Capitolo 2° REVISIONATO

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Come avevamo immaginato, davanti al " Cines del Paseo", c'erano ad aspettarci i nostri mitici e strampalati amici. Anche da un miliardo di metri di distanza, li avrei riconosciuti. E se mi concentravo bene riuscivo a capire anche cosa ci stavano dicevano, o meglio urlando, in quel momento. Si, perché loro sono così, casinari e pieni di vita, ma soprattutto unici. Le mie tre migliori amiche, Alexia la folle, Camilla la temeraria, nulla riusciva a spaventarla, e poi c'era Luz, lei era quella che portava luce a chiunque le si avvicinasse, bella e intraprendente, solare e anche timida, soprattutto se si trattava di ragazzi, e in particolar modo se si trattava di Dan, uno dei migliori amici di Ryan insieme a Braian e Rodrigo, i ragazzi più alti e più abbronzati che io abbia mai visto.

- Dai pigroni muovetevi, il film sta per cominciare. I biglietti li abbiamo già presi, aspettano solo noi. - lo disse come se, otto ragazzi in ritardo, avessero davvero il potere di far rimandare l'inizio del film di cinque minuti, ma quella era Alexia e a lei piaceva credere di essere così importante, credeva di meritare tutta quell'importanza che si dava, soprattutto davanti a Rodrigo che, come lo definiva lei, era una miniera fatta di muscoli e simpatia e si meritava solo il meglio, cioè lei. Era una ragazza molto ambiziosa e singolare.

- Eccoci, non ti scaldare troppo Alexia, abbiamo solo cinque minuti di ritardo, cosa vuoi che sia? - mi guardò di traverso - adesso siamo qui, si rilassi un po' principessa - le feci la linguaccia e mi buttai al suo collo per smorzare un po' la situazione. Ero contenta di uscire con le mie amiche, soprattutto perché le risate erano assicurate, e ahimè non solo quelle.

- Cinque minuti di ritardo dici? È un po' che vi aspettiamo ma per questa volta siete perdonati, solo perché vi vogliamo tantooo bene. - Ecco la mia amica. Era sempre stata così dalla prima volta che la incontrai in prima media, e da allora non cambiò nemmeno di una virgola.

Dopo tanti convenevoli, saluti e strigliate di capo entrammo e ci avviammo verso la biglietteria.

- Ciao Juan. Dimmi che il film non è ancora iniziato. Ti preeeegooooo.

- Ecco il gruppo dei soliti ritardatari. Mi dispiace dirvi che film è già iniziato, ma dato che avete già i biglietti potete passare, garantisco io e mi raccomando di non fare rumore. Non voglio finire nei guai. - lo disse come se non ci conoscesse e come se fosse possibile non farsi notare con quei quattro pazzi scalmanati quali erano Alexia, Camila, Rodrigo e Braian.

Ma facciamo un passo indietro quasi dimenticavo di dirvi chi era Juan. Era un nostro compagno di scuola che, anche se aveva solo sedici anni come noi, durante il fine settimana lavorava nella biglietteria del cinema, ed era anche il ragazzo che qualche tempo fa si era dichiarato nei miei confronti. Poverino c'era rimasto male quando gli dissi che mi faceva piacere il suo interessamento, dal momento che era l'unico ragazzo oltre Ryan a cui io interessassi, ma che ero già impegnata. Immaginai che avesse ancora una cotta per me perché la tristezza che passò sul suo viso, nel momento in cui mi vide, era palese, anche se cercava di nasconderlo.

- Dai andiamo. Non voglio perdermi un altro minuto di più. - disse il solito lamentoso di Braian.

- Voi andate avanti, io mi fermo a prendere una bottiglia di acqua. Volete qualcosa?

- No grazie. - risposero tutti e sette all'unisono prima di entrare in sala proiezioni.

- Vuoi che ti aspetto? - il mio Rayan, era sempre così premuroso e gentile.

- No vai anche tu con loro. Vi raggiungo subito. - gli feci uno dei miei sorrisi rassicuranti e mi diressi verso la biglietteria, cioè dove vi era anche la somministrazione delle bevande e dei pop corn e dove c'era Juan che si accorse solo dopo un po' di tempo della mia presenza davanti al bancone.

A Secret Inside Me (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora