A Secret Inside Me (IN REVISIONE)

Capitolo 16°

Sono passate circa due ore da quando abbiamo lasciato l'aeroporto di Fiumicino e finalmente siamo arrivati a destinazione. "Benvenuti a Vallepietra". Questo è quello che c'è scritto sul cartello stradale. Nonna dice che è un paesino piccolo, ma molto carino e particolare, con persone accoglienti e simpatiche. Ha circa trecento abitanti e il suo nome deriva dal latino Vallis Petrarum, ossia Valle delle pietre. Bla bla bla, la nonna continua a blaterare da quando siamo partiti, dice che mi troverò bene, che farò sicuramente nuove amicizie e che troverò dei nuovi interessi da coltivare, ma a me tutte queste sciocchezze non mi interessano. Come prima cosa mi domando dove sono andata a finire e poi perchè proprio qui? Ci sono città e posti migliori di questo, mi sembra proprio di essere arrivata all'inferno. Non conosco nessuno, non so se ci siano cinema, ma ne dubito, non so nemmeno parlare bene l'italiano, sono proprio condannata ad una vita in piena solitudine. Ma, nonostante tutto, la cosa più importante da risolvere è svelare questo mistero che è la mia vita, una vita fatta di bugie a quanto pare.

Arrivati in paese passiamo per la piazzetta ben illuminata mentre le case sono tutte buie e spettrali, e lo credo bene sono le due di notte passate staranno dormendo tutti quanti, ma noi continuamo per la nostra strada. Ma non siamo arrivati?

- Scusate, ma dove stiamo andando? La casa non è una di queste?

- No, mia cara, la nostra si trova molto più su.

Ok, questo è troppo! Non solo che ci siamo dovuti trasferire in un altro paese perchè mio padre ha perso il lavoro, ma dobbiamo andare a vivere in un posto completamente sperduto da Dio? Questa non gliela faccio passare liscia, spero almeno che la casa ne valga la pena. Guardo la mamma, con un'espressione incredula e scocciata, e invece lei mi restituisce il più bello dei suoi sorrisi e mi dice sottovoce : Tranquilla, ti piacerà.

Non so se crederle o meno, ma la risposta arriva da sola. Quello che avevo davanti agli occhi era qualcosa di meraviglioso, misterioso e quasi impossibile. Non avrei mai immaginato che mia nonna abitasse in una villa, una reggia direi, all'avanguardia oltretutto, con alte mura a cincordarla e un cancello automatico di ultima generazione, mi sembra una fortezza usata per proteggersi dai nemici. E' buio e la villa è tutta illuminata, quindi non saprei dire bene quanto sia grande o che stile sia o quello che la cinconda, ma è davvero stupenda e impressionante, con qualcosa di misterioso e allo stesso tempo romantico, alta tre piani o così mi sembra. Oltrepassati il cancello, troviamo ad attenderci delle persone, sembrano essere un maggiordomo, due cameriere e un giardiniere. Ma davvero? Nonna ha delle persone al suo servizio? Sapevo che era strana, ma non così strana e soprattutto ricca.

Entrati nel vialetto, noto con grande sorpresa che è circondata da un'enorme giardino tutto illuminato da fiaccole, molto inquietante direi, suggestivo e insidioso. Fermata la macchina, quello che deve essere il Maggiordomo si avvicina e apre lo sportello alla nonna e dopo fa lo stesso con me e la mamma.

- Buonasera signore, benvenute a Villa degli Sogni, spero passiate un buona permanenza. Se avrete bisogno di qualsiasi cosa potete chiedere a Miss Clara, sarà più che disposta a servirvi e accontentarvi. - nonna li ha educati pure bene a quanto pare.

- Buonasera a lei e grazie per l'accoglienza. Se non mi sbaglio Lei deve essere Giuseppe il fidato maggiordomo nonchè migliore amico di mia suocera.

- Sono proprio io, madame.

- La prego, mi chiami sono Belinda, mentre lei è Isabel.

- Piacere di conoscerti, Isabel. - si gira verso di me con fare gentile, mi sorride, e mi fa un inchino.

- Piacere mio! Possiamo andare ora? - non voglio risultare antipatica, ma tutte queste chiacchiere mi fanno innervosire e certo non risolvono il mio dilemma più grande. Li oltrepasso e mi dirigo verso quella che diventerà la mia casa da ora in poi.