19° Capitolo:

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Si siede sul braccio della poltrona dove ero seduta e prendendo la mia testa, l'appoggia sul suo petto e accarezzando dolcemente i capelli, dice:

<< La paura era più grande dell'amore che provavo per te, almeno così pensavo! Ma da quando sei tornata, tutto è cambiato! Ho capito che non ero andata avanti, ma semplicemente ho finto di essere una persona che non ero! Non sono quella giusta per Gennaro, lo so! Non sono la figlia perfetta che voleva mia madre! Io sono semplicemente io! Una ragazza che ama solo un'altra ragazza da quando le donò quella bambola al porto!>>.

Alzo la testa e con dolore guardo i suoi occhi lucidi. Accarezzo la sua guancia e con grande speranza nel cuore oso dire:

<< Sei ancora in tempo per fermare tutto e fuggire con me!>>.

Sorride come se non ci fosse altra possibilità. Come se il suo destino, bello o brutto che sia, fosse quello di sposare Gennaro.

<< Lo sai! Ho scelto di indossare questa maschera e ora devo continuare questa commedia!>> accarezza la mia guancia col suo soffice e delicato pollice.

Mi bacia la guancia e ancora con gli occhi lucidi mi sorride per poi uscire da quella stanza lasciandomi sola con il dolore e il cuore in mano.

Non voglio scoppiare a piangere a causa sua, non questa voglia. Voglio e devo reprimere questo dolore dentro di me e affrontare questa situazione a testa alta. Sarà difficile lo so bene, ma poi quando scalerò questa montagna di dolori, la vista sarà stupenda. È questo ciò che voglio, voglio arrivare in cima e ammirare lo spettacolo avanti a me con occhi differenti di quelli di adesso.

Vado in bagno per sciacquarmi la faccia e indossare il costume per poi andare in spiaggia e farmi un bel bagno.

Non è possibile che da quando sto qui, l'unico bagno che ho fatto è stato quando stavo per affogare per fare una stupida gara con Maria.

Arrivata sulla spiaggia, appoggio l'asciugamano sui ciottoli. Ci sono molte persone sulla spiaggia libera ma fortunatamente ho trovato un posto libero per me.

Mi getto velocemente nella acque fresche di Sorrento e mi rilasso mentre la corrente mi culla dolcemente come una mamma col suo piccolo e indifeso pargolo. Sento l'acqua in faccia così alzo la testa e vedo un gruppo di ragazzi che giocano e scherzano.

<< Scusi!>> dice uno di loro,

<< Non preoccupatevi, ma fate attenzione!>> dico allontanandomi.

Anche se il mare riusciva a calmarmi, questa volta non fu così! Forse per le troppe persone o per i ragazzi che urlano e si schizzano. Così decido di uscire e asciugarmi. Il tempo passa e il costume ancora si deve asciugare del tutto. Odio farmi il bagno solo per questo! Torno in hotel per cambiarmi e poi andare a casa di Anna. Forse lei mi avrebbe aiutata.

<< Cosa succede Amelia?>> domanda quando siamo sedute al tavolo della cucina,

<< Sono una stupida!>>,

<< Questo lo so benissimo, ma secondo te perché?>>,

<< Sto aiutando Maria col matrimonio!>> abbasso la testa per paura dei suoi occhi,

<< Perché?>> domanda soltanto, ma il suo tono è fermo e duro,

<< Non ne ho idea! Dentro di me voglio starle vicina! Ma la mia mente lo voleva per farmi rendere conto ancora di più del loro matrimonio! O almeno credo!>>,

<< Tu devi starle il più lontana possibile!>>,

<< Ma non ci riesco!>>,

Gioco di un AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora