Capitolo 6° REVISIONATO

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Erano quasi le quattro del pomeriggio quando arrivai al molo. Era lì che dovevamo incontrarci con Ryan. Ero in forte anticipo e mi sentivo elettrizzata per questa uscita in barca, la desideravo tanto. Mi piaceva la sensazione di trovarsi come sospesi sull'acqua, anche se in realtà si è su una barca, un pezzo di legno. Ho sempre pensato che il mare rispecchi un pò la nostra personalità, il nostro umore, calmo e in tempesta, la pacatezza e la rabbia. E poi lo trovavo romantico, perfetto per chi lo ama. E Ryan questo lo sapeva. Sapeva che lo adoravo, appunto credo abbia deciso di organizzare questa uscita, e a quel punto non sapevo cosa aspettarmi. Avrei voluto che filasse tutto liscio come sempre, e non volevo rovinare tutto con le mie preoccupazioni. Automaticamente chiusi un momento gli occhi e mi imposi di calmarmi e rilassarmi. Nulla sarebbe andato storto.

- Ciao amore. Sei arrivata presto vedo. - mi dissi Ryan venendomi incontro.
- Si, sta mattina non sono andata a lezione di piano quindi ho fatto tutto con calma, ho portato pure da mangiare.

Ryan sorrideva perchè sapeva che non lo avrei mai dimenticato, mangiare per lui era fondamentale ed io lo sapevo bene. Uscendo sempre insieme sapevo quanto mangiava e le cose che gli piacevano.

- Uhm sono sicuro che hai preparato uno spuntino coi fiocchi.
- Beh veramente l'ha preparato mia madre, ma facciamo finta che sia stata io. - scoppiammo a ridere entrambi perchè, entrambi, sapevamo che in cucina ero una frana e che sicuramente avrebbe preparato tutto mia madre, almeno così la pensava lui.

Ma se solo avesse saputo tutto quello che era successo coi miei fino a ieri sera, cambierebbe idea. Non dissi niente, preferì sorvolare sull'argomento.

- Allora dov'è la barca?
- E' quella laggiù.
- E cosa stiamo aspettando? Andiamo no?! Non vedo l'ora di sentire il vento sul viso e il sapore delle onde sulla pelle.
- Ed io che pensavo non vedessi l'ora di stare con me e invece scopro che mi vuoi tradire... col mare. - Ryan si finse triste e arrabbiato, ma sapevo che in realtà mi stava prendendo solo in giro.

- Beh mi dispiace per te, ma io sono tutta per il mare. Devi metterti in fila se vuoi stare con me.
Scherzare in quel modo mi faceva ripensare alla decisione che avrei dovuto prendere giusta o sbagliata che fosse.

- Dai andiamo. Ho una bella sorpresa per te.
- Davvero? Cos'è?
- Non ci provare nemmeno, non te lo dirò fino a tempo debito.
- Uhm nemmeno se ti faccio gli occhi dolci dolci?
- Nemmeno. È una sorpresa e deve rimanere tale fino a quel momento.
- Uff non puoi dirmi che hai qualcosa per me, e poi non dirmi cos'è.
- Si che posso. L'ho appena fatto. - mi fece la linguaccia.
- Ok dai andiamo, ma questa me la paghi. Sai come si dice? Che la curiosità uccide il gatto. Ed io sono molto curiosa e questo finirà per uccidermi. - replicai fingendomi offesa, mentre Ryan mi aiutava a salire sulla barca.

Dopo di quella piccola conversazione non ci pensai più alla sorpresa, sapendo che mi avrebbe fatto solo più male, di quanto già non facesse, cercare di capire cosa fosse, avrebbe potuto essere il suo ultimo pensiero per me. Ed era proprio quello il problema. Non volevo fosse l'ultimo.

- Ehi che c'è? Sei pensierosa?
- Un pochino, ma nulla di grave. Allora dove vuoi portarmi?
- Anche questo è una sorpresa.
- Ci sarà pur qualcosa che posso sapere?
- Uhm una c'è.
- Sarebbe?
- Che ti amo e sono felice che hai accettato il mio invito. E che tra poco ti benderò.
- Cosa? Come mi benderai? Cosa vuoi farmi? Dove vuoi portarmi? Mi posso fidare di te? - lo guardai di sottecchi per rendere più veritiera la mia preoccupazione e il mio disappunto, ma sapevo di potermi fidare ciecamente di lui come sempre.

A Secret Inside Me (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora