Cap 16

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Sentivo dei baci lungo tutto il collo scendere verso la clavicola e poi ripercorrere la strada al contrario. Aprii piano gli occhi e trovai Samuele che mi guardava. Gli sorrisi e lui ricambiò. "Come stai?" "Credo bene. Ora bisogna vedere quando mi alzo." "Ma se vuoi possiamo stare a letto tutto il giorno..." Risi a quella sua proposta. "E se io volessi andare in spiaggia tutto il giorno?" "Faremo tutto quello che vuoi. Voglio che tu sia rilassata per il resto della vacanza." I restanti tre giorni non ci spostammo molto dall'albergo. I nostri movimenti comprendevano la spiaggia, la spa dell'hotel, la sala da pranzo e la nostra camera. In quell'arco di tempo ero talmente felice per ciò che era successo che era come camminare sulle nuvole. Samu era sempre preoccupato che potessi stare male e questo mi rincuorava moltissimo. Salimmo in macchina alle 8.00 di sera dell'11 agosto. Io mi rannicchiai subito vicino al mio ragazzo e lui mi circondò le spalle con un braccio. Nel frattempo mi passava l'altra mano fra i capelli. Era un gesto che avevo sempre adorato perché mi rilassava in modo incredibile: così, poco dopo, mi addormentai.


Ero circondata da un odore familiare. Mi svegliai e mi ritrovai nella mia stanza, nel mio letto. Probabilmente Samu non aveva voluto svegliarmi e mi aveva portato in casa di peso.Mi alzai e raggiunsi il piano inferiore. In cucina c'erano i miei genitori, Giulia e Marco. Mi sedetti e cominciai a mangiare. "Allora Mati, com'è andata?" Sorrisi e arrossì al ricordo del mio compleanno. "Benissimo. Giulia quando ho finito di mangiare posso farti vedere una cosa?" "Certo!" Dieci minuti dopo eravamo in camera mia: mia sorella sul letto e io per terra di fianco alla valigia a cercare il vestito. "Allora cosa mi volevi far vedere?" "Mentre ero in puglia ho trovato un bellissimo vestito per il tuo matrimonio e te lo volevo far vedere. Aspetta qui che vado a metterlo." Andai in bagno e indossai i vestito abbinandolo a dei tacchi 12 neri. Notai che con l'abbronzatura degli ultimi tre giorni stava davvero bene e ne fui felice. tornai in camera e Giulia rimase senza parole. "Mati stai benissimo!" Sorrisi e mi specchiai nello specchio a figura intera dietro alla porta. "Posso chiederti una cosa?" "Sì" Giulia mi guardò un po', poi parlò. "L'avete fatto, vero?" Mi voltai di scatto verso di lei con lo sguardo atterrito. Come lo aveva capito? Come a leggermi nel pensiero rispose alla mia domanda inespressa. "Sei raggiante, più donna dell'ultima volta che ti ho visto. E non può essere stata solo l'aria diversa a fare questo cambiamento." Mi sedetti sul letto di fianco a lei e annuii."Sì, l'abbiamo fatto la sera del mio compleanno. A dire la verità è stata un'idea mia, lui non ci aveva neanche pensato. Ha cercato di dissuadermi fino all'ultimo." Sospirai. "Che c'è? Non ti è piaciuto?" La smentii subito. "No, no, mi è piaciuto molto, anzi è stato perfetto, come lo immaginavo. Però mi sento strana. in senso positivo, ma strana." "Non è che sei incinta?" Io sgranai gli occhi. "No! Avevo preso precauzioni nel caso succedesse e quindi escludo questa possibilità." "Beh allora può essere che sei ancora scombussolata per il viaggio e per quello che è successo. Anche io ero frastornata la prima volta." "Grazie mille Giulia, mi sei stata di ottimo aiuto." La abbracciai forte e respirai il suo profumo: quello di famiglia. "Ma senti un po': come mai tu e Marco siete qui?" "Siamo venuti per chiederti di aiutarci con gli ultimi dettagli se ti va, inoltre ho chiamato parrucchiere, estetista e truccatrice per la mattina prima del matrimonio. Angela ha già detto che ne approffitterà, mamma è d'accordo ma vuole sapere se vieni anche tu. Sei dei nostri per farti coccolare un po' quel giorno?" Feci finta di pensarci su per prenderla in giro."Ma, non saprei... certo che vengo! Chi se lo perde un trattamento così!" Giulia mi saltò addosso e insieme andammo di sotto dal resto della famiglia. I giorni seguenti passarono velocemente tra prove di acconciature, del vestito da sposa, la rifinitura dei centrotavola e delle decorazioni nel giardino della futura casa degli sposi. Infatti avevano deciso di festeggiare a casa loro per motivi economici, ma anche perchè avevano un giardino che era la fine del mondo. Andai anche all'addio al nubilato e per poco non mi ubriacai: che male c'era, in fondo era mia sorella quella che si stava per sposare. La notte prima delle delle nozze, Giulia e le sue testimoni vennero a dormire a casa da noi perchè mia sorella voleva rispettare la tradizione dell'ultima notte. Fecero baccano fino a tardi e io non riuscii a dormire molto perchè ero nella stanza a fianco. Sta di fatto che la mattina dopo eravamo sei zombie e dovevamo festeggiare per tutto il giorno!



Dipendo da te ~ We stay together trilogy~ #Wattys 2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora