9° Capitolo:

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Entro nella stanza d'albergo ed esco fuori al balcone. Il profumo del mare mischiato a quello della montagna rende la serata ancora più speciale. Inebria il corpo facendo volare la mia anima tormentata. La luna mi fa compagnia in questa lunga notte senza sonno. La guardo con gli occhi di una poetessa ed essa rispecchia la mia vita. Quante cose fatte e quante cose non fatte per paura. La mia vita sembra così piena che anche se la morte bussasse alla mia porta in quest'istante, sarei lo stesso contenta e forse anche più sollevata. Non potrei più soffrire per il vicino sposalizio di Maria e i lettori mi ricorderanno per i libri scritti non per quelli mai scritti. Non mi è mai capitato di rimanere senza neanche un idea, forse una sola volta. Ma solo Maria riuscì a sbloccare la mia mente. La chiamavo "la mia piccola musa ispiratrice". Lei mi sussurrava piano idea senza neanche accorgersi. Ogni piccola mossa mi dava una nuova storia, ogni piccola parola mi dava un titolo perfetto. Ma ogni suo bacio...mi dava la sensazione di essere in una delle mie storie. Di quelle felici, senza colpi di scena o dolore. Solo amore e ancora amore. Come quei film vecchi della famiglia perfetta. Al dir il vero li ho sempre odiati! Non sono realistici, non esistono famiglie così! Eppure quando stavo con lei era come se esistessero d'avvero! Strano e ora che ci penso, capisco che l'amore adolescenziale è molto diverso da quello adulto. Forse poiché vado alla ricerca di quelle sensazioni strane, non trovo una donna da amare! Ma se sono solo sensazioni adolescenziali, perché le sento ancora quando le sto vicino? Ah quel dannato bacio! Perché le mie labbra hanno toccato le sue? Perché il suo tocco mi ha provocato la pelle d'oca? Perché sento ancora quelle sensazioni d'adolescente se le sto vicina? Forse per i ricordi che scombussolano la mente e il cuore! Che sia dannato quel bacio! Devo andare avanti e devo farlo adesso, prima che la mia mente non mi abbandoni del tutto. Si sposerà dannazione, e non con me! Mi devo svegliare da quest'incantesimo e liberarmi da queste catene! Ma a chi voglio prendere in giro? Lo sappiamo io e anche la luna li su che l'amo ancora ed è questo ciò che mi blocca. Non riesco a dimenticarla e non lo farò mai!

Sospiro prima di parlare alla grande e tonda luna.

<<Vorrei che anche tu guardassi le stelle! Le stesse ed identiche stele che io, in questo momento, ammiro con dolore! Cosa significa quel bacio per te? Un addio, un mi manchi o un non dimenticarmi? No! Semplicemente volevi infliggermi altro dolore! Ti piace torturarmi? Come puoi farmi questo? Perché quando penso ad un'altra sento di tradirti? Perché tu puoi andare avanti ed io no? Perché io vivo nei ricordi mentre tu nel presente? Perché non posso viverci anche io? Liberami da quest'incantesimo!>> sospiro, << Sto impazzendo guarda! Cerco spiegazioni alla luna! Come se poi possa rispondermi!>> dico prima di rientrare.

Lascio le porte in vetro aperte mentre salgo di sopra e mi stendo sul soffice letto. Chiudo gli occhi e lentamente prendo sonno.

Mi sveglio di scatto. Sono sudata e ho l'affanno. Non ricordo il sogno ma di certo non era uno dei più belli. Guardo l'orologio alla mia destra:

'6:18'.

Sono ancora in tempo per vedere l'alba così mi vesto velocemente e scendo nel grande giardino dell'hotel. Mi siedo sul freddo e bagnato prato mentre aspetto impaziente il meraviglioso spettacolo naturale che avviene ogni mattina. Non ho mai visto l'alba e questa è la prima volta. Il naso è all'insù mentre il mio sguardo da bambina ammira quello spazio vuoto che poi verrà occupato dal sole.

<< Ecco! Le 6:26!>> dico impaziente.

Il sole sorge lento, timido da dietro alle montagne. Sembra un bambino alla sua prima recita scolastica che esce fuori da dietro al sipario con grande timidezza sotto gli occhi impazienti e sorridenti dei vari spettatori.

Prendo un foglio e descrivo la scena, così da usarla un giorno in una mia eventuale storia.

Il sole ormai è sorto ed è meglio se vado a farmi una doccia.

Gioco di un AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora