Capitolo 9 - Notte dipinta di rosso

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Kinght Lucy

Io feci l'esatto contrario e fui seguita poco dopo da Simon, entrambi ci affacciammo alla cabina e rimanemmo immobili come statue di pietra : davanti ai nostri occhi si apriva uno scenario da film horror : la chiara luce lunare veniva riflessa su un tessuto intriso di sangue da una lama; il resto della stanza era schiarita solo in alcuni punti, parecchia luce era presente, grazie ad una candela, sulla scrivania.

Temetti di perdere i sensi, era la prima volta ch emi trovavo in una situazione simile! Indietreggiai di un passo, poi sentii qualcosa sulla mia spalla sinistra : era Simon; questo mi rassicurò assai, poi notai che lui aveva un colorito più pallido del solito, ciò significava che anche lui si era spaventato, aveva perso il suo sangue freddo. Presi una boccata d'aria e mi fiondai nella mia cabina; arrivatavi avvinghiai il cellulare e chiamai la polizia.

Nel frattempo i due maggiordomi spostarono il signor Murphy in un altra stanza, per cercare di distrarlo, mentre coloro che erano rimasti sulla scena del crimine (equivale a dire i due Rosemary) iniziarono a isolare la cabina seguendo le istruzioni dettategli da Simon. Quando ebbi finito la telefonata, sempre tenendo stretto il cellulare, tornai alla cabina dei signori Murphy e feci la conta dei presenti : i due maggiordomi si erano appena riuniti al gruppo portando o meglio, trascinando a peso, anche il signor Murphy, che aveva intanto riacquistato un po' di colorito, ma non era certamente lucido; i signori Rosemary erano sulla soglia della porta, in attesa di 'ordini' da parte di Simon; notai che Robert era stranamente calmo

"Toh!" pensai "Ma se diventava rosso solo a guardarmi ..."

Al gruppo si era aggiunta la nonnetta, anch'essa aveva perso il suo colorito e una lacrima le rigava il volto

"Poveretta"

Io mi voltai verso il maggiordomo

"Scusi, sa dove sono Kelly e Selly?" chiesi facendo assumere alla mia voce un tono tra l'allarmato e il curioso, quasi volessi, inconsciamente, non incolpare il capitano.

"Stanno dormendo nella nostra cabina" rispose lui pacato

"Non hanno sentito l'urlo?"

"No, purtroppo sono costrette a tenere i tappi nelle orecchie, io russo pesantemente durante la notte, non era molto tardi ma hanno lavorato più di me all'imbarco ... staranno dormendo pesantemente" concluse

"E lei a che ora è andato a letto? Verso la fine del party non l'ho visto in giro" chiesi continuando a tono

"In quel momento" disse facendomi intendere 'in quel lasso di tempo'

"Stavo lavando l'argenteria; ho dovuto sbrigare le operazioni post party da solo ... ah, no aspetti, verso mezzanotte e mezza mi ha raggiunto il suo maggiordomo, è stato molto cortese e grazie al suo aiuto abbiamo finito nel giro di un ora e mezza circa" concluse lui pacato, poi volse lo sguardo a Simon, che si trovata accostato al signor Rosemary

"La volevo ringraziare ancora per la sua disponibilità e-"

"Non ce n'è bisogno, signor Richard, mi ha già ringraziato innumerevoli volte" rispose cortesemente Simon, sfoggiando un sorriso amabile, quasi stesse sorridendo a un bambino

"A proposito, My Lady, poso sapere a che ora è morta la poveretta?"

"Bella domanda" gli risposi io modulando il tono, quasi sussurrando "Ho avuto il permesso dalla polizia di interrogare tutti quelli che hanno avuto contatti con la signora da quando è salita sul traghetto ..." mi voltai a mia volta verso il maggiordomo "Posso chiederle un favore, Richard?"

"Mi dica signorina" rispose lui prontamente

"Simon si occuperà di verificare gli alibi, di lui mi fido ciecamente, mentre tu potresti scrivere ciò che diciamo durante gli interrogatori? Così semplificheremo il lavoro alla polizia"

"Certamente" e dicendo ciò estrasse dal taschino il blocco per le ordinazioni e una penna e si preparò a scrivere; io diedi il permesso di entrare ad un numero limitato di persone, ovvero io, Simon, Robert e Richard, ma quest'ultimo si rifiutò, divenendo pallido all'idea di avvicinarsi alla poveretta.

"Iniziamo con ... l'accendere la luce" dissi facendo due passi all'interno della stanza e premendo l'interruttore; non appena la lampadina, che era a risparmio energetico per cui ci mise un paio di secondi a partire, realizzai la PESSIMA idea che avevo avuto, ma ora mai il danno era fatto; rischiarando la cabina potemmo notare (e capire) come fosse arredata.

Al lato opposto all'entrata vi era una scrivania in ferro, con due cassetti e un portapenne; sopra di essa vi era una penna stilografica abbandonata sul lato sinistro, un foglio di carta per tre quarti compilato, le ultime parole però erano sfumate (o per meglio dire, spalmate); il calamaio era rovesciato, sempre sul lato sinistro, e aveva formato una chiazza s'inchiostro sulla scrivania che poi era colata sul pavimento, poco distante dalla sedia scaraventata a terra, codesta chiazza era stata calpestata dando forma a una strisciata; i letti erano singoli e si estraevano dalla parete a sinistra*, mentre nella parete a destra* c'era un armadio a quattro ante; il pavimento era in parquet mentre le pareti erano bianche con una greca a 20/25 cm dal soffitto grigio freddo, che si intonava con il mobilio metallico; la lampadina non aveva protezioni ed era centrata nel soffitto.

*Sinistra e Destra sono dettati dal punto di vista dello spettatore (in questo caso, Lucy) che si trova sulla soglia della porta

OK; direi che con questo capitolo siano iniziate e finite le cose brutte; nei prossimi capitoli ci saranno gli interrogatori e scopriremo l'assassino (in realtà SCOPRIRETE l'assassino, io lo conosco già XD). Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto =)
Se vi va commentate e lasciate un voto, oppure fate come vi pare, chi sono io per obbligarvi? Quindi ......................................................... SEE YOU NEXT TIME!




Assassinio sul traghetto [COMPLETO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora