Riconobbi la sua voce ancor prima di girarmi. Era venuto a prendermi.
Io e Ryan ci voltammo verso di lui e mi aprii in un grosso sorriso guardandolo. Lui, invece, fissava torvo Ryan il quale era sbiancato di colpo.
Era spaventato, potevo leggerlo nel suo sguardo ma stranamente anche ammirato.Mi sentivo quasi soddisfatta da quella sua reazione. Non era più tanto arrogante adesso.
- No, affatto - dissi. - Ryan se ne stava andando. - Lo guardai con un sorrisetto. - Non è vero, Ryan?
Mi guardò confuso passando con gli occhi da me al pugile, chiedendosi probabilmente quale fosse il legame tra noi.
Christian ricambiò lo sguardo inarcando le sopracciglia e aspettando la sua risposta.
- Si - balbettò Ryan alzando le mani in segno di difesa. Si allontanò in fretta dileguandosi tra gli altri e a quel punto restammo da soli.
Era bellissimo. Doveva essersi dato una breve risciacquata visto il viso e i capelli biondi gocciolanti e l'asciugamano che portava al collo. Era ancora a torso nudo e mi beai della visione dei sui addominali e della V che scompariva dentro i pantaloncini.
- A quanto pare non posso lasciarti neanche un attimo da sola - mormorò lui avvicinandosi a me. Le sue parole non potevano essere più che vere dopo essere intervenuto in mio soccorso due volte quella sera.
Abbassai la testa mortificata.- Ti stava dando fastidio? - mi chiese indicando con un cenno del capo il punto in cui Ryan era appena scomparso.
- Oh no - risposi. - È tutto apposto.
- Sicura? - insistette.
Annuii. Avevo l'impressione che se gli avessi detto di no non ci avrebbe pensato due volte a rincorrere il ragazzo della mia migliore amica e dargli qualche pugno. E la cosa mi lusingava.
- Bene - disse e mi prese per mano. Spalancai i miei occhi verdi per lo stupore ma lo seguii quando cominciò a muoversi. Per qualche strano motivo mi fidavo di quel misterioso e l'avrei seguito ovunque mi avrebbe portata.
Mi piaceva che mi stringesse la mano. La sua presa era forte e la sua mano calda avvolgeva completamente la mia. Inoltre, aveva il palmo ruvido probabilmente per il fatto che si allenava molto ma apprezzavo anche questo.
Christian fece strada finché non uscimmo dall'edificio. Mi ero accorta del fatto che avessimo preso una strada diversa da quella con cui ero arrivata io. Eravamo passati per una piccola stanzetta adibita a spogliatoio dove aveva preso al volo il suo borsone. Gli fui grata. Non ci tenevo a fare un altro viaggetto in quel corridoio buio.
Non disse niente mentre camminava e io cercai di adattarmi al suo passo veloce, fortunatamente portavo un comodo paio di All-Star.Mi sarebbe piaciuto vedere una delle ragazze lì dentro seguirlo con i suoi tacchi a spillo e la immaginai cadere rovinosamente sull'asfalto.
Dovetti coprirmi la bocca con una mano per non ridere da sola come una cretina.Andammo verso quella che doveva essere la sua auto, una Range Rover, e fu solo quando la raggiungemmo che mi lasciò la mano per prendere le chiavi da una delle tasche del borsone.
Schiacciò il pulsante di apertura delle portiere e mi aprì quella del passeggero facendomi cenno di salire.
Acconsentii senza esitazioni.
Lui fece il giro della macchina e lo sentii aprire il portabagagli.
Mentre lo aspettavo mi resi conto di quello che stavo facendo: ero appena salita in macchina con uno sconosciuto senza battere ciglio facendo esattamente ciò che nessuna ragazza avrebbe dovuto fare nella mia situazione.
Se lo avesse scoperto, mia madre si sarebbe presa un colpo.

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Hard
ChickLitQuando la sua migliore le chiede aiuto per indagare sul suo ragazzo, Thia Harrison non si aspetta di certo di dover passare la notte appostata dietro ad un cespuglio e ancora meno di cadere tra le braccia di un magnifico ragazzo dagli occhi color mi...