Capitolo 4

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Sei e trenta, comincia il mio primo giorno di scuola. Scelgo accuratamente i miei abiti, jeans neri e felpa bianca. Prendo la borsa e scendo giù, dove mi aspetta una gran bella colazione, ma rubo solo un cornetto al volo, non voglio rischiare di far tardi il mio primo giorno di scuola. Saluto mio padre con un bacio sulla guancia e posso sentire sussurrare un "Stai attenta".
Arrivo alla fermata dell'autobus, non c'è molta gente ad aspettare con me, una donna che porta per mano suo figlio, probabilmente è il suo primo giorno di scuola, lo vedo emozionato quasi quanto me.
L'autobus arriva e mi siedo accanto un ragazzo stravagante, il suo petto è ricoperto di tatuaggi, non riesco a vedere il suo sguardo essendo coperto dal cappuccio delle felpa, probabilmente non gli va di conversare porta delle grandi cuffie.
Alla quarta fermata mi alzo ed esco dal bus, anche il ragazzo accanto a me scende, alza lo sguardo sul mio viso. I suoi occhi sono scuri ma la luce del sole li schiarisce rendendoli incantevoli. Mi affretto ad entrare in classe, mentre lui si ferma a parlare con gli amici.
Prendo un posto avanti, voglio dare una buona impressione ai nuovi insegnanti.
Una volta suonata la campanella la classe si riempie, faccio per prendere un libro dalla borsa che ho appoggiato sulla sedia, quando rialzo lo sguardo i miei occhi si sono fondati in quelli del ragazzo del bar.

Piccoli Per Sempre||Alessio BernabeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora