasia, se le sarebbe andato bene il fatto che probabilmente mi sarei dovuto alzare per portare via le anime. C'erano i Mietitori, esseri alle mie dipendenze che lavoravano in diverse parti del mondo ma le portavano sempre da me e io le giudicavo. Era questo in realtà il mio lavoro, ma prima non avevo un pasticcino con le fragole che dovevo ricoprire di attenzioni e premure. Cominciai ad osservarla come un maniaco. I capelli rossi erano selvaggi e scompigliati, la labbra carnose e di un invitante color ciliegia erano leggermente schiuse, gli occhi e le palpebre ferme, segno che era caduta in un sonno profondo. Il corpo morbido e pieno di curve era il paradiso. Così caldo, morbido e accogliente. Non rischiavo di bucarmi la milza o il pancreas con le ossa sporgenti. La strinsi un po' di più. La volevo vicina, appiccicata come pece a me. Si mosse nel sonno e, involontariamente, le sue curve morbide mi toccarono in tutti i punti giusti. All'improvviso, la finestra della sua camera esplose in mille pezzi e lei scattò su come una molla, i capelli rossi selvaggi, le labbra contratte in una smorfia feroce e gli occhi colmi di rabbia《chi cazzo è stato svegliarmi?!》tuonò irosa lanciando saette con gli occhi verso la finestra. La porta della sua camera si aprì e sua madre piombò nella stanza e subito dopo di lei c'erano Cameron e Seth. Quest'ultimo osservava la finestra con calma glaciale e lo stesso faceva Cameron. Io invece, ero troppo impegnato ad osservare ciò che c'era fuori dalla finestra《sei anti sgamo》dissi e un ringhio provenì dall'esterno《ti direi di entrare ma non è casa mia quindi...》Seth fece un passo in avanti e si mise davanti a Brigit, che stava fumando di rabbia. Mi chiesi come fosse possibile che due donne così dolci e piccole potessero tirare fuori una tale rabbia《entra pure, tanto ormai...》. Un essere umanoide fece un passo in avanti ed entrò. Era grande e grosso e brutto come un cancro in stato avanzato.《Forza, di a tutti cosa vuoi》dissi alzandomi e gli andai sotto al naso coperto dalla maschera. Ero più alto di lui e sorrisi.《Hey tu? Mi hai svegliata per cosa esattamente?》la voce di Nastasia giunse gelida, con una vena di incazzatura. Sorrisi di rimando《credo di sapere perché è venuto qui e...》la sua mano mi perforò il petto e mi afferrò il cuore. Guardai giù e poi guardai lui《odio quando lo fate》. Lo stronzo tirò ed estrasse il cuore. Caddi a terra e sentii il calore defluire dal foro nel petto. Il calore corporeo scivolava via e il freddo lo sostituiva con velocità. L'ultima cosa che vidi fu Brigit che, con un colpo ben assestato, tramortiva l'essere. L'ultima cosa che sentii fu il calore di Nastasia.

Aprii gli occhi. Avevo abbastanza freddo da preoccuparmi e sentivo un vuoto nel petto. Battei le palpebre per schiarirmi la vista e vidi il soffitto della camera di Nastasia. Alzai la testa e la vidi rannicchiata sulla poltrona che leggeva un libro. Appena si accorse che ero sveglio alzò lo sguardo. Sbadigliò e poi mi sorrise《come va?》chiese con voce stanca e mi cadde la testa sul cuscino《che cazzo...》dissi facendola ridere. Si alzò e venne verso di me, mi accarezzò i capelli e si sedette al mio fianco《ciao》sorrisi sentendo la sua voce dolce e inclinai la testa verso la sua mano《ciao》. Si mise a gambe incrociate al mio fianco e mi prese la mano《vuoi controllare la ferita?》chiese osservando le garze e io annuii. Si alzò e prese uno specchio, poi tornò al mio fianco e cominciò a sollevare le bende, poi puntò lo specchio per non farmi alzare la testa. Lo spettacolo era abbastanza impressionante, ma lei osservava con occhio critico il mio petto e ciò che c'era sotto. Arterie, muscoli lacerati, sangue fermo, costole e un cuore in fase di sviluppo che avrebbe preso il posto di quello rubato. Sospirò e poi mi fece un'altro sorriso, ma più forzato che sincero《come ti senti? E prima che tu me lo chieda quel coso è nel magazzino per i rifiuti speciali del clan e se ne stanno occupando loro》deglutii e mi passai la lingua sulle labbra《potrò alzarmi nel giro di due giorni, tu invece? Ti ha...》scosse la testa e i capelli seguirono il movimento rilasciando una lieve traccia del suo profumo che assaporai avidamente《no, sto bene; papà e Cameron lo hanno trascinato al magazzino e sono ancora tutti la, ci siamo solo tu e io qui》. Rimise a posto le garze e si sdraiò al mio fianco. Le sue labbra si posarono sulla mia guancia e vi lasciarono un bacio dolce《ho avuto paura quando sei caduto a terra》disse piano, come se avesse paura di rompere il silenzio《chi non ne avrebbe...tu facevi paura appena ti sei svegliata ma è una cosa sexy》ridacchiò e poi sospirò felice《ti amo》girai la testa verso di lei e le lasciai un bacio sulla fronte《ti amo anche io》.

《Mangia》ordinò Nastasia guardandomi come se fossi un bambino capriccioso. Le rivolsi il mio miglior sguardo incazzato, ma lei ne era decisamente immune《mangia ho detto》《non ho fame Nastasia, e poi non ne ho bisogno》ringhiò e io deglutii. Quel suono saliva dal suo petto ed era roco e gutturale. Sexy da morire. Sentii l'eccitazione montare ma non mi scoraggiai《Nastasia, non sono umano e non sono un licantropo, se non mangio non mi succede niente》《o mangi da solo o ti faccio ingoiare tutto》. Ammutolii, perché sapevo che, se ci avesse pensato lei, mi avrebbe fatto ingoiare anche il piatto e la tazza. Non mi arresi comunque. Poi, lei lo fece. Guardò in basso, poi alzò lo sguardo e vidi i suoi occhi color oro così dolci e imploranti che mi arresi. Mangiai i tre panini con il cioccolato e ne chiesi altri due. Poi mandai giù due tazze di té. Avevo fame. Nastasia mi accarezzava i capelli ogni tanto e, se non fosse stata lei, avrei ucciso chiunque ci avesse provato. Trascorremmo il pomeriggio a guardare film e a chiacchierare sul letto. Quando a sera andò a farsi una doccia, abbassai il volume della televisione e ascoltai i suoi movimenti. La ascoltai spogliarsi e poi infilarsi nella doccia. Sospirai sapendo che ero costretto a letto mentre lei si insaponava tutta, con carezze lente su tutto il corpo. Gemetti pensando che si sarebbe accarezzata i seni e poi giù sul ventre fino a quel fiorellino profumato e gustoso. Quando tornò a letto tutta profumata di lavanda con addosso un adorabile pigiama dei Puffi non potei fare a meno di sorridere. Si stese al mio fianco e ci rimboccò le coperte. La strinsi forte a me per sentire il suo calore quando il freddo bussò alla mia porta.

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