7° Capitolo:

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Questa volta Michele non dice niente, non riesce a prendere in giro la ragazza. Vorrei tanto punzecchiarlo su questo, ma non sono così stronza. Michele guarda il locale fingendo interesse mentre dentro di lui si sente a disagio e vorrebbe che qualcuno parli. Tutti rimaniamo in silenzio per un po', aspettiamo una delle battutine di Michele invano. io non miglioro la situazione, preferisco sorseggiare il mio caffè e guardarlo in attesa.

Finalmente il silenzio svanisce e incominciamo a ridere e ricordare i vecchi tempi passati insieme. Un cameriere si avvicina e chiedendo a Giovanni se ci andava di accomodarci, ci alziamo per raggiungere il tavolo vicino alla ringhiera. Un po' più lontano, ma non troppo, c'è un piccolo palchetto occupato da vari strumenti: una chitarra, una batteria e un asta col microfono.

<< Ci sarà anche la musica dal vivo?>> chiedo speranzosa,

<< Quasi ogni sera, si esibiscono dei giovani ragazzi che vogliono diventare famosi! Ma purtroppo qui non vengono personaggi famosi che potrebbero aiutarli!>>,

<< Mi dispiace per loro! Vorrei aiutarli però!>>,

<< Non puoi fare miracoli! Non sei Gesù!>> mi dice Ferdinando.

Mi sento un po' in colpa, vorrei aiutarli a realizzare il loro sogno, ma è vero anche che a me nessuno mi ha aiutato, per arrivare dove sono ho lavorato e l'ho guadagnato con i miei sforzi e non c'è niente di più gratificante di questo.

<< Volete ordinare?>> chiede un cameriere,

<< Giovanni, cosa ci consigli?>> chiedo,

<< Allora, facciamo antipasti di pesce! Poi due primi, il cuoco già sa cosa deve cucinare e poi>> incomincia Giovanni,

<< Va chian! Bast!>> dice Michele sorpreso,

<< Due primi bastano e avanzano! Non siamo più ragazzini, non mangiamo così tanto!>> dice Ferdinando,

<< Allora facciamo un solo primo e un secondo!>>,

<< Quale tra i due?>>,

<< Fai a scelta del cuoco!>> continua l'ordinazione Giovanni,

<< Va bene, e da bere?>>,

<< Per me una birra bella fresca!>> dico prima che Giovanni potesse parlare.

Tutti mi guardano straniti.

<< Con il pesce vuoi prendere una birra?>> dice lui fulminandomi con lo sguardo,<< Del vino bianco! Questo!>> continua indicando al cameriere un vino sul menù.

<< Ve li porterò tra un po'!>>,

<< Il vino portalo insieme al primo piatto!>> dice Giovanni.

Il cameriere porta un cesto di pane fresco a tavola. È quello col finocchietto, il mio preferito.

I musicisti si posizionano sul palco e incominciano a suonare qualcosina per passare un po' il tempo e aspettare che il locale si riempie.

Piano piano i tavoli incominciano ad essere occupati, ma non c'è una grande folla. I musicisti cantano canzoni moderne, movimentate e devo ammettere che in alcune sono molto più bravi dei cantanti stessi.

Gli antipasti arrivano e fortunatamente ognuno aveva un piatto proprio altrimenti non riuscivo nemmeno a prendere una cosa. Tutti si sono affrettati a mangiare le loro porzioni con una voracità assurda.

<< Fortuna che non siamo più ragazzini!>> faccio il verso a Ferdinando, << Giovà... sicondo me fai megj se chier pur l'at primm!>> dico ridendo,

Gioco di un AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora