Special di Natale IV

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Kinght Lucy

Arrivate all'entrata, decidemmo di continuare il giro per spegnere tutte le luci, anche perché non avevamo ancora le idee ben chiare; al ritorno, salimmo al piano superiore, quello che noi chiamavamo, sin da piccole, 'la zona adulti' dato che ci era sempre stato vietato salire.

Fin'ora avevamo girato 'al buio', dato che ad illuminare i corridoi c'era solo la luce lunare che filtrava dalle ampie finestre, questa volta trovammo la porta di fronte a noi, a due metri di distanza, leggermente socchiusa dalla quale filtrava una luce calda e un fitto e basso vociare, ci avvicinammo con cautela e, notando la mia titubanza nell'afferrare il pomello della porta, Naoki lo fece per me tirandola leggermente verso di se : il vociare si interruppe di colpo, poi sentimmo dei passi avvicinarsi alla porta, seguito da altri passi ben marcati e da altri più ... rumorosi, quasi da tacco alto; allora, colte da un fremito di spavento, ci allontanammo con un balzo, io dietro a mia sorella, poi vedemmo la porta aprirsi e un signore con frac blu scuro, con la luce alle spalle, apparve sulla soglia.

Rimanemmo così per un paio di secondi, poi il mio cervello metabolizzò e riconobbe la figura, così partii di slancio e mi appesi con più leggerezza possibile al collo dell'uomo, che iniziò a ridere e a dirmi di staccarmi; intanto Naoki era rimasta a guardare la scena, dato che non aveva ancora ben chiaro cosa fosse successo; finalmente capì chi fosse l'uomo sulla porta e, non appena mi spostai, si avvicinò di scatto e lo abbracciò forte.

Entrammo entrambe e fummo accolte da varie persone : mamma e papà furono i primi che riconoscemmo, dietro di loro vi era tutta la servitù tra la quale io riconobbi subito quell'uomo alto e snello, sempre composto, di Simon e andai ad abbracciare anche lui, mentre Naoki si avvicinò alla ragazza più giovane, che identificò subito per il colore viola del suo abito; seguirono i vicini i casa e, da dietro l'albero di Natale, infine, sbucarono due teste; sia io che Naoki avvampammo in volto riconoscendo il ragazzo davanti a noi; a destra dell'albero era sbucato Robert, che mi si era avvicinato timidamente facendo aumentare il rossore sul mio volto che oramai sfiorava il colore della vestita; a sinistra invece era apparso un ragazzo alto e robusto, con i capelli neri e gli occhi color cioccolato al latte; come colori era completamente in contrasto con mia sorella, ma lei sembrava davvero molto imbarazzata per accorgersi di questi particolari; si avvicinò con cautela al ragazzo e gli parlò sottovoce


Kinght Naoki

"Che ci fai qui? Non eri in Giappone?!" chiesi imbarazzata

"Hai detto bene : ERO in Giappone" precisò lui

"E chi ti ha detto che abitavo qui?" chiesi ancora

"Sai, scrivere bigliettini volanti con sopra i numeri dei propri genitori non è proprio un ottima idea, così ho pensato di farti una sorpresa, almeno per Natale!" disse avvicinandosi pericolosamente al mio viso

"M-ma guarda te che ragazzo sfacciato! Non si guardano gli appunti degli altri!" lo rimbeccai io "E allontanati, per favore" dissi mettendo il braccio sul suo petto per scostarlo, ma lui non si mosse

"Non voglio, posso rimanere?" mi chiese con un sorriso dolcissimo sulle labbra

"S-sì" risposi avvampando ancora di più; fortunatamente mio padre ruppe il ghiaccio e ci chiamò tutti a tavola; io e lui, come mia sorella e l'altro ragazzo che non conoscevo, ci sedemmo vicini; Lucy e l'altro ragazzo si tenevano timidamente per mano, cercando di farlo notare il meno possibile, io invece non mi mossi di un millimetro e rimasi impalata; a un certo punto sentii un peso sulle spalle : quello sfacciato di Fox mi aveva appoggiato il braccio sulle spalle e ora mi guardava come un angioletto; tentai di spostare il suo braccio ma, come prima, ci mise tutta la sua forza per non muoversi; la notte passò tranquilla; la festa era iniziata verso le 2:00 di notte e erano ormai le 3:30 quando tornai a rivolgergli la parola

"Sai vero che se l'organizzazione ti, no, ci becca ci faranno passare la vita come un incubo?" chiesi intimorita

"Tranquilla; sia tu che io abbiamo chiesto un permesso di prenderci una pausa dal lavoro e ce l'hanno concessa, non c'è nulla di male se stiamo assieme" mi rispose tranquillo; io mi guardai attorno : tutti si stavano divertendo a ballare e chiacchierare, magari anche lui voleva ... feci per tirarmi su ma lui mi trattenne e mi fece tornare a sedere sul divanetto, facendomi intendere che lui stava bene lì e che non dovevo sforzarmi a fare qualcosa che non volevo, così mi rilassai.

Poco dopo ci raggiunse il ragazzo che stava con Lucy e si mise a parlare con Fox

"Ciao" disse rivolto a lui, poi mi guardò "Ciao anche a te, tu devi essere Naoki, la sorella maggiore di Lucy, dico bene?" io cercai di sembrare il più sveglia possibile, e ci riuscii

"Sì" risposi sfoggiando uno dei miei migliori sorrisi "Tu invece sei ... ?"

"Io sono Rosemary Robert, mio padre è laggiù" disse indicando un signore in un angolo che dialogava con mio padre poi, tenendo ancora lui la parola, continuò a parlare "Tu invece, chi sei? Non ti identifico nei parenti di Lucy ..."

"Oh, io?" attaccò Fox "Penso che sia normale che Lucy non abbia mai parlato di me, vengo dal Giappone, qui l'unica che mi conosce è Naoki ... beh, ora anche tu" disse sorridendo "Io sono Stephan Tomochi; ho un nome inglese perché mia madre è di origini inglesi, mentre mio padre è di origini giapponesi" i due ragazzi si strinsero la mano e Robert si sedette accanto a Fox (anche se ora lo potrei chiamare anche con il suo nome) a chiacchierare del più e del meno.

Io inizia ad accusare della stanchezza accumulata e crollai in un sonno profondo appoggiata alla spalla di Stephan


Kinght Lucy

Iniziavo ad essere stanca di ballare, stanca in generale, così cercai con lo sguardo Robert e appena lo trovai mi diressi da lui; avvicinatami, notai mia sorella beatamente addormentata sulla spalla del ragazzo, così mi feci coraggio e mi sedetti affianco a Robert

"Tu devi essere Lucy, dico bene?" disse il ragazzo corvino con un sorriso davvero dolce e gentile

"Sì" risposi leggermente imbarazzata dai suoi occhi puntati su di me

"Ho già fatto conoscenza di Robert, siete molto legati e vi conoscete da quasi un anno, buon per voi" continuò il corvino "Io sono Stephan Tomochi, piacere di conoscerti"

"Piacere tutto mio" risposi, poi mi appoggiai allo schienale imbottito e lasciai scivolare la testa sulla spalla di Robert, che sussultò al contatto

"Si vede che non ci sei abituato" disse Stephan

"P-perché, tu ci sei abituato?" chiese spostando lo sguardo dal suo, al mio volto e a quello di Naoki, poi nuovamente al suo sguardo

"Diciamo di sì, abbiamo già lavorato varie volte di sera assieme e all'inizio crollava quasi sempre" rispose sorridendo Stephan

"B-buon per voi" farfugliò Robert "Da quanti anni vi conoscete?"

"Almeno cinque, se non erro; mi ha sempre detto di essersi allontanata da casa a 15 anni ..."

"Vero" pensai mentre mi addormentavo, poi iniziare a sentire le parole più confuse, infine mi addormentai beatamente in quella posizione non tanto scomoda, ma con tutta la stanchezza che avevo addosso, mi sarebbe andato bene di dormire anche sul pavimento.

La mattina seguente venne consegnata una copia di una foto a tutti e quattro; la foto ritraeva quattro ragazzi addormentati su un divano rosso porpora...



BUON NATALE E BUONE FESTE A TUTTI VOI!



Assassinio sul traghetto [COMPLETO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora