25° Capitolo

458 14 0
                                    

Un poliziotto si avvicina e incomincia a domandarmi della posizione di Gennaro. So bene che non mi è permesso inseguire quel verme, così mi limito ad indicargli la strada imboccata da lui.

Gli agenti non riusciranno a prenderlo perché non sanno dove si nasconde. Sicuramente ha già raggiunto il suo posto nascosto e nessuno lo troverà mai. Aspetterà tra quelle quattro mura fino a quando le acque non si saranno calmate per poi uscire e fuggire. Non posso rimanere immobile, non posso vedere un altro criminale la faccia franca.

<< Ei, devo fare un servizio!>> dico a Maria,

<< Non ci casco! Vengo con te!>>,

<< È troppo pericoloso!>>,

<< Allora vengo anche io!>> dice Ferdinando.

Non sono sicura se portarlo con me o meno. È troppo pericoloso e non voglio mettere in pericolo le persone a cui voglio bene. Ma so anche che lui è molto più forte di me e potrà essermi di grande aiuto.

Devo far in fretta, devo prendere una decisone!

Annuisco ma il prete, ancor prima di poter muovermi, mi dice fermandomi: << Aspetta però! Tra un po' arrivano anche dei rinforzi!>>,

<< Dobbiamo muoverci!>> dico nervosamente.

In breve tempo vedo in lontananza Michele e Giovanni che si avvicinano con sempre più velocità.

Stiamo per imboccare la stessa strada fatta da Gennaro quando un agente ci ferma intuendo le nostre intenzioni.

<< Cosa cercate di fare? intralciarci?>> afferma l'agente,

<< No! trovare quel verme!>> affermo ormai con gli occhi colmi di odio,

<< Riusciremo a trovarlo, non dovete preoccuparvi!>>,

<< Senza offesa, ma dubito che ci riuscirete! Conosco il posto in cui si nasconde e sono sicura che ora si trova li!>>,

<< Mi dica dove e ci andremo immediatamente!>>,

<< Vi mostrerò io stessa la sua posizione! Voglio vedere coi miei occhi quel miserabile con le manette che gli stringono i polsi!>>.

L'agente tentenna, cerca di dissuaderci più di una volta ma ottiene scarsi risultati.

<< Va bene! Ma non deve intromettersi nell'arresto! Ci siamo capiti?>>,

<< Come desidera! Basta che ci diamo una mossa!>> affermo avanzando a passo deciso e veloce.

Gli altri sono al mio fianco con i pugni saldi e la preoccupazione negli occhi. Sanno bene che non sono più lucida e la fame di vendetta regna dentro di me. Tutto è opaco, l'unica cosa illuminata nella mia mente è l'odio per quell'essere che ha brutalmente picchiato la donna che amo. Più ci avviciniamo al nascondiglio, più l'immagine del suo corpo, inginocchiato ai miei piedi mentre il suo collo è stretto nella morsa nelle mie mani, diventa chiara e quasi reale.

<< Eccoci qui!>> affermo fermandomi di scatto.

<< Ma è impossibile!>> ribatte l'agente.

Non ha tutti torti, nessuna persona sana di mente si nasconderebbe all'interno di quelle mura.

Proprio alle spalle della piazza, c'è un mulino abbandonato con una fitta vegetazione. Questa zona si chiama il Vallone dei Mulini ed è intagliata da due corsi d'acquai: Casarlano-Cesarano e S. Antonino. È una struttura fatta in pietra ma ormai inutilizzata dagli inizi del '900. Vista dall'alto sembra uno spettacolo meraviglioso, ma è consigliabile ammirarlo dall'alto e non entrarci.

Gioco di un AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora