11° Capitolo:

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Si sentiva molto forte la tensione e l'odio. La ragazza mi guarda confusa ma anche incuriosita. Vuole sapere chi era e cosa succedeva. Giuro che se non c'era lei potevo perdere la calma e spaccargli quella faccia di cane che si ritrova. E poi, con quelle parole voleva offendermi? Poiché faccio la scrittrice secondo lui io non faccio niente? Al diavolo lui e i suoi pensieri stupidi, non voglio rovinarmi ancora di più la giornata. Finalmente avevo trovato un equilibrio e non voglio spezzarlo adesso.

<< La futura moglie è la donna che hai amato?>> domanda,

<< Si!>> abbasso la testa,

<< È un vero cretino! Dire queste cose non è per niente da persone mature!>>,

<< Tra me e lui non c'è mai stato un bel rapporto!>>.

~

" In una piccola stradina stretta si sentono dei rumori. Ci sono Maria con la schiena vicino al freddo muro e Gennaro che le blocca ogni via d'uscita. Sono molto vicini, soprattutto i loro visi.

<< Dai, un piccolo bacio>> dice lui, << Cosa ti costa? Non lo verrà mai a sapere!>>,

<< No, lasciami stare!>> riesce ad allontanarlo di poco,

<< Lo so che lo vuoi!>> blocca le mani di Maria al muro,

<<No!>> afferma Maria mentre scuote la testa ripetutamente cercando di allontanarla da quella del ragazzo muscoloso,

<<Lasciala stare! Non ti vuole!>> gli ordino,

<< Ma ma vatten! Si sul nu' miez masculo!>>,

<< Ti ho detto di lasciarla andare!>> gli ringhio contro,

<<Tien!>> getta Maria su di me, << Famme bberè cosà saje fa' mo'!>>.

Abbraccio forte Maria che intanto trema per la paura.

<< Torna a casa!>> le sussurro,

<< Non ti lascio sola con lui!>,

<< Fa quello che ti ho detto! Vai!>> sciolgo l'abbraccio per poi avanzare verso il ragazzo grosso e muscoloso.

Ripetutamente cerca di colpirmi, ma la mia agilità ha la meglio sulla sua lentezza dei movimenti. Ciò che lo caratterizza è la forza e la sua grandezza, ma i suoi movimenti per quanto forti non sono veloci ed è molto semplice schivarli. Cerca ancora una volta di colpirmi, ma questa volta gli blocco il pugno chiuso e velocemente lo porto dietro alla sua schiena per poi alzarlo e provocargli così abbastanza dolore da farlo piegare e cadere con le ginocchia sul suolo.

<< Te ne vai con le tue gambe o ti devo portare io a casa?>> gli domando,

<<Non finirà così!>> dice alzandosi, << Non te la farò passare liscia!>> urla mentre scappa via.

Maria non si è mai allontanata da me e quando Gennaro esce dalla stradina, mi avvicino alla ragazza e l'abbraccio forte.

<< Va tutto bene?>> domando,

<< Si!>> mi stringe ancora più forte,

<< Non ti accadrà niente di brutto se resterai vicino a me! Mai!>>,

<< Ti amo!>> ripete come se fosse un disco rotto, << Amo solo te!>>"

~

Gioco di un AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora