Capitolo 3° REVISIONATO

228 28 11
                                    

Come da consuetudine, dopo ogni uscita tutti insieme, la serata continuava. Di solito facevamo una passeggiata o andavamo a sederci su una panchina del parco a parlare del più e del meno. Quella sera invece era in programma di andare tutti insieme a mangiare da Pablo, il miglior pizzaiolo di tutta Mar del Plata, ma ci ritrovammo solo in quattro. Io, Ryan, Luz e Dan. Era strano e a volte anche imbarazzante stare con loro. Erano entrambi segretamente innamorati l'uno dell'altra, ma essendo dei timidi cronici nessuno dei due si decideva a fare il primo passo.

- Buonasera. Salutammo tutti e quattro entrando nel locale.

- Buona sera a voi ragazzi. Oh vedo che oggi siete solo in quattro. Beh non preoccupatevi, ci sarà più pizza per voi. - Pablo. Il solito Pablo. Era un pizzaiolo emigrato in Italia per imparare come si faceva la vera pizza. Quella napoletana. E solo dopo aver imparato tutti i trucchetti del mestiere, tornò in patria, per nostra fortuna, a deliziarci con tale prelibatezza. Ogni volta che andavamo li da soli, oppure in quattro,cinque o otto ci diceva sempre la stessa cosa.

Credo lo dicesse a tutti i clienti abituali.

- Ciao Pablo. Beh si, credo proprio che sta sera mangeremo anche per gli altri quattro. - il che era vero. Rayan e Dan mangiavamo anche per sei.

- Allora questa sera vi faccio la specialità della casa. La bella pizza napoletana con tanta mozzarella proprio come piace a voi.

- Grazie Pablo. Sei sempre un grande.

- Sciocchezze. Sono solo un grande vecchio con una grande passione. Torno tra poco ragazzi.

Così come era arrivato sparì dalla nostra vista lasciandoci lì ad aspettare. Arrivò una cameriera che ci fece accomodare ad un tavolo e poi andò via anche lui lasciando scemare ogni possibilità di conversazione. Erano passati dieci minuti da quando, sia Pablo che la cameriera, se ne andarono e ancora nessuno di noi aveva avuto il coraggio di proferire parola. Decisi che avrei parlato io per prima, non si poteva non parlare per tutta la serata.

- Ehi ragazzi, cosa ne dite se vi rilassate un po'? Vi sentirete meno imbarazzati, e lo saremo anche noi. - li guardai e gli feci un occhialino rassicurante. Luz mi sorrise. Sapevo di aver fatto bene, loro non si sarebbero rilassati mai.

- Credo anche io che Isabel abbia ragione, sappiamo che siete molto timidi e riservati, ma non vi chiediamo mica di baciarvi, ma solo di conversare tranquillamente. - Ryan era sempre pronto a caricare la dose.

- Avete ragione voi ragazzi. Ma vedete, la sua bellezza è così grande, che mi lascia senza parole. E tu Ryan lo sai quanto parlo in realtà, però accanto a lei mi blocco, non faccio altro che ammirarla. Credo che accanto a lei sarebbero inutili le parole. I suoi occhi parlano per lei. - mentre lo dice diventò tutto rosso per l'imbarazzo e così io scoppia in una risata sincera. Facendoci caso però era vero. Dan di solito parlava molto, invece davanti a Luz diventava muto come un pesce.

- Mio caro Dan, congratulazioni ti sei appena dichiarato a una delle mie migliori amiche. Allora Luz, non hai niente da dire? - la guardai con fare rassicurante, cercando di fargli capire che era giunta l'ora di dire qualcosa anche lei.

- Ehm, io... io... ne sono molto lusingata... in realtà non so bene cosa dire. Non ho mai ricevuto una dichiarazione o una specie, e mi imbarazza molto, ma devo ammettere che anche io perdo le parole quando mi trovo vicino a te. È come se tutto il mondo non esistesse ed io rimango incantata a guardare i tuoi occhi, le tue labbra, il tuo sorriso, quando tu sei distratto. - ecco la mia amica. Adesso si che la riconoscevo. Era un fiume in piena di parole e sembrava felice di essersi tolta un peso che per lei era enorme, ma adesso che aveva la certezza che Dan la ricambiasse, nulla poteva fermarla.

- Bene miei cari amici, era proprio ora che vi decideste a dichiararvi. Non potete immaginare quanto sia bello amare ed essere amati. Incondizionatamente. Senza limiti. Ne barriere.

- Si beh, non dategli retta, vuole solo impressionarvi con belle parolone. - feci la linguaccia a Ryan che si finse offeso.

- Questo era un momento di romanticismo e me l'hai rovinato. - mi restituì la linguaccia e tutti scoppiammo a ridere. Luz e Dan con un peso in meno e col cuore più aperto. Erano davvero una bella coppia e non so perché abbiano aspettato tanto per dichiararsi, ma l'importante è che l'abbiano finalmente fatto. Dichiararsi in quel modo anche un pò grazie a noi, mi rendeva ancora di più orgogliosa di me stessa e di Ryan.

Continuammo così a ridere e scherzare a quando una voce ci interruppe, e non era quella dentro la mia testa.

- Eccomi qui ragazzi con questa bella delizia. Buon appetito.

- Grazie Pablo. - incorammo tutti e quattro all'unisono.

Mangiammo di gusto tutta la pizza. Come aveva detto Pablo era proprio una delizia. Come sempre. Per tutto il tempo continuammo a chiacchierare, scherzare e ridere di gusto. E finalmente riusci a non pensare a tutta quell'assurda storia, quell'assurda voce e alla sua risata il quale nonostante tutto mi sentivo un po' attratta, era calda, suadente, misteriosa. Aveva un so ché di speciale. Finito di mangiare mi sentì meglio e un po' più lucida così cominciai a pensare che forse era la stanchezza a farmi sentire cose che magari non esistevano. O magari era possibile che qualcuno mi volesse fare uno scherzo. O magari stavo impazzendo e sentivo le voci. O magari semplicemente era tutto reale e tutto questo aveva una spiegazione. Si, ma quale? E chi me l'avrebbe data?


A Secret Inside Me (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora