I raggi del sole mattutino filtrano attraverso le nuvole e si propagano in ogni dove, dentro la mia camera. È un sole diverso da quello che conosco abitualmente. Il "mio sole" è un pò più caldo ogni giorno che passa, mentre questo è tiepido, direi più freddo che caldo. Già, forse è dovuto al fatto che non sono più in Argentina, bensì in Italia, in un paese sperduto di nome... aspé com'è che si chiama? In questo momento non lo ricordo nemmeno. Quanto odio tutto questo! L'unica cosa positiva, della notte appena trascorsa, é che non ho fatto strani sogni e, con dispiacere, non ho avuto più alcun contatto nemmeno con Bayron. Chissà che ore saranno, e dove saranno tutti.
- Buongiorno signorina. Dormito bene? Mi è preso un colpo, dannazione! È Miss Clara, la cameriera di mia nonna. Ma da dove sbuca? Non ho sentito aprire o chiudere la porta, sembra essere apparsa dal nulla, come per magia.
- Buongiorno Miss Clara, avrei dormito meglio se fossi stata a casa mia!
- Ma questa é casa sua! - mi guarda stupita, come se avessi detto la peggiore delle parolacce.
- Una cosa non può essere mia se non la sento mia!
- Sù, si abituerà presto a tutto questo e sono sicura che le piacerà.
- No ne sarei così sicura. - chi è questa donna per pretendere di sapere cosa mi piace e cosa no. Lei non sa nulla di me e della mia vita, del mio dolore, del mio senso di inadeguatezza, no, non sa decisamente niente.
- Invece potrebbe stupirsi signorina.
- In che senso?
- Oh, non ci faccia caso a volte parlo a vanvera. Le ho preparato un bagno caldo, i suoi genitori e sua nonna la attendono in giardino. Si prepari, io l'aspetto giù per accompagnarla da loro.
- Va bene, la ringrazio.
Come è entrata, Miss Clara, se ne va silenziosa e con un'aura di mistero avvolta attorno alla sua figura. Che gente strana lavora per mia nonna, ma dopotutto se non fossero almeno un po' svitati come lei, non credo che li prenderebbe.
Butto letteralmente le coperte in aria, e mi metto seduta sul letto, troppo grande per una sola persona. Mi guardo intorno, e trovo le stesse cose che notai ieri sera, un armadio davvero enorme, una toletta, il camino a muro, una scrivania, e adesso, grazie alla luce del giorno, noto anche due comodini bassi ai lati del letto e poi davanti una porta-finistra, che da su una piccola veranda, proprio lì dove il sole entra penetrante, c'è un pianoforte. Ho un irrefrenabile impulso di alzarmi e avvicinarmi per accarezzarlo, per sentire quella familiare sensazione di casa, di sedermi, suonare e perdermi tra le sue dolci note. Invece opto per alzarmi andare in bagno, lavarmi, sistemarmi e scendere giù per affrontare tutto quello che da questo momento in poi mi aspetta.La stanza da bagno è impregnata dal delicato profumo dei sali da bagno, alle rose. La vasca che vidi ieri sera, è riempita, fino a metà, di acqua calda. Mi spoglio e mi ci immergo tutta fino alla testa, è un'abitudine che ho preso da piccola e non ho mai smesso. Mi fa sciogliere completamente tutti i muscoli, e poi mi piace la sensazione del suono sommesso, del non sentire altro se non i propri pensieri, tagliando tutto il resto del mondo, con i suoi rumori assordanti, fuori. Sott'acqua, siamo solo io e miei pensieri.
Purtroppo, tutto prima o poi finisce e quella sensazione, ma soprattutto il mio bagno, termina esattamente ora dopo circa dieci minuti di apnea. Sì sono diventata una vera esperta in questo campo, grazie all'allenamento esaustivo di ogni giorno, ho una resistenza di quindici/venti minuti, ma oggi non ho proprio tempo per giocare. Riemergo, mi risciacquo, esco dalla vasca e indosso l'accappatoio che Miss Clara mi ha adagiato sul mobiletto. Torno in camera e il letto è stato rifatto, e su di esso vi è posto un vestito blu come la notte. Lo lascio lì, e opto invece per qualcosa di più comodo, apro l'armadio e prendo un paio di jeans e una maglia a caso.
Dopo essermi sistemata a dovere, faccio per uscire dalla camera, ma proprio in quel momento noto qualcosa che prima non avevo visto. Sul pianoforte nero, risalta una rosa rossa con un bigliettino allegato. Mi allontano dalla porta e mi avvicino titubante, lo apro e rimango sbalordita da ciò che leggo:
Buongiorno Principessa. Una rosa rossa come simbolo del mio amore. Una rosa rossa e vellutata come le tue morbide labbra, che spero di poter baciare presto. Buona giornata Angelo.
Ps. Quando dormi sei proprio buffa, ma pur sempre bellissima.
Tuo Bayron
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A Secret Inside Me (IN REVISIONE)
Viễn tưởngLa vita di due ragazzi uniti dal filo del destino grazie ad una profezia. Due anime unite da un filo invisibile che si troveranno e ameranno incondizionatamente nonostante tutto e tutti. Lei è Isabel, una ragazza dalla vita apparentemente normale. L...