Capitolo 7° REVISIONATO

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D'un tratto, sentì la barca rallentare e Ryan darsi da fare per attraccare. Mi chiesi dove fossimo esattamente. L'ultima volta che vidi cosa ci circondava, eravamo usciti da poco dal porto, da li in poi persi il senso dell'orientamento. Per quanto mi riguardava potevamo anche essere dall'altra parte del paese. Naturalmente non lo eravamo.

- Isabel siamo arrivati.

- Posso togliere la benda adesso?

- No, non ancora prima ti aiuto a scendere. Quello che devi vedere non è qui, dovremmo andarci con la macchina.

- Con la macchina? La macchina di chi?

- Non preoccuparti è un amico fidato.

- Sei proprio sicuro di quello che fai? Io mi fido, ma non sapere mi sta un pò innervosendo.

- Lo so, ma non dovresti. Su, adesso non ti lamentare e prendi la mia mano, ti guido fino a terra. Fidati davvero.

- Non farmi cadere per favore. Non voglio cadere in mare.

- Non cadrai te lo assicuro. Adesso ascoltami bene e fai attenzione.

- Beh per te è facile, non sei tu quello bendato e che non vede niente.

- Piccoli dettagli.

- Piccoli dettagli dice lui.

Non so come, ma con l'aiuto di Ryan che mi diceva dove mettere i piedi in breve tempo, mi ritrovai sulla terra ferma ed ero tutta asciutta, aveva detto la verità non ero caduta. Più passava il tempo, più ci avvicinavamo alla meta, più la mia curiosità cresceva.

Sentì dei passi avvicinarsi a noi. Non eravamo soli. Doveva sicuramente essere quella persona fidata di cui mi parlava Ryan.

- Salve signorino Ryan. È un po' che non ci vediamo. È andato tutto bene il viaggio?

- Salve Salvador. È un piacere rivederla. Tutto liscio come al solito.

- Il piacere è tutto mio. La stavamo aspettando.

- Ehm ehm. Se nessuno se ne fosse accorto ci sarei anche io. Qualcuno mi presenta?

- Oh si, scusami. Salvador lei è la mia ragazza, Isabel. È per lei la sorpresa, ma fai attenzione ed è molto arrabbiata ed irrequieta.

- Piacere di conoscerla, signorina Isabel.

- Piacere mio signore. Sarebbe un piacere più sentito se magari la potessi vedere.

- Non si preoccupi, presto arriveremo a destinazione e mi vedrà. Adesso andiamo si è fatto tardi.

- Andiamo dove?

- Ricordi? E' una sorpresa.

- Sono stanca di sentirti dire che è una sorpresa.

- Non puoi farci nulla. Lo è. Dai vieni saliamo in macchina.

- Va bene, ci rinuncio a volerlo sapere.

- Ecco. Brava!

Detto ciò la nostra breve conversazione scemò con un bacio di Ryan sulla mia fronte. Dove mi aveva portato di così misterioso? Come faceva a conoscere quel signore? E come lo aveva chiamato lui? Signorino? Che fosse un maggiordomo? Ma che io sapessi, no ne aveva mai avuto uno. E perchè gli aveva detto che era tanto che non si vedevano? Dove si erano conosciuti? Perché tutto questo mistero?

A Secret Inside Me (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora