Cap 18

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Dopo il matrimonio avevo subito ripreso a studiare. Infatti mi avevano comunicato che avrei avuto l'esame per entrare in quarta il 12 settembre e dovevo fare un ripasso generale. Inoltre Samuele compiva 18 anni e io volevo organizzargli una festa a sorpresa bellissima. Per l'esame sapevo tutto il programma dell'anno precedente, anche quello che avevo già fatto, quindi non ero troppo spaventata. quel giorno mi accompagnò Samu all'esame con il motorino, visto che non aveva ancora la patente. Risposi a tutte le domande che mi fecero e non diedi segno di insicurezza. mi dissero subito che ero passata e tornai fuori dalla scuola dove mi stava aspettando il mio ragazzo. Tornammo a casa e festeggiammo a nostro modo.

Dal 15 settembre iniziò l'inferno: era ripartita la scuola e implicava dello studio costante, inoltre dovevo organizzare la festa di Samu, così mi misi sotto per riuscire a fare tutto. Avevo organizzato una festa a sorpresa a casa mia con tutti i nostri amici il giorno prima del suo compleanno: il 28, invece, saremmo andati al concerto di Emma Marrone in prima fila. Era il 27 settembre, un sabato pomeriggio. Scrissi al mio ragazzo:"Stasera non devo fare nulla, vieni da me?" "Certo, a che ora?" "Boh, verso le dieci e mezzo undici va bene?" "Perfetto, ci vediamo dopo." "A dopo." I miei genitori mi avevano lasciato la casa libera quel weekend per fare la festa, così mi ritrovai a spostare i mobili per fare spazio al dj e a tutto il resto. Verso le sette andai in camera a prepararmi: mi feci la doccia con il bagnoschiuma alla vaniglia, poi indossai un completino in pizzo bianco e mi asciugai i capelli. Misi un vestito bianco con lo scollo a barca e le maniche in pizzo larghe e lo abbinai e degli stivaletti grigi tacco 10. Modellai i capelli in dei boccoli e mi truccai con un ombretto color carne e un rossetto rosso fuoco. Scesi che erano le nove e mezzo, proprio mentre arrivava Giuliano, il mio amico dj. Tirai fuori alcune bottiglie di spritz e vodka e aspettai l'arrivo dei barman. Verso le dieci erano arrivati tutti i nostri amici, chi con del cibo, chi con dell'alcool. Alle 10.45 la moto di Samu fu parcheggiata di fianco a casa mia. Non c'erano altre auto, perché le avevo fatte parcheggiare in una casa abbandonata lì vicino. Si nascosero tutti e io spensi le luci. Samu aveva una copia delle mie chiavi di casa e non ci fu bisogno che gli aprissi io. "Mati? Sei in casa? Tutto bene?" Accesi le luci e i nostri amici gli si buttarono addosso. Aveva un'espressione stupita e continuava a guardarsi intorno senza capire cosa stesse succedendo. Mi feci dare due drink dal barman e mi avvicinai a lui. Quando mi vide mi squadrò da capo a piedi e sorrise malizioso, poi mi attirò a se e mi baciò avidamente davanti a tutti. Dopo il bacio prese il suo bicchiere dalla mia mano e lo bevemmo tutto d'un fiato. Ballammo e bevemmo per tutta la sera, fino alle tre di notte quando ormai non era rimasto più nessuno. Salutammo i nostri amici e ci dirigemmo al piano superiore in camera mia. Ci spogliammo e il suo sguardo divenne ancora più languido quando vide il completino. "E questo dove lo hai preso?" Gli sorrisi maliziosa. "In un negozio apposta per il tuo compleanno." Mi avvicinai lentamente spogliandomi per lui e lo baciai. Poco dopo ero stesa sul letto e lui era dentro di me, ed era bello come tutte le volte che lo avevamo fatto.

La mattina dopo mi svegliai prima del mio ragazzo e decisi di portargli la colazione a letto, visto che era il suo vero compleanno. Indossai una vecchia camicia e andai di sotto a preparare il caffè e a tirare fuori dal frigo le brioches per riscaldarle. Una volta che fu tutto pronto, appoggiai cibo e bevande su un vassoio di legno e portai tutto in camera. Quando entrai, notai che stava ancora dormendo, così appoggiai il vassoio sulla scrivania e, imitando una pantera, salii sul letto per svegliarlo. Cominciai a baciargli il collo e il petto, per poi passare dietro l'orecchio. Capii che si era svegliato quando sentii un grugnito. "Dormito bene cucciolo?" "Benissimo piccola, ma avrei preferito continuare." "Ma non si può! Ho altri programmi per oggi, ti devo dare il regalo." "Non era la festa di ieri sera e quella di stanotte?" "No. Per prima cosa c'è la colazione a letto." "Così mi vizi." Presi il vassoio e mi stesi vicino a lui per fare colazione insieme. Una volta finito lo mandai a farsi una doccia mentre io finivo di organizzare il tutto per il pomeriggio. Appena pronti chiamai un taxi che ci portò direttamente di fronte allo stadio dove si sarebbe tenuto il concerto. Visto che avevamo i biglietti in prima fila saltammo la coda e ci accomodammo subito nei posti a noi riservati. Samuele non smise di sorridere e cantare per tutta la durata del concerto e, alla fine, i diede un bacio lungo e appassionato. Come ultima sorpresa lo portai nel backstage per fargli conoscere una delle sue cantanti preferite.


Dipendo da te ~ We stay together trilogy~ #Wattys 2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora